venerdì 11 novembre 2011

il terzo e fondamentale post (macché)

leggo questo post di claudio messora, su cui mi trovo sostanzialmente d'accordo: con questa e con le analisi precedenti che ha fatto. quello che però mi ha colpito è una citazione dal rapporto the crisis of democracy che sembra scandalizzare l'autore del post:

Il funzionamento efficace di un sistema democratico necessita di un livello di apatia da parte di individui e gruppi. In passato [prima degli anni ’60; nda] ogni società democratica ha avuto una popolazione di dimensioni variabili che stava ai margini, che non partecipava alla politica. Ciò è intrinsecamente anti-democratico, ma è stato anche uno dei fattori che ha permesso alla democrazia di funzionare bene.

bè, adesso dirò quella che alle orecche dei più suonerà come una bestialità: io non ne sono scandalizzato affatto. il fatto che molta gente non partecipi attivamente alla politica è, appunto, un dato di fatto che, tra l'altro, almeno in passato, veniva letto come sintomo di maturità della democrazia stessa:per esempio, il fatto che negli stati uniti quella che andava a iscriversi nelle liste elettorali (ricordo che per poter votare, negli usa, devi registrarti come elettore, non ti mandano la scheda a casa) era, tutto sommato, una minoranza della popolazione, era da sempre letto come un segnale di fiducia, e non di disaffezione, nei confronti della classe politica.

e parliamoci chiaro: tutti quanti abbiamo esperienza di qualche soviet in miniatura, una minuscola comunità in cui tutti avevano voce in capitolo sul da farsi - fosse anche un gruppo di amici che si riunisce per decidere il menu del cenone di capodanno da cucinare insieme: non è forse sempre venuto fuori un casino ingovernabile di proposte irrealizzabili? e al cenone non si è forse sempre mangiato solo grazie alla buona volontà dei soliti noti? e tutti gli altri che non avevano fatto una sega, non si sono poi forse divisi tra quelli che hanno ringraziato chi ha lavorato e quelli che hanno storto il naso e hanno mugugnato che loro avrebbero fatto meglio? ecco, immaginate adesso che cosa potrebbe essere allargare questa esperienza a milioni di persone e su questioni di soluzione molto più difficile rispetto a un vitel tonné.

idee a spina di pesce, ne hanno più o meno tutti; idee buone, le hanno in pochi, e gli altri si aggregano. qualcuno supporta e in qualche caso collabora fattivamente, altri seguono e basta, e non colpevolizzerei i secondi per questo. che le persone tendano istintivamente a fare branco è un altro dato di fatto: possiamo lavorarci su perché questo accada sempre di meno, ma nel frattempo dobbiamo fare i conti con quella che è una realtà di fatto. anche l'idea che il web sia uno strumento di diffusione che abbia creato una coscienza condivisa, secondo me è una pia illusione: siamo probabilmente su quella strada, ma rendiamoci conto che, allo stato attuale, gli utilizzatori etici del web sono ancora un'élite; la grande maggioranza, oltre a non aver accesso alla banda larga, cosa che già di per sé limita l'utilizzo di internet, utilizza il web per scopi molto meno nobili: fare acquisti a prezzi scontati, rimorchiare figa, guardare pornografia, parlare del proprio ombelico. anche qui, non colpevolizzo nessuno, ma questo c'è.

mi ripeto: la creazione di una coscienza collettiva basata sui valori della bellezza e della cultura è indifferibile; ma perché questa diventi condivisa dalla maggioranza, ci vorrà tempo. molto tempo, non illudiamoci del contrario: siamo immersi da più di trent'anni nell'edonismo reaganiano come modello culturale dominante, non ci se ne libera dall'oggi al domani. ma dobbiamo mettere in moto i meccanismi perché questo possa accadere. c'è quindi bisogno di idee - e soprattutto di intenti - molto chiare e precise che si possano tradurre in un programma politico di cui un soggetto partitico già esistente si faccia portatore (la vedo dura), ovvero si crei una forza trasversale, alternativa alle ideologie, che possa presentarsi alle elezioni alla fine del mandato di mario monti (perché, qualcuno pensa che accadrà qualcosa di diverso?). e non crediate che sia fantascienza: la lega nord, un po' di anni fa, era solo un'idea cogliona nella testa di quattro coglioni. poi hanno cominciato a crederci sul serio e, benché sia una realtà che esista in sostanza solo al di sopra del po e a livello nazionale conti solo per l'11% dei voti, è riuscita a tenere in scacco il restante 89% finché le sue richieste non sono state esaudite.

meditiamo?

1 commento:

Commenti chiusi.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.