non si può continuare ad essere schiavi delle proprie forme di ragionamento, che inevitabilmente mi portano alla conclusione di non essere adatto a questa società che mi tocca in sorte di frequentare, e in cui sono impossiblitato a sentirmi integrato, perché la maggioranza degli altri ragiona in maniera difforme dalla mia e anche, lo posso dire?
a c a z z o d i c a n e
ecco, l'ho detto.
ma vabbè, vediamo nel dettaglio che cos'è che oggi scatena la mia insofferenza.
leggevo questo e, come diceva ad ogni piano quello che cadeva dal grattacielo, fin qui tutto bene. poi leggevo i relativi commenti, e ho cominciato a sentire rimbalzare per terra (non fatemi spiegare la metafora, per oggi son già stato abbastanza triviale).
vediamo quali sono stati i ragionamenti che sono stati opposti a coloro che si son dichiarati d'accordo con la giustizia svedese:
1) esiste una differenza tra lo scappellotto educativo e lo schiaffo.
come se il legislatore potesse discriminare tra ciò che rientra nei maltrattamenti e ciò che non lo è in base alla forza con cui son portati i colpi. nel blog ho commentato che, continuando a ragionare secondo tale assurdità, si troverà prima o poi qualcuno che sosterrà che non è stupro finché non te lo hanno infilato tutto. un legislatore sano di mente decide che un comportamento è sanzionabile in quanto socialmente riprovevole. quanto e come sia sanzionabile, lo deciderà il giudice: i processi servono a questo, lo ricordiamo per chi non era stato attento.
1a) (corollario dell'affermazione 1) io qualche scappellotto l'ho preso e non ne sono rimasto traumatizzato.
certo. perché i tuoi genitori si son fermati in tempo. e a quelli che invece non si fermano, o addirittura ci trovano gusto, chi ci pensa? e a che punto della faccenda? quando la maestra ti scopre i lividi? quando diventi autonomo e li denunci da solo? quando ti fanno l'autopsia?
1b) (come sopra) il bambino sarà stato più traumatizzato dal vedere il genitore in galera che dallo scappellotto ricevuto.
il bambino italiano, certo, patirà di questa che per lui è un'incongruenza. a casa sua, probabilmente, qualche altro scappellotto (sempre dato per affetto!!) lo avrà anche preso, e nessuno ha messo papà al gabbio per questo. però, il fatto è che la famigliola si trovava in svezia e, come la saggezza popolare insegna, paese che vai, usanze che trovi. e non mi stupirei di scoprire che quelli che argomentano che gli svedesi sono stati esagerati sono magari gli stessi che si lamentano che gli immigrati in italia non si integrano perché non vogliono adeguarsi al nostro modo di vivere. a quanto pare, ognuno fatica ad adeguarsi a condizioni di maggiore garanzia di civiltà, e nel contempo vuole sentirsi libero di esportare la propria maleducazione.
2) io sono dalla parte degli animali. ho diversi gatti e se un gatto mi piscia sul divano, lo meno e poi non lo fa più.
questa è testuale, perché è bellissima. intanto qualcuno mi spieghi in che modo menare un gatto, anche se con finalità "educative", vuol dire stare dalla parte degli animali. avrei capito se mi avesse portato un esempio in cui un animale educa i suoi cuccioli a suon di mazzate. ma il fatto è che non mi risulta che nel mondo animale funzioni così; attendo smentite, visto che non faccio l'etologo, ma io animali ne ho avuti, le mie gatte hanno fatto i cuccioli e non le ho mai viste prendere i gattini a zampate. da notare che lo stesso fine psicologo argomenta anche: Non ho figli ma se mio figlio mandasse affanc*lo sua mamma davanti a me, lo meno e poi non lo fa più. ah! il salvifico potere delle botte! la soluzione di ogni problema era a portata di mano (nel senso più stretto!) e non ce ne eravamo accorti!!
3) i figli non devono essere educati ad ottenere tutto quello che vogliono o a pensare che nessun loro comportamento, per quanto sgradevole, sarà sanzionato, altrimenti cresceranno male.
e ovviamente la maniera migliore di sanzionare i comportamenti riprovevoli è corcare il bambino di mazzate. questo perché (corollario) lo scappellotto è come la sottolineatura di una frase, serve ad evidenzare ed attenzionare un concetto. grazie per la preziosa dritta, me ne ricorderò quando avrò bisogno di attenzione da un qualsivoglia uditorio.
(e nessuno si sogni di argomentare che il ragionamento non è valido per gli adulti, perché anche certi adulti hanno bisogno di essere educati. esempio: quelli che al cinema parlano dei cazzi loro a voce alta).
4) occhei, il maltrattamento è violenza e va sanzionato. ma non è violenza anche l'incarcerazione, allora?
ah bè, certo. e poi la privazione della libertà (mettiamoci dentro anche non hai fatto i compiti e quindi non esci a giocare) dura anche più di una sessione di mazzate, vuoi mettere? chissà se questi che equiparano la privazione della libertà alla violenza fisica preferiscono farsi togliere i punti dalla patente o prendere venti nerbate. sempre a scopo educativo, s'intende.
5) (la più bella di tutte) "Carletto non attraversare la strada di corsa."
"Carletto *NON* attraversare la strada di corsa."
"Carletto *NON ATTRAVERSARE* la strada di corsa."
"*CARLETTO...." *stunf!*
qui l'ipotetico genitore andrebbe carcerato anche se non ha alzato le mani, con l'accusa di abbandono di minore. perché un bambino che ancora non ha capito che un'automobile è grossa, dura e veloce e se ti colpisce t'ammazza, evidentemente ha al massimo due-tre anni.
i bambini di due-tre anni, si sa, sono poco portati per la dialettica, hanno sistemi filosofici meno sofisticati. ma la cosa più bella qual è? che si sta discutendo dello scappellotto educativo. quindi non ho capito, il commentatore suggerirebbe che dopo che il bimbo è stato investito va ulteriormente corcato? oppure sta sostenendo la tesi della mazzata preventiva?
6) (forse altrettanto bella) una piccola provocazione:
"scappellotto a fin di bene" = maltrattamento
"vai in camera tua" = sequestro di persona
"ha letto senza mangiare" = malnutrizione
"dai un bacio alla nonna!" = violenza carnale
"non fare lo stupido" = diffamazione
"se fai i compiti dopo avrai il gelato" = corruzione
(e glissiamo su ha letto, magari gli è solo sfuggito) è quel a fin di bene che fa la differenza, e il fine retore di questo commento fa finta di non accorgersene. chi decide quale sia il confine tra qualcosa fatto a fin di bene e qualcosa fatto per coercire gli altri, tenendoli sotto minaccia di violenza? scommetto che se senti gheddafi, secondo lui ha fatto ammazzare ventimila persone a fin di bene.
ecco. e vorrei far notare che questi sono i commenti che stanno in un blog, per così dire, illuminato, i cui lettori e commentatori si suppone abbiano sale in zucca e prediligano un costruttivo contraddittorio allo sterile scontro verbale. non voglio conoscere i commenti - se esistono - ad un post consimile in un blog tenuto da un razzista o da qualsivoglia persona intollerante.
insomma, in conclusione, in italia non abbiamo ancora per niente le idee chiare sul rispetto dell'infanzia, a dispetto del fatto che abbiamo dato i natali a maria montessori - non a caso i suoi metodi educativi hanno allignato meglio all'estero che da noi - e abbiamo ancora tanta, ma tanta strada ancora da fare sul cammino della civiltà. e a un ritardo già endemico abbiamo aggiunto vent'anni di marcia a ritroso, grazie ai cialtroni che ci governano e che hanno legittimato qualsiasi cafoneria, qualsiasi malcostume. hanno pasciuto i più ignoranti di noi convincendoli che la loro grassa ignoranza fosse cosa di cui menar vanto, ed ora ecco che chi mostra segni di maggiore civiltà viene additato come esagerato, magari anche esecrando. spesso, come una checca.
e non avete idea di quanto questa cosa mi faccia rabbia e tristezza. è la vittoria di quelli che parcheggiano in seconda fila, di chi ingombra i passaggi per i portatori di handicap, di quelli che non ti fanno una ricevuta fiscale nemmeno quando gliela chiedi, di quelli che sgomitano per passarti avanti. ti pisciano in testa e poi dicono che piove.
sono questi i figli dell'aiutino, della spintarella, della scorciatoia che azzera i meriti e irride le capacità.
forse cambierà, ma ci vorranno decenni. se saranno fortunati, forse i miei figli ne godranno i frutti nell'età matura. o prima, se me li sarò portati via in un posto più civile di questo.
oppure mi farò fare l'elettroshock. così potrò serenamente parcheggiare in seconda fila.