martedì 28 maggio 2013

r.i.p.

inutile fare la battuta che pur di non andare a votare ha preferito schiattare, perché aveva la residenza a san marino (l'evasione fiscale non c'entra, la famiglia è sammarinese da generazioni) e quindi non avrebbe votato comunque.

a me little tony era simpatico. mi rappresentava un'italia forse ruspante, forse ancora in soggezione verso i miti di oltreoceano, ma che ci provava e, con umiltà e buona volontà, forse je l'avrebbe anche potuta fa', ma a modo suo.

mi spiego: little tony portava le giacche di pelle con frange lunghe mezzo metro come elvis, si pettinava col ciuffo come elvis e cantava il rock'n roll con la voce impostata come elvis, ma non credeva di essere elvis: non si è fotocopiato su di lui assumendo una personalità che non gli apparteneva. è sempre stato e rimasto un cantante melodico, con una passione per il rock'n roll e i suoi modelli, ma non si è conformato supinamente a uno stile di vita che nell'italia degli anni '60 non era replicabile: chiunque l'abbia fatto si è ridotto al ruolo di macchietta, uno dei tanti nando moriconi.

insomma, ci piace l'america e se fossimo americani guideremmo una cadillac eldorado fino a las vegas per andare a cantare be bop a lula, ma siamo italiani e al massimo andiamo alla sagra della porchetta di ariccia in fiat millecento a cantare bada bambina: cantiamo le canzoni, seppur con un occhio a chi sta aprendo nuovi orizzonti, con la speranza che prima o poi anche qua diventi un po' come l'america.

umiltà, basso profilo, e non solo negli ultimi tempi in cui i fans diminuiscono per raggiunti limiti di età e per sopravvivere ti tocca non solo cantare la versione italiana della sigla di love boat, ma pure fare pubblicità al danacol, manco fosse stato lui a salvarti dall'infarto: ditemi chi, in questa era di sboroni pompati testosteronati viagrati avrebbe il coraggio di cantare una cosa del genere:

Perché tu, io lo so, sei migliore di me.
Perché tu le darai tutto quello che hai.
Perché, finché vivrai, amerai solo lei,
non farò niente per riportarla da me.


Riderà, riderà, riderà,
tu falla ridere perché,
riderà, riderà, riderà,
ha pianto troppo insieme a me.

 
Anche se soffrirò più di quello che so.
Anche se già lo so che io mi pentirò.
Anche se lei per me lascerebbe anche te,
non farò niente per riportarla da me.
 

Riderà, riderà, riderà,
[...]


Ma se tu l'amerai un po' meno di me.
Ma se tu cambierai e un altr'uomo sarai.
Ma se tu sciuperai quel che ho fatto per lei,
giuro che tornerò e la riprenderò.


 come è ovvio, l'immagine viene da qui.

























(cosa vi aspettavate, un commento sulle elezioni?)

lunedì 20 maggio 2013

è il momento del cazzeggio

ieri eravamo a pranzo in un ristorante e mi è parso di sentire che la cameriera che serviva il tavolo accanto al nostro dicesse: "...e qui c'è un filetto cartonato". l'equivoco ci è stato gradito per seguitare su tale falsariga e inventare piatti deliberatamente sbagliati, da cuochi incapaci e/o per clienti masochisti.

menu del ristorante magnalamerda (o nome equipollente)

antipasti di carne:

tagliere di salumi e formaggi: casso marsu; gonadi di mulo; prosciutto con grasso rancido; lardo di colombaccio
fagioli e coliche

antipasti di pesce: 

cocktail di scampi e liberi

primi piatti di pesce:

tagliolini al nero di cozza
spaghetti con lo scoglio
spaghetti alle vongole voraci (si mangeranno tutti gli spaghetti e occhio anche alle dita)


secondi di carne:

filetto cartonato (obbligatorio)
crosticine di agnello
lingua salmastra
grigliata misera


secondi di pesce:

carpa e spada
filetto di trota salmistrata
frittura di gamberi e calamai
impestata di cozze

dolci:

crostata al sangue
sorbetto al salmone

buon appetito!

venerdì 10 maggio 2013

tanto per

ogni tanto, arrivano segnali di vita dallo spazio profondo. pochi, per la verità. l'immagine mentale di tutti i miei contatti umani è simile alla struttura degli atomi: particelle infinitesimali che ruotano, grazie a forze per noi ancora non del tutto svelate, attorno a un centro, ma a distanze siderali le une dalle altre, fatte le debite proporzioni.

è ovvio che la qualità della comunicazione risenta di questa condizione. a ciò si aggiunge il periodo davvero per niente felice, anche per chiunque viva di un onesto lavoro mediamente retribuito, per cui le esperienze possibili, e di conseguenza la loro condivisione, si riducono all'essenziale. personalmente, mi limito a cose dal costo il più possibile vicino allo zero; come ieri, che ho approfittato di una delle rare giornate di bel tempo per fare due passi sui colli di fronte casa mia.

è faticoso camminare in salita ma, come dicono i fissati del fitness, no pain, no gain, e il gain in questo caso è stata la vista dalla cima del colle, e un mazzetto di asparagi raccolti scendendo, ma anche e soprattutto il senso di benessere nel sentire che il corpo è ancora vivo e reagisce: con fatica, sudore e stanchezza, ma reagisce, e la soddisfazione di sapermi divertire anche abbozzando da solo passi di una danza molto naif e probabilmente altrettanto ridicola (sticazzi), camminando verso casa, al ritmo di


giovedì 9 maggio 2013

daje

allora, riassumendo:

A

andreotti: morto

B

berlusconi: condannato

C... suggerimenti e desiderata?

venerdì 3 maggio 2013

gnaa posso fa'

la farsa meschina della rielezione di napolitano e conseguente formazione di un governo così di merda che più di merda non si può, sostenuto da una maggioranza così di merda che la merda si è offesa, è stato davvero troppo.

cazzo ce lo chiedete a fare chi vogliamo al governo, chi vogliamo primo ministro, soprattutto chi *non* vogliamo nella maggioranza, se poi fate sempre, invariabilmente, inequivocabilmente comecazzopareavvoi?

morite tutti. e tutti molto male. escluso il deputato sergio boccadutri di sel, che è stato l'unico che mi ha risposto quando ho mandato a tutti i parlamentari del centrosinistra un'email che invitava a non votare marini e preferire rodotà, e continua a mandarmene, quando c'è qualche informazione importante sulle attività parlamentari di sel.











no, non è vero. mi ha risposto anche marina sereni del pd. ha detto che non siamo noi a doverle dire per chi votare.

ripetiamo tutti insieme come un mantra: morite tutti, morite male. magari funziona.