mercoledì 17 aprile 2013

BERSANIIIII

AMATO,
NO

D'ALEMA,
PER CARITÀ

RODOTÀ,

mercoledì 10 aprile 2013

(poco)

Caro Grillo, dato che dall'alto della tua arroganza da dittatore in erba che gioca con questo paese come un bambino fa coi suoi soldatini, ti permetti di trattare tutti allo stesso modo - che si tratti di giornalisti, politici, persone comuni, o tuoi stessi elettori che hanno osato mettere in discussione il tuo Verbo, ponendo domande, sollevando dubbi o provando semplicemente a chiedere quella partecipazione che avevi loro promesso durante la campagna elettorale - mi permetto di replicare al tuo appuntino da maestro onnisciente con la mia personalissima lista di punti per i quali credevo di aver fatto bene a votare Movimento 5 Stelle:

il resto lo potete leggere qui.

quello che mi consola (poco) è che sono molti di più quelli che si ricordano che esisteva il tempio di artemide, rispetto a quelli che sanno chi era erostrato (io stesso lo so solo per aver letto un po' di sartre, in gioventù). quello che non mi consola per niente è che per ogni erostrato c'è una meraviglia che va irrimediabilmente bruciata.

giovedì 4 aprile 2013

vantatevene

Abbiamo sottolineato che nel nostro Movimento non ci sono intellettuali e, quando loro hanno fatto il nome di Dario Fo, abbiamo fatto notare che non è un intellettuale, perché ha scritto ‘Mistero buffo’ dove ironizza contro gli intellettuali
così massimo baroni, portavoce (o spingitore di coordinatori di portavoce, vattelapesca) del movimento 5 stelle all'ambasciatore usa thorne.

io penso che si dovrebbe stabilire un limite alle cazzate che si possono dire, o perlomeno un limite per sententiam: massimo due per frase, se no il cervello si impiccia.

non ci sono intellettuali. pol pot approverebbe incondizionatamente.

forse voleva dire: non ci sono intelletti, fatta eccezione per l'uno che vale uno e per l'altro che vale doppio.

dario fo non è un intellettuale. giusto, era il settimo village people.

da notare che l'hanno sottolineato: siamo ignoranti come capre, e ce ne vantiamo sonoramente.



devono morire, e anche morire male.