venerdì 30 marzo 2012

sì però io dico

vuoi fare spam? almeno fammelo intelligibile. no 'sta roba:

Passionlive l salco con successo ricaricate. Il tuo bilancio e di 9 euro
Le nostde ragazze danno tutto quello che chiedi. Âattravwrso una web camera.
Abbiamo s disposizione circa 100 ragazxe in webcam. ÂÂche soddizfera tutte le gostre richieste.
Dopk una chat. ¬Vi ricotdiamo che il minuto costa euro. a vlstra disposizione 18 minuti.
Il tuo nome utente Trishaa
La tua password 7uf5mcb402hfyt
Il link pef accsdere
Dite loro quello che vuoi.

le nostde (?) ragazze danno tutto quello che chiedi (ganzo, già pregustavo il succulento pranzetto). attravwrso una web camera (merda).

e che vuol dire salco? e ragazxe? soddizfera? gostre? dopk? DOPK? dopo google traduttore c'è anche google ocr?

mercoledì 28 marzo 2012

#kolossalberlusconi

carina la gara in corso su twitter per trovare un nome adatto al film autobiografico di per con su per tra fra berlusconi. segnalo i titoli che mi son piaciuti di più:

uomini che pagano le donne

l'uomo della loggia

bertoldo, bertoldino e bertolaso

le fotte ignoranti

la finestra sul porcile

craxi driver

fronte del riporto
ma le migliori sono come al solito di johnny palomba:

porci non leali

a qualcuno piace calvo

coalizione da tiffany

:-D

giovedì 22 marzo 2012

proviamo con l'omeopatia?

cosa si potrebbe ancora inventare, per scongiurare che questa banda bassotti torni in parlamento a farsi i cazzi loro a spese nostre?

l'ultima notizia aberrante è di ieri e al proposito riporto parte del commento di massimo gramellini:

Ma vi sembra normale che soltanto due parlamentari su mille abbiamo investito una parte dei loro risparmi in titoli di Stato? [...] Casini investe in profumi L’Oréal e medicine Bayer, il democratico Gentiloni in aperitivi Campari e un po’ tutti affidano le proprie fortune a società estere: Deutsche Telekom, Banco di Bilbao, Bank of America, cara all’americano Martino. Invece sulla baracca che toccherebbe loro raddrizzare - lo Stato italiano - scommettono in pochi. Due, per la precisione. [...]

Ripeto: due su mille, vi sembra normale? Che fiducia potrebbe mai ispirarvi un’azienda i cui consiglieri d’amministrazione investissero i propri guadagni in azioni della concorrenza? E con quale credibilità i governanti continueranno a chiedere ai cittadini e ai mercati di finanziare il nostro debito pubblico, se i primi a non credere in quel che predicano sono loro? [...]

 a me no, non sembra normale, o perlomeno non sarebbe normale se questo fosse un paese normale. il problema è che non lo è e non lo è mai stato, e non ce la meniamo con la questione che i cittadini son migliori di quelli che li governano, perché alla fin fine siamo noi che li votiamo.

anzi, siete voi che li votate, perché se venite a vedere la mia tessera elettorale ci trovate solo i timbri per i referendum e per le elezioni amministrative, perché io non voterò mai per qualcuno imposto da una segreteria di partito e con cui poi non riuscirò a comunicare in nessun modo, vanificando la mia delega.

abbiamo votato un referendum con cui si è stabilito che questa legge elettorale è una porcata e va abrogata. qualcuno lo ha fatto? no. cosa si fa allora? ciascuno scrive al deputato che è stato eletto nella propria circoscrizione e cerca di convincerlo a presentare una legge elettorale migliore? dove gli scrive? in email? siamo sicuri che la legga? e soprattutto che la prenda in qualche considerazione? ma figuriamoci: usciamo freschi freschi da una stagione in cui ben metà degli italiani, cioè per approssimazione quelli che non erano d'accordo con silvione, non contavano una sega nulla, figuriamoci una minoranza, per quanto vasta possa essere.

(perché non ci illudiamo che tutti quelli che hanno votato al referendum poi si attivino personalmente per contattare i parlamentari, eh).

e loro su quello contano: sul fatto che nessuno poi esercita un controllo reale sull'operato degli eletti, per il semplice motivo che non può, gnè gnè. tu che leggi, lo sai chi è che ti rappresenta? lo sai chi è che è stato eletto nella tua circoscrizione? prevengo la tua domanda: no, nemmeno io, ma m'importa sega, visto che a votare non ci sono andato (o sì ma ho annullato, non ricordo).
e anche questi al governo adesso, non è che poi siano tanto più interessati alle opinioni altrui, vedasi "trattativa" sulla riforma del lavoro.



'nzomma, cosa vogliamo fare? smettere di votare finché non ci danno qualche garanzia di poter esercitare una qualche forma di controllo? e con che cosa li ricattiamo? andiamo davanti a montecitorio puntandoci ciascuno un taglierino alla gola?

o andiamo a rinnovare il passaporto?

mercoledì 21 marzo 2012

la primavera, intanto, è in perfetto orario (attenzione: contenuti espliciti)

dice: è primavera. vediamo chi assisterà per primo alla rifioritura degli ex.

è normale, due volte l'anno come il cambio di stagione nell'armadio: gli ormoni si risvegliano e qualche reminiscenza del passato torna a farsi viva. di solito sono gli irriducibili, oppure solo qualcuno che ha fatto il giro completo della rubrica del telefonino e non ha voglia di infognarsi in una ricerca ex novo.

vabbè, fatto è che nemmeno un paio di giorni dopo mi arriva sms: ho vinto io, d. mi ha chiesto se può venire a prendere il caffè da me. e poi, più per fare ammenda dell'aver vinto che per consolarmi, aggiunge: vedrai che adesso si faranno vive anche con te.

ma anche no, perché sono mesi ormai che faccio una vita ritiratissima, quasi conventuale. mi sono messo da solo in un cantuccio e mi si scorge appena, ma bisogna sapere che sono là. come il colonnello kurtz, chiosa la mia amata e aggiunge un motivo - se ce ne fosse bisogno - a quelli che ho per sapere che l'amo.

scrivo poco, appaio ancora meno, le persone con cui scambio qualche parola sono ormai sempre solo quelle, ma non per questo mi annoio: i pochi amici che posso chiamare davevro tali e che ho a tiro (vale a dire entro un raggio di 80 km), ovviamente i figli, i colleghi che, a onor del vero, non sono certo i peggiori che ho avuto. non faccio altra vita pubblica, in palestra mi infilo gli auricolari e ciao ciao, e comunque di solito indosso una tale faccia da poker che un re arroccato dietro una fila di pedoni è un fortilizio meno inespugnabile. solo la farmacista che mi vede una volta al mese mi dispensa, senza sollecitazioni da parte mia, sorrisi che forse qualcuno potrebbe interpretare come un velato invito alla conversazione, ma stigrancazzi.

e mi domandavo: come mai? son diventato ancora più antisociale? no. son diventato misantropo? no. depresso? no. finché stamattina ho trovato tazio che, mutatis mutandis, mi ha spiegato le mie idee con poche, semplici parole. cito:

Bonjour, è mercoledì [...]
Ricetta economica del giorno:
Per una dieta salutare del paese: prendere i pensionandi, allungargli l’età di pensionamento, farli permanere a dismisura in azienda in modo da evidenziarne l’inefficienza (fisiologica, cazzomerda, per quello andavano in pensione), fornire all’azienda agili strumenti di flessibilità in uscita con cui segare il suddetto pensionando, postillare la non obbligatorietà del reintegro in caso di vertenza, indennizzarlo al pari di un qualsiasi fattore [im]produttivo, spararlo fuori dalla finestra e farlo atterrare sugli ammortizzatori sociali, aumentando vorticosamente (??) il flusso di mobilità in entrata. Yeah.
Servire freddo su un letto di contratti rivisitati esclusivamente pro grandi imprese e penalizzanti le piccole e le micro imprese, che credevano d’avere il problema delle banche, ma si sbagliavano (d’altronde sono piccole e micro per qualcosa no?) perché in realtà c’avevano il problema di regolare il traffico di assunzioni in entrata, c’avevano. Yeah.
Accompagnare la ricetta con un litro di benzina gravata dal 65% di accise, che è la più cara del mondo, ma è ottima. Tant’è che gli investitori stranieri se ne chiavano del prezzo del carburante e del costo del denaro da usura: gli investitori mica non investivano per quello e la burocrazia assurda e la corruzione spaventosa eh.
E no. Non investivano perché avevamo un brutto brutto mercato del lavoro. Yeah.
A volte ci si rende conto di essere degli ignoranti da bestia eh.
Che si fanno domande del tipo: e le misure per la crescita? Rò stann ‘e misur?
Come ho già avuto occasione di scrivere altrove, le misure ci sono già.
Una certa è la misura 37 dei sandali fottimifottimi della Squinzy, che quando le guardo i piedi con quei sandali, mi cresce così rapido che mi esce la cappella dal bordo dei jeans. Yeah.

e pertanto.

lunedì 12 marzo 2012

sì ma la sostanza non cambia

Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.

Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.

Elsa Morante (Il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini)

domenica 11 marzo 2012

riassunto delle puntate precedenti

mi ricordo di un paese in cui c'era il più forte partito comunista d'europa: navigava intorno al 30% dei consensi, nondimeno non riuscì mai a governare. probabilmente, quel 30% era l'unica parte del paese veramente di sinistra, con ciò intendendo persone con un'idea di società che non può prescindere dalla solidarietà e dall'equa distribuzione della ricchezza.

il resto del paese faceva la maggioranza silenziosa, un gregge di bigotti che si lasciava volentieri guidare dalla gestione paternalistica della democrazia cristiana, non scevra da sospetti di collusione con la mafia e con oscure trame che ci rendevano un paese a sovranità limitata.

poi è morto il segretario di quel partito, e ne è seguito uno sbandamento paragonabile a quello dell'esercito italiano dopo l'8 settembre 1943. non siamo più comunisti? ma sì che lo siamo ancora. no, siamo socialisti. no, siamo socialdemocratici. no, siamo democratici e basta. mentre discutevano e contemporaneamente perdevano voti, è arrivata mani pulite, craxi se ne è andato ed è arrivato il suo erede naturale.

costui, con tutti i soldi che aveva fatto nessuno-ha-ancora-saputo-davvero-come, ha messo d'accordo un po' di gente, specialmente fascisti, razzisti xenofobi, morti di figa con troie al seguito e cocainomani vari, e ne ha fatto un'alleanza di governo. e con questa ha governato quasi indisturbato per 17 anni: le rare volte che il famoso partito che non si sa più cosa sia, ma che di sicuro non è più comunista, è riuscito a vincere le elezioni, lo ha fatto dando la guida della coalizione e del futuro governo a romano prodi. un democristiano, cioè un ex avversario.

cioè, in poche parole, in meno di trent'anni siamo passati da un paese dove poteva darsi l'unico caso di un partito comunista che andasse al governo vincendo le elezioni a un paese in cui alle elezioni c'è da scegliere tra una coalizione di destra e una di fascisti.

mica male.

venerdì 9 marzo 2012

il fatto è

che un blog è per definizione un diario pubblico: qualcosa dove ci scrivi i tuoi personali tormenti, le tue personali opinioni, magari qualche sana stronzata che ti è venuta in mente o il momento del cazzeggio. ma pubblicamente. se no non uso internet: uso il mio pc offline, o il caro vecchio quadernino/ la cara vecchia agenda.

e lo scopo di scrivere le tue cose in pubblico è quello di avere un pubblico, direbbe la palice. ora, non mi sto lamentando del fatto di non avere successo come blogger: per quello, so cosa si deve fare, ma non mi interessa. parlo del fatto che ormai ciascuno si parla addosso: a sé e a quelli che già la pensano come lui. certo, non pretendo che vengano qua le masse degli adoratori di san silvio e che, fulminati sulla via di quadrelli dalle mie parole, si convertano al verbo della solidarietà. ma che qualcuno aggiusti un pochino il tiro rispetto alle sue tetragone posizioni, o mi faccia ragionare in modo da far raddrizzare il mio (sempre tiro, porci tutti quelli che avete pensato ad altro), pare brutto? impossibile? fantascienza?

tutto quello che si scrive e in genere si comunica ha lo scopo di suscitare una reazione: se la reazione manca, o il messaggio è vuoto di significato, o è sbagliato il mezzo usato per diffondere il messaggio, o è sbagliata la platea a cui ci si rivolge.

nel frattempo che capisco de che stamo a parla', e soprattutto, perché stamo a parla', mi ritiro nelle mie stanze. nemmeno lì c'è grande esercizio di critica, visto che abito da solo, ma quando le stanze sono un po' più animate dalla presenza di qualcuno, poi lo sono anche dal punto di vista del dialogo.