venerdì 30 luglio 2010

un po' di perfezione

sono ormai quasi trent'anni che ascolto the nightfly e ogni volta è una festa per le orecchie. mi ricordo che sentii (e registrai) alla radio il pezzo omonimo e ne rimasi incantato. non avevo idea di chi fosse donald fagen, non avevo sentito che nominare gli steely dan e non li avevo certo mai ascoltati (ma mi sono rifatto in seguito :-) ), e non sapevo nemmeno che fagen fosse l'interprete del brano. ho però riconosciuto lo stile del chitarrista, e sono immediatamente uscito alla ricerca di lp (i cd non esistevano ancora) del suddetto, pensando che fosse farina del suo sacco, ma no. ne comprai due, ma quella traccia non c'era.

adesso non ricordo come giunsi all'informazione decisiva (all'epoca non era poi così facile reperire informazioni su musica non esattamente mainstream... considerate questa una nota a piè di pagina e andate a leggere l'aneddoto in fondo), ma quando finalmente tornai a casa con l'album con la splendida foto di james hamilton, misi il vinile sul piatto... non so per quanto tempo. probabilmente lo avrò rigirato tre o quattro volte, era impossibile smettere di ascoltare.

the nightfly, come dice mixo, è stato acquistato da un milione di persone solo in america, e sicuramente da tutti i fonici e i tecnici del suono del mondo, per tenerlo come pietra di paragone del mixaggio perfetto, e quindi come test ulltimativo per giudicare la qualità del suono di un qualsivoglia impianto audio. ogni suono è limpido e definito e lo era già nella versione in vinile, in quella digitale il suono salta fuori dalle casse, un po' come le banshees di avatar visto in 3d escono fuori dallo schermo. e fin qui stiamo parlando solo della qualità di registrazione e mixaggio. poi c'è la musica.

gli steely dan hanno composto e suonato la musica più sofisticata a cavallo tra i '70 e gli '80: un jazz di gusto moderno e raffinato, con melodie e armonie anche ardite, ma che resta orecchiabile e gradevole anche per un ascoltatore meno colto di un appassionato di jazz. donald fagen, con il suo primo disco solista, ha fatto da solo il doppio bianco degli steely, è la summa del loro stile e il punto di arrivo di tutta la produzione, lo stato dell'arte. le otto canzoni sono tutte perfette, per scelta della melodia, per struttura, per arrangiamenti. non c'è una nota di troppo o fuori posto, e ci sono tutte quelle che servono, come diceva mozart. ma d'altra parte, diamo uno sguardo a una parziale lista dei collaboratori dell'album:

dave bargeron
randy brecker
michael brecker
larry carlton
steve jordan
steve khan
abraham laboriel
anthony jackson
marcus miller
greg phillinganes
jeff porcaro
paul shaffer

...e scusate se è poco :-)

la mia preferita? la title track, senza dubbio. ma anche maxine, con quell'impasto di voci terrificante e quell'assolo strappalacrime del compianto brecker, e la mai abbastanza celebrata cover di ruby baby, che se paul anka l'avesse ascoltata di più, forse avrebbe fatto a meno di far uscire quel rock swings di cui sotto.

per tutti, l'augurio di un weekend ad alto impact factor, e una delle otto perle del disco in questione:

mexico city is like another world
nice this year, they say
you'll be my senorita
in jeans and pearls
but first, let's get off this highway



aneddoto a piè di pagina: nel 1975, l'informazione sulla musica che non fosse canzonette bisognava andarsela a cercare, o fidarsi del giudizio di chi sapeva le cose in anticipo. io e il mio amico kino aspettavamo con ansia, dopo l'uscita del nuovo disco dei pink floyd, che due anni prima ci avevano rivoltato come calzini con dark side, qualcuno che lo avesse ascoltato e ci dicesse se valeva la pena di comprarlo. comprare a scatola chiusa era pericoloso: non è che ci fossero tutti sti soldi per i dischi e spenderli a casaccio era sconsigliabile, portarsi a casa una sòla, deppiù. finalmente venne un amico che ci disse che a sua volta un suo amico gli aveva detto di averlo sentito (!). e il vaticinio, a noi che pendevamo dalle sue labbra, fu che si trattava di un disco molto sperimentale, molto elettronico e pochissimo orecchiabile, come se avessero fatto un collage dai precedenti lavori dei floyd e avessero raffazzonato un po' qua e un po' là. signore e signori, stiamo parlando di wish you were here... ma vi pare??? :-D

se non lo sapete...

...ve lo dico io: oggi nascette giorgio vasari, che oggi compie 499 anni. i numeri che gliene manca uno secondo me sono bellissimi, molto più delle cosiddette cifre tonde, che hanno quell'aria che pare sempre che ne sappiano una più di te. e secondo me anche enzo ferrari la pensava così: diceva: meglio costruire una macchina in meno che una di troppo. e infatti della ferrrari enzo ne han fatte 399, in onore a questo pensiero.

oddio, è anche vero che ne erano previste 349, ma vabbè, montezemolo non è ferrari (qualcuno se n'è accorto).

ma torniamo a bomba, come si dice, per segnalare che oggi è anche il compleanno di emily wuthering heights bronte, di henry model t ford ("i miei clienti possono avere il modello t in qualsiasi colore lo vogliano, purché sia nera"), di henry moore, di buddy guy, di paul anka.

pausa su paul anka perché qualche anno fa ha tirato fuori un disco di cover di canzoni rock, riarrangiate in stile swing. ora, in musica, ciascuno fa il cazzo che gli pare, questo è il principio informatore nonché regola zero della questione, e sicuramente non stiamo parlando di capolavori imperituri dell'arte mondiale, però secondo me kurt cobain non sarà il solo a rivoltarsi nella tomba a causa dell'insulto subito.

torniamo agli auguri a david sanborn, a big arnold schwarzenegger, a jean reno, andy luotto, gabriele salvatores, kate bush, stefano belisari aka elio, laurence morpheus fishburne.

e nonostante l'imbarazzo della scelta, oggi non posso fare a meno di gridare a squarciagola:

giovedì 29 luglio 2010

tra parentesi (corollario a blogspot fa come cazzo gli pare)

ie aviss' a sape' pecché qualsiasi blog di blogspot che leggo ha gli ultimi commenti regolarmente registrati e visibili nell'apposita colonnina, tranne il mio. nella colonna dei commenti recenti, il più recente è di ieri. ma che caz?

a blospo'... ma vaff...

you really got me, you really got me

suonare è divertente. anche in condizioni precarie, anche perché no disagevoli, basta che da parte di tutti l'intento sia quello di divertirsi, poi conta poco anche quello che suoni.

capita quindi che l'amico fraterno ti inviti a "fare una suonata" nel suo garage dove ha temporaneamente radunato il gruppo con cui suona adesso, ma sarebbe meglio dire che ce l'ha ammucchiato, perché in quattro, con la batteria e l'impianto voce e tre ampli per chitarre e basso lo spazio è davvero risicato. figuriamoci quanto si complica la questione con un altro individuo, un'altra chitarra e un altro ampli. unico vantaggio, quello di poter distanziare la cassa dalla testata, occhei, anche perché la presa di corrente sta là, ma lo spazio per la cassa sta qua. occhei, io mi metto qua vicino alla batteria e alla cassa dell'impianto, e la cassa mia sta vicino al cantante. così io spacco le orecchie a lui se no non mi sento e lui le spacca a me se no non si sente. e in mezzo ci sta robi con la strato e l'hotrod che già a volume due ti fa uscire di casa, e di fronte mattia che col basso epiphone modello hofner paul mccartney pure mancino (chissà che musica faremo??) quasi non si sente. e ma noi dobbiamo provare. non c'è problema, tanto i vostri pezzi li conosco tutti, e se non me li ricordo sto zitto, io mi inserisco qua e là. e qua a raddoppiare il basso, e là a fare un tappeto di accordi laddove è più vuoto, e qua e là robi che mi lascia lo spazio per un assolo, e la birra che gira e i sorrisi e i pollici su well done, sounds good.

"senti, ma che, il primo settembre hai da fare...?"

and the greetings go to...

charlie christian, mitico chitarrista jazz che ha reinventato il fraseggio chitarristico, una svolta epocale; campato poco, nemmeno 27 anni, come hendrix. suonare la chitarra in modo innovativo porta sfiga? mikis theodorakis che s'inventò il sirtaki (che non c'entra niente col sudoku, mettiamolo in chiaro da subito). gian piero reverberi, mitico arrangiatore di pressoché chiunque. peter del monte. mike garson. patti scialfa, che oltre a fare la corista e la moglie di springsteen non so cos'altro faccia, ma c'è. simon jones bassista dei verve.

e pertanto:

guardare qua (non si incorpora, è peggio delle chiare d'uovo)

mercoledì 28 luglio 2010

vecchie abitudini dure a morire

tipo quella di fare gli auguri a gente mai conosciuta personalmente, come marcel duchamp, jacqueline bouvier kennedy onassis, karl popper, riccardo muti, richard wright, vincenzo sparagna (come? non avete mai letto frigidaire???), steve morse, alessandro bergonzoni, petra magoni.

e cosa pensavate che avrei scelto...?





(sì, lo so, avete altro da fare. trovate il tempo lo stesso, prima o poi)

martedì 27 luglio 2010

uno sguardo

ne ho dato uno ai nati famosi di oggi. nessuno mi ha davvero colpito, ma in cima alla lista c'era il nome di ludovico il moro, che ricordo per questo aneddoto: una carissima amica che conosco da quando andavamo insieme al liceo, tra parentesi mia testimone di nozze, una volta mi invitò a cena a casa sua perché trovava carino far conoscere tra loro persone a lei amiche e tra loro distanti per svariati motivi. caso volle che erano tutte donne. caso volle che mi sembrarono tutte noiose e saccenti, cosa che peraltro la mia amica non è, e mi domandavo come facesse ad essere amica di quei ceffi.

tanto per ravvivare la serata, l'amica propose di fare un gioco a squadre, un classico dell'intrattenimento cazzaro: ciascuna squadra doveva pensare a un personaggio e cercare di indovinare quello dell'altra, facendo a turno una domanda. in quanto unico uomo, fui designato come arbitro. una squadra mi porse un bigliettino con su scritto: "gastone paperone"; l'altra, uno con su scritto: "ludovico il moro".

ora.

passi che si stava tra gente colta e acculturata, quasi tutte laureate in materie umanistiche e che pertanto potevano a buon diritto fare sfoggio di erudizione, ma.

stiamo cazzeggiando in un dopocena tra amici, come cazzo ti viene in mente ludovico il moro? :-D (ci si potrebbe aggiungere ROTFL)

va' canze




tornato.

perché me ne ero andato. e sono anche tornato in un ufficio dove stavo prima di stare dove stavo prima. insomma non ho fatto in tempo a tornare che già me ne sono andato. e poi ripartirò, eh. manca meno di due settimane. minchia.

nel frattempo c'è stato il tempo di vedere due mari, uno più caldo, uno più freddo; però il mare più freddo aveva l'accoglienza più calda e la giornata senza è stata davvero una giornata piena di cose, tutte belle (o quasi). c'era anche la ragazza del'autolavaggio che cazzarola, mi sa che se mi serve lei ci torno e resto anche a guardare dal parabrezza.

ma soprattutto c'era tanta, ma tanta, ma tanta. ma ce n'era tanta, eh? roba che un po' me ne son portata via e altrettanta l'ho lasciata là. e così abbiamo chiuso in pareggio. per adesso.

venerdì 16 luglio 2010

questione di priorità

tra interruzioni di connettività e giornate di assenza mie, son passati sotto silenzio compleanni di personaggi illustri di cui avrei volentieri postato un video, tipo quello di pietro chanel, il santo inventore della scarpa senza tallone, di tod browning (freaks!), di amedeo modigliani, di pablo neruda, di gaio giulio cesare, santino rocchetti e molti altri ancora. vabbè, uno deve pure scegliere, nella vita, e io ho scelto di lasciar perdere i compleanni a favore di qualcos'altro.

come pure per la prossima settimana non vi aspettate di trovare qui i festeggiamenti per quello o quell'altro, perché me ne vado in vacanza.

ci rivediamo martedì l'altro e nel frattempo non vi strappate i capelli.

anzi, nel frattempo che faccio gli auguri in video, fatevi un giro qua e cercate di rimanere fermi, se ci riuscite :-)

andare verso il sole...



...con l'impressione che ciò che ti scalda davvero te lo sei lasciato alle spalle. però lo porti lo stesso con te.

mercoledì 14 luglio 2010

le jour de gloire est arrivé


ed era anche il compleanno di gustav klimt, di woody guthrie this machine kills fascists, di natalia ginzburg, di ingmar bergman, di lino ventura (da pronunciare invariabilmente linò venturà), di harry dean stanton, di renato pozzetto, di angélique kidjo, di giovanni cacioppo che me fa taja', di matthew jack fox.

per due giorni in ufficio non c'è stata connessione internet. questo mi ha impedito di fare gli auguri a mio figlio nel giorno del suo compleanno, che era ieri. e allora per oggi niente video, ma giusto la foto di noi due scattata da sua sorella.

giacomo si chiama così per via di hendrix, o volendo per via di james brown o, in sottordine, per via di giacomo agostini. ha undici anni e suona la batteria. la sua fidanzatina ha un occhio marrone e uno azzurro. lui dice che gli piace perché non è un'oca come le altre.

passate un mercoledì da leoni :-)

venerdì 9 luglio 2010

anto'... fa caldo (non a caso è il 9 luglio)

ieri compleanno di artemisia, oggi di orazio gentileschi (papà di artemisia); compleanno anche di ottorino respighi, di oliver sacks, di bon scott, di mitch mitchell, di tom hanks, di marc almond e di jim kerr (eighties a gogò!), di courtney love, di scott grimes.

omaggio obbligato, non si discute:



auguri ai festeggiati, e per tutti, passate un fine settimana aglio olio e peperoncino :-)

giovedì 8 luglio 2010

vintage



Move yourself
You always live your life
Never thinking of the future
Prove yourself
You are the move you make
Take your chances win or loser
See yourself
You are the steps you take
You and you - and that's the only way
Shake - shake yourself
You're every move you make
So the story goes
Owner of a lonely heart
Owner of a lonely heart
Much better than a
Owner of a broken heart
Owner of a lonely heart

lo sapevate che oggi è giovedì?

immagino che comunque ci sareste arrivati da soli. quel che forse invece non sapete è che oggi era il compleanno di artemisia gentileschi, di mario gentilini che dirigeva topolino negli anni della mia infanzia (se trovo anche un gentilucci ce lo metto anche se non lo conosco), di marty feldman there wolves, there castle, di patrizio fariselli pianista degli area, di anjelica houston, di donatella kobra rettore, di kevin bacon (siamo tutti a sei gradi di separazione da lui), di beck david campbell aka beck hansen o anche semplicemente beck.

anche oggi prendo lo spunto dal compleanno di un musicista "serio" e propongo un brano di non facile ascolto. lo faccio apposta e per due motivi: perché se accade che su youtube poker face ha due milioni di visitatori e birdland quindicimila è solo colpa di chi la musica la conosce ma non la fa conoscere; e poi, perché son convinto di quel che dicevo tempo fa: la musica (e non solo quella) che sembra pesante non è necessariamente fatta da personaggi pesanti, e se risulta deprimente è solo perché è lo specchio di una realtà. ho visto patrizio fariselli a una serata dedicata allo scomparso demetrio stratos e ha parlato dei tempi in cui suonavano insieme con grande entusiasmo, ricordando demetrio come la persona piena di vita che era, e sempre con un sorriso sereno sulle labbra. viva demetrio!

mercoledì 7 luglio 2010

se non lo sapete...

...ve lo dico io: oggi era il compleanno di gustav mahler, di marc chagall, di george cukor, di gian carlo menotti creatore del festival dei due mondi, di pierre cardin, di sua maestà pentatonicissimo joe zawinul, di richard starkey aka ringo starr, di shelley duvall, di michael I'm takin' your fuckin' bass player henderson.

davvero oggi imbarazzo della scelta per l'omaggio video. tiro a sorte, ha vinto lui:



noticina: non posso fare a meno di solidarizzare con i due commenti scelti come i più significativi al pezzo su youtube.

game over



(questo sito mi fa definitivamente tagliare)

martedì 6 luglio 2010

blogspot fa come cazzo gli pare

soprattutto per la gestione dei commenti, che vattelapesca. dalla pagina del blog ne segnala due, in realtà ce ne stanno sei. dalla maschera di "modifica post" segnala sei commenti, ci clicchi, ne compaiono due. ci rinuncio. andiamo avanti.

avevo in mente di raccontare una barzelletta ma adesso non ricordo più quale mi era venuta in mente, se mi ricordo la scrivo, giuro. intanto, farò gli auguri come tutti i giorni:

auguri a frida kahlo, che è riuscita nell'impresa di render brutta perfino salma hayek; a bill haley (and his comets); a janet leigh, la morta ammazzata forse più famosa della storia dl cinema; a sylvester stallone; ad antonio pecci filho aka toquinho; a michael shrieve; a max gazzè; a curtis james jackson iii aka 50 cents.

omaggio in video a michael che, all'epoca di questo assolo rimasto nella storia del rock, aveva appena vent'anni:

lunedì 5 luglio 2010

5 luglio a.d. 2010

compleanno di phileas t. barnum, quello; e poi ruggero orlando qui new york vi parla; huey lewis; bill watterson (calvin & hobbes). ammazza che scarsezza. mò penserò a un video con un po' di buona musica da mettere. forse.

(non ho dormito, abbiate pazienza).

ecco qua. nel dubbio se scegliere qualcosa che mi avrebbe svegliato o qualcosa che non avrebbe disturbato il mio torpore, ho scelto qualcosa che magari mi sveglia piano piano.



venerdì 2 luglio 2010

ma che, vogliamo anche commentare?

leggete qua.

venerdì 2 luglio. uff.

intanto, il video, chiunque sia nato (non lo so ancora): ho voglia di questo e questo ci va:

(merda non si può incorporare).

quindi, gli auguri: hermann hesse, wyslawa szymborska dimorto citata nei blogghe 'rotici e non solo, ahmad jamal, alexandros panagulis, jerry hall.

passate un fine settimana balneare e non fate i pancreas (cit.).

giovedì 1 luglio 2010

numeri




confrontiamoli. qualche motivo del perché son così diversi ci sarà.

mica lo so se ci riesco

sottotitolo: piccoli capolavori.

e non ci riuscirò, perché quel che sento è solo un embrione, sicuramente non troverò le parole per dire quel che sento, e cioè perché karma police è un piccolo (grande!) capolavoro. il testo è suggestivo e nel contempo giustamente ambiguo, le interpretazioni possono essere molteplici, al di là del primo significato, di cui l'artista è depositario (come avrebbe detto andrea pazienza) ma portano tutte alla conclusione che ciascuno è artefice del proprio destino e quindi responsabile della propria felicità o infelicità, che non dipende dagli eventi esterni, ma dal proprio atteggiamento.

(nota: molti pensano che i radiohead siano deprimenti. è il mondo che generalmente lo è, radiohead è solo lo specchio in cui il mondo si guarda).

la musica, è una perla di equilibrio tra la musica colta e quella più orecchiabile e radiofonica, e presenta passaggi armonici per nulla banali; inoltre è coinvolgente e a tratti entusiasmante: pur restando su un tempo lento, il crescendo finale è sinfonico benché suonato con ciò che qualsiasi rock band ha a disposizione, e vien voglia di urlare "for a minute there I lost myself" dalla cima di una montagna, finché non si abbia più voce. ci sono molti che si riempiono la bocca di idiozie fino a spingersi a proclamare la propria musica "classica contemporanea". ecco, se se ne stessero zitti e ascoltassero di più capolavori del genere, forse riuscirebbero ad apprezzare la differenza.

enjoy.

1 luglio, anno del compeed total care herpes patch

oggi compleanno di braccio da montone che compie 742 anni; compleanno anche di william wyler, di willie dixon, di leslie caron, di karen black, di geneviève bujold, di debbie harry, di dan aykroyd, di francesca reggiani, di marisa monte, di missy elliot, di liv tyler.

auguro a tutti una giornata calda e fragrante come il pane appena sfornato :-)