mercoledì 31 marzo 2010

adios

...e addio nicola. eri bravo.

botte di genio

penso che ognuno nella sua vita ha diritto a una botta di genio, o che perlomeno gli capiti. se fai qualcosa e ci metti impegno e dedizione, prima o poi la genialata ci scappa. per i fratelli wachowski è stato matrix. prima e dopo non è che abbiano combinato chissacché, diciamo onesto artigianato. ma matrix è un'altra cosa. e non credo che ci abbiano studiato sopra, secondo me hanno sparacchiato un po' nel mucchio ficcandoci dentro riferimenti a questo e a quell'altro pescando tra filosofia, religione e futurologia, e hanno avuto un gran culo nel tirar fuori qualcosa che ha una parvenza di omogeneità, di coerenza. se ci avessero ragionato, i due seguiti sarebbero stati perlomeno decenti, invece tutta roba da dimenticare. a parte la ducati 1098, dico.

è inverosimile dall'inizio alla fine? eccerto, lì sta il bello della questione. e ognuno può trarne l'insegnamento (!) che preferisce. quel che penso io per esempio è che ciascuno si è creato la sua propria matrix e ci sta dentro imbozzolato e felice, almeno finché non arriva il morpheus di turno a instillarti il dubbio che quel che vedi non sia quel che poi è.



(da notare che: 1) mentre neo è steso a terra ferito, non proietta alcuna ombra; 2) immediatamente dopo, c'è un sole che spacca; 3) quando si avvicina a neo, l'agente proietta davanti a sé un'ombra lunga un chilometro, e pertanto lo stesso dovrebbe fare trinity quando gli si avvicina, ma lui non si accorge lo stesso di un cazzo; 4) il mistero è svelato nell'inquadratura in cui trinity spara all'agente: la sua ombra è perpendicolare a neo steso a terra, che nell'inquadratura precedente aveva il sole in faccia. vabbè, misteri della matrix :-) ).

31. me sa che nun m'arzo più.

auguri a tina pica, passata alla storia come paradigma di bruttezza, povera; a nagisa oshima famoso quasi solo per l'impero dei sensi, ma chi l'ha visto, e soprattutto, tra chi l'ha visto, chi si ricorda altro che la scena del pompino? auguri al nobel carlo rubbia e a herb alpert, a bonvi delle sturmtruppen, a christopher walken (mirabile la scena del militare che riporta l'orologio a bruce willis bambino), ad al gore e la sua scomoda verità, a vanessa del rio (ah, gioventù!), a jacopo fo, a isabella ferrari, a ewan mcgregor e sopra tutti a lui:

martedì 30 marzo 2010

cose che fanno bene (anche se non pare)

uova, otto
farina, 200
zucchero, 240
cioccolato fondente, 100
aroma di vaniglia, 2
latte, 600
alchermes, q.b.

per il pan di spagna: unire 15o gr di zucchero con cinque tuorli e sbattere fino a far diventare il composto spumoso. a parte, montare le cinque chiare a neve ferma, quindi unirle al composto. dopodiché, unire al tutto 125 gr di farina e l'aroma di vaniglia. versare il composto in una teglia a bordi alti e cuocere nel forno a 160° per circa tre quarti d'ora, o comunque finché la pasta sarà dorata in superficie e premendo al centro farà resistenza.

preparare una crema pasticcera mescolando bene tre tuorli d'uovo, 90 gr di zucchero, l'aroma di vaniglia e 75 gr di farina. far bollire a parte i 600 cc di latte ed unire al composto fuori dal fuoco, poi riportare a bollore fino all'addensamento. dividere la crema a metà e in una delle due metà far sciogliere il cioccolato fondente.

in un recipiente ponete un velo di crema sul fondo, quindi adagiate un primo strato di fette di pan di spagna. bagnatelo con l'alchermes finché sarà rosso per tutta la superficie, quindi coprite lo strato con la crema al cioccolato. poi, secondo strato di pan di spagna, anch'esso da bagnare con l'alchermes, da ricoprire con la crema semplice. guarnire la superficie con gocce di cioccolato e/o topping al cioccolato.

lasciare riposare in frigo la zuppa inglese così ottenuta per tutta la notte e il giorno dopo portatela in ufficio e offritela ai colleghi, rassicurandoli che non si tratta di un episodio isolato. godetevi i complimenti :-)

e 30. m'arzo.


auguri a eric slowhand clapton, a dori ghezzi, a maurizio vandelli e a norah jones.

e niente video ma l'immagine qui sopra.

lunedì 29 marzo 2010

parlando d'altro

chiedo scusa per la digressione, non ne parliamo più. si torna al cazzeggio.

sabato è stato il compleanno di gloria sunset boulevard swanson e di carl donald duck barks; ma anche di sarah vaughan dalle molte imitatrici, di fergie che non la imita nessuno però è carina e brava, e infine di due personaggi che meriterebbero un post ciascuno, ma adesso proprio non c'ho voglia, i'm sorry: tony banks e quentin tarantino.

domenica invece lo è stato di felice chiusano, un quarto dei manhattan transfer italiani, solo che erano venuti prima loro e non erano meno bravi; e di claudio lolli che negli anni '70 mi piaceva tanto, mah.

veniamo infine ai compleanni di oggi. uh, quanta bella gente, c'è l'imbarazzo della scelta per l'omaggio video:

astrud gilberto, godfrey reggio, eric idle, vangelis, bobby kimball, michael brecker, christopher lambert, perry farrell, sabrina impacciatore.

facciamo così: votatelo voi, il video di oggi.

sabato 27 marzo 2010

racconta storie, ganfione

conoscevo uno che era fatto così: quando andava a scuola alle medie, prese un libro dalla bancarella che le suore avevano allestito colà (che poi, a ripensarci, ma quando più avete visto le suore propagandare la lettura ai ragazzi? certo, non è che ti vendevano madame bovary o il manifesto dei comunisti, ma comunque cercare di invogliare dei preadolescenti a leggere è già un'azione degna di plauso. altri tempi).

insomma, prese questo libro dalla bancarella, che mi ricordo era un romanzo di verne; solo che lì per lì non aveva gli spiccioli per pagarlo. la suora gli disse: on c'è problema, siamo qui anche domani, i soldi me li porti domani.

poi successe che, il giorno dopo, quello non andò a scuola e, per farla breve, i soldi alla suora non glieli dette mai, né lei venne certo a reclamarli.

ogni tanto mi capitava di vedere quel libro in mezzo agli altri suoi, sullo scaffale, e gli chiedevo: com'è? l'hai letto? e lui mi rispondeva, no, non l'ho letto. più passava il tempo e meno lo leggeva. cioè, insomma, non l'ha letto mai. è diventato grande e non aveva ancora letto quel libro.

ma dico io, perché l'hai preso se non lo volevi leggere? io lo volevo leggere, mi fa, ma il pensiero di non averlo pagato mi impedisce di farlo.

che se vuoi è una motivazione pure bizzarra, ma vabbè, ognuno ha un motivo per fare o non fare qualcosa.

tutto ciò per dire che era un tipo così, faceva (o non faceva) le cose per principio.

l'ho rivisto dopo tanto, era diventato bè, non proprio uno stronzo inveterato, ma insomma: uno che, tanto per dire, ha tradito pressoché ogni donna con cui è stato insieme, e ha fatto anche altre cose di cui non va proprio orgoglioso. per esempio, mentire. anche quando non ce ne sarebbe bisogno, anzi: proprio quando sarebbe l'ultima cosa da fare.

e siccome gli ho voluto bene, mi domandavo che tipo di insulti deve aver patito dalla vita un tipo come lui, per essere diventato così. ma poi, pensandoci meglio, mi domandavo anche come fa a ripagare gli altri con la stessa moneta, visto che non è che sia stato così felice di ricevere il trattamento.

ha pure letto il libro. mi ha detto che nemmeno gli è piaciuto. a questo punto, la possibilità di una redenzione è tutta e solo nelle sue mani. allo specchio, la mattina, la sua faccia l'aspetta. spero per lui che sia la volta buona.

venerdì 26 marzo 2010

compleagnos (è spagnolo, no?)

oggi nacque armand peugeot, senza il quale non avremmo avuto la 207 coupé cabriolet. una volta la porsche produsse un'auto e pensò di chiamarla 901. la peugeot protestò perché le macchine che si chiamavano coi numeri con lo zero in mezzo le facevano loro. alla porsche li accontentarono e la macchina la ribattezzarono 911. sai mai che la gente si confonde.

oggi nacque anche palmiro togliatti. è morto che io avevo 4 anni, non l'ho conosciuto, e a casa mia non se ne parlava. posso dire che me non mi ha mangiato.

compleanno anche di james moody, più famoso per gli altri che han cantato un suo assolo che per altro.

e anche di tinto brass, sul cui operato sinceramente stenderei un velo pietoso. e di leonard nimoy dottor spock, di james caan, di erica paura di volare jong, di teddy pendergrass, diana ross, steve tyler, patrick suskind, rosanna fratello, luca mangoni, nina soldano e roberto bolle.

uh, quanti! auguri a tutti!

giovedì 25 marzo 2010

les anniversaires d 'aujourd'hui

(senti quanto suona più fico in francese)

compagnia nutrita, oggi, che comprende santa caterina da siena (e stica...?), carolina bonaparte (idem), bèla bartòk, david lean, jack ruby (un mafioso tutto d'un pezzo, come non ne nascono più), simone signoret (ho visto la sua tomba al père lachaise), tina anselmi (ma quanto mi sarebbe piaciuta come presidente della repubblica), gigi reder (indimenticato ragionier filini), mina bolleblù, aretha franklin, adriano ricominciamo pappalardo, sir elton john, lucio fabbri, chad wackerman (mi dispiace ma the black page non la sai suonare. ma non te la prendere, qualche volta la sbaglia pure terry bozzio).

e in mezzo a tutti questi giganti, scelgo un artista minore, per una questione mia personale. un pensiero e un abbraccio forte a chi so io.

mercoledì 24 marzo 2010

strani compleanni.

wikipedia sancisce che oggi era il compleanno di romolo. e di remo, no? o non erano gemelli?

auguri anche a harry houdini, al premio nobel dario fo, a steve mcqueen, a kelly le brock, non si sa se più famosa per essere stata la signora in rosso o quella che le prendeva da steven seagal, a nena 99 luftballoons e siccome non è nato manco un musicista per me degno di nota, niente video. ovvero più tardi ne metterò uno a piacere. suggestions welcome.

aggiornamento: ho ricevuto un'unica suggestion, ma mi pare degna di pubblicazione. sul maestro non si discute, ed in effetti quello è stato probabilmente il miglior quintetto di sempre, anche se qualcuno storcerà il naso pensando al quintetto con evans e coltrane. noticina: tony williams aveva allora 18 anni.

martedì 23 marzo 2010

parole

I’m traveling in some vehicle
I’m sitting in some cafe
A defector from the petty wars
That shell shock love away

viaggio con qualche mezzo, sto seduta in qualche bar. dove e come vado se vado, dove mi fermo se mi fermo, dopotutto è irrilevante. sono un disertore delle guerre meschine, quelle che fanno male all'amore, che lo fanno esplodere, lo dilaniano.

There’s comfort in melancholy
When there’s no need to explain
It’s just as natural as the weather
In this moody sky today

la malinconia è confortante: te la canti e te la suoni, e non c'è bisogno di spiegare niente a nessuno perché perlopiù non è condivisibile. stai chiusa, sì, ma questo è il momento della chiusura. non ci si stupisce poi troppo che il cielo sia capriccioso, per esempio.

In our possessive coupling
So much could not be expressed
So now i’m returning to myself
These things that you and i suppressed

tu ed io eravamo così intimamente legati, quasi ossessionati, fino ad arrivare a perdere la voglia stessa di esprimere cose diverse da quello che eravamo - ma il risultato era inferiore alla somma delle singole parti, peccato. e così adesso mi riapproprio di tutto quel che avevo lasciato indietro, fin le cose stupide di cui pensavo che avrei potuto fare a meno.

I see something of myself in everyone
Just at this moment of the world
As snow gathers like bolts of lace
Waltzing on a ballroom girl

e vedo tanta gente che mi somiglia. o sono io che somiglio a loro? tutto compone un disegno, come un immenso puzzle, come ogni singolo fiocco che cade alla fine compone un paesaggio, un merletto fine come quello del pizzo del vestito della ballerina (nella versione dal vivo in shadows and lights, la ballerina diventa una sposa, aggiungendo malinconia all'immagine).

You know it never has been easy
Whether you do or you do not resign
Whether you travel the breadth of extremities
Or stick to some straighter line

e comunque, facile non è stato mai. né se passi da un estremo all'altro, né se ti attieni a un comportamento più lineare. ma dopotutto, nemmeno se rinunci a giocare. perché tanto sai che c'è un gioco da giocare, e se rinunci non sai come sarebbe potuta andare.

Now here’s a man and a woman sitting on a rock
They’re either going to thaw out or freeze
Listen…
Strains of benny goodman
Coming thru’ the snow and the pinewood trees

guarda quei due, seduti là, per dire. l'immagine è poetica, aiutata anche da queste note di clarinetto, tra la neve e i pini: qualcuno che riecheggia benny goodman. ma che ne possiamo sapere di cosa accadrà tra loro, tra un attimo? potrebbero cadere vittime del desiderio, ma allo stesso modo repentino, una sola parola sbagliata potrebbe far cadere il gelo tra di loro.

I’m porous with travel fever
But you know i’m so glad to be on my own
Still somehow the slightest touch of a stranger
Can set up trembling in my bones

e anche io, non so mai decidermi tra una cosa e il suo opposto: mi piace viaggiare, per esempio, ma mi piace anche star da sola. ma perché mai dovrei decidermi per l'una o per l'altra cosa? eppure, non so spiegare come, capita alla fine che lo sguardo di uno sconosciuto mi faccia venire i brividi, mi faccia tremare le ginocchia, e tutto passa in secondo piano.

I know – no one’s going to show me everything
We all come and go unknown
Each so deep and superficial
Between the forceps and the stone

come se poi non sapessi che lo sconosciuto, alla fin della fiera, tale rimane. per quanti bei discorsi possiamo fare, non arriviamo mai a conoscere l'essenza dell'altro. siamo tanto profondi eppure tanto superficiali, per tutta la durata della nostra porca vita.

Well i looked at the granite markers
Those tribute to finality – to eternity
And then i looked at myself here
Chicken scratching for my immortality

e io, qui, adesso, che sto a fare? scrivo quattro versi per vomitare l'acido dell'anima, ho un pubblico un po' più vasto di una poetessa del village perché ho un contratto con una major, ma tutti questi che mi ascoltano lo capiranno? o ciascuno capirà quel che gli pare? scolpisci una frase nel granito, quella è, quella rimane. le mie parole non rimarranno vive che per poco, giusto il tempo che mi ricorderò anche io del loro preciso significato, poi andranno perdute. inutile che mi illuda del contrario.

In the church they light the candles
And the wax rolls down like tears
There’s the hope and the hopelessness
I’ve witnessed thirty years

qualcuno, perlomeno, ha una fede in cui rifugiarsi. quasi quasi li invidio. non che anche loro non siano infelici, ma almeno hanno una speranza, anche se pensano che dopotutto non dipende da loro. triste destino, quello di sentirsi comunque responsabile per sé e il proprio destino, specialmente quando va male. speranza e disperazione, è un'altalena che dura da trent'anni.

We’re only particles of change i know, i know
Orbiting around the sun
But how can i have that point of view
When i’m always bound and tied to someone

il mondo va avanti con e senza di me, lo so. ma adesso questa consapevolezza non mi è di alcuna consolazione. mi piace legare il mio destino a quello di un altro, mi piace essere una protagonista, non riesco a sentirmi parte di qualcosa di cui non posso avere il controllo.

White flags of winter chimneys
Waving truce against the moon
In the mirrors of a modern bank
from the window of a hotel room

e così me ne vado un'altra volta, fuggo da quello che non mi piace, non mi soddisfa, non mi fa bene. vedo qualcosa e ne faccio poesia, è quel che so fare meglio: ci riesco anche con i riflessi su queste vetrate infernali, anche da questa anonima camera d'albergo. è mio, sono io.

I’m traveling in some vehicle
I’m sitting in some cafe
A defector from the petty wars
Until love sucks me back that way

vado, non vado. mi fermo, non mi fermo. se vado, come vado, se mi fermo, sono solo affari miei. via dalle meschinità. almeno finché l'amore non mi risucchierà indietro.

(joni mitchell, hejira)

facciamo gli auguri, va'

oggi nacque ugo tognazzi. me lo ricordo nelle foto dei falsi giornalistici su "il male" quando si prestò alla farsa che l'avevano arrestato in quanto capo delle brigate rosse. qualcuno ci credette davvero.

e anche franco non ci siamo capiti battiato.

e chaka khan, che era giovanissima nel coro gospel della chiesa del rev. cleophus brown. una bambolina omaggio a chi capisce di che si parla.

e auguri filmati a damon albarn.

sei sempre er mejo.

ibbèi.

lunedì 22 marzo 2010

già che ci siamo, facciamo gli auguri

a nino manfredi, a marcel marceau (l'unico che pronunciava una parola nel silent movie di mel brooks), a jorge ben, a george benson, a fanny ardant (quando la vedemmo per la prima volta, io e un paio di amici ce ne innamorammo istantaneamente), a michi dei rossi, a goran bregovic e a lena olin (indimenticabile con la bombetta ne l'insostenibile leggerezza dell'essere).

e gli auguri in video, tutti per lui:



(andrew lloyd webber)

cose che.


questa è la mia città. che io lo voglia o no, è il posto dove ho le mie radici, è il posto che riconosco anche quando cambia vestito. un dio capriccioso mi ha fatto nascere là, un posto buio abitato da gente tetra, che di te pensa una cosa ma te ne dice in faccia un'altra, a me che ho sempre avuto voglia e bisogno di sole e di spontaneità.

però.

me ne stavo sulle scale del palazzo dei priori a rimirare la fontana. e cazzo, è proprio bella, bianca e rosa com'è, pure col catino in alto che, dicono, serviva per abbeveratoio per i piccioni, unica carne che i perugini assediati avevano a disposizione. passa una maserati, nera, lucida. mi chiedo: mi piacerebbe averne una? mi rispondo: boh. dopotutto, è una macchina. non sarà mai mia come questa piazza, questa fontana, questi luoghi, anche se bui, anche se tetri, anche se abitati da gente insopportabile.

e mentre penso a queste cose, mi si materializza davanti una giovane donna, visibilmente emozionata, che regge in mano due stampe colorate. mi spiega in fretta e confusamente che preferisce vendere le sue creazioni in strada piuttosto che chiuderle in una galleria, chiede una libera offerta, i soldi le servono per continuare a dipingere. sto per rifiutare cortesemente quando l'occhio mi cade sulla stampa che si vede sopra. la prima cosa che mi viene in mente, e che le dico, è: "perugia non è mai stata così colorata", con un misto di rammarico e di stupore. la seconda sarebbe di chiederle il numero del suo spacciatore, perché evidentemente ha della roba buonissima, ma mi astengo. metto mano al portafogli, ne tiro fuori venti euro.

"come si chiama?"
"stefano"
"le scrivo una dedica, dietro".

la vita è come una tela vuota... vi puoi dipingere quello che vuoi. puoi dipingere gioia o dolore, dipende da te. questa è la tua vera libertà.

"grazie per essere stato così aperto. ecco la sua stampa e l'elastico per tenerla. e adesso, le posso chiedere un abbraccio? perché mi sono emozionata anch'io".

ah, si vedeva così tanto?

a porta sole si può stare in solitudine, affacciati alla terrazza del terrapieno, e si possono anche spargere due lacrime senza dare nell'occhio.

domenica 21 marzo 2010

sogni, amelia. sogni e falsi allarmi.

Lui: "Usciresti con me domani sera?"
Lei: "Sono stanca, e forse ho già un altro impegno".
Lui: "Beh, poco male, così vedo i miei amici".
Lei: "Sono libera!"

venerdì 19 marzo 2010

buon weekend

non ve la faccio lunga, ci sono altre nascite illustri ma ne ricordo solo cinque:

domani, spike lee e



(carl palmer)

domenica,



(franco mussida)



(roger hodgson) e



buon fine settimana, divertitevi! :-)

nati (anche) oggi

wyatt earp. che direte voi, e chi se ne...? manfatti. solo che avete a che fare con uno che da piccolo leggeva tex willer (anzi, la peste colga coloro che mi hanno rubato la collezione dei primi 151 numeri che avevo), e certi personaggi finiscono per appartenerti.

lennie tristano (un pazzo); gualtiero marchesi (mai mangiato da lui); philip roth (prima o poi lo leggerò); ursula andress (che altro ha fatto oltre a sorgere dalle acque davanti a james bond? vabbè, è irrilevante); glenn close; pino daniele; bruce willis (lo sapevate che canta e suona l'armonica blues? non è manco male); claudio bisio che come tutti faceva più ridere dieci anni fa.

e siccome vorrei cominciare la giornata con calma, faccio gli auguri a lui, così la faccenda è un po' più soft.

giovedì 18 marzo 2010

nati oggi

per esempio, rudolf diesel; per esempio, wilson pickett. pickett per me è il simbolo della nascita dei miei gusti musicali. nel 1969 non sapevo nemmeno chi fosse, ma ricordo perfettamente che di tutte le canzoni del festival di sanremo di quell'anno, l'unica che mi colpì fu deborah, cantata in coppia (come usava allora) da fausto leali e wilson pickett, appunto. sorvoliamo sul fatto che da allora in avanti parecchie disgraziate hanno avuto il destino di essere battezzate debora/deborah/deborak, ma il pezzo - specie nella versione del maestro soul - nel ritornello aveva proprio un bel groove rhythm 'n blues. il mio vicino di casa, tecnologico, mi volle registrare sul suo geloso a bobine perché la cantavo spesso e volevo cantare solo quella. inutili le proteste dei miei che avrebbero preferito sentire qualcosa di più melodico.

sono nati anche antonio satti, meglio noto come bobby solo; ivan cattaneo (è ancora in attività! giuro!) e bill frisell; luc besson, irene cara (what a feeling) e queen latifah.

infine, è il compleanno di uno che conosco poco, ma omaggio lo stesso:

mercoledì 17 marzo 2010

senza parole.

st. patrick's day!

intanto, auguri a mia sorella di cui è l'onomastico, anche se non legge il mio blog. e poi anche a tutti gli irlandesi. che differenza c'è tra un funerale irlandese e un matrimonio irlandese? al funerale c'è un ubriaco in meno.

poi, auguri a:

nat king cole;
pattie boyd, per cui fu composta layla (chissà come ci si sente ad essere contesa tra eric clapton e george harrison);
elis regina;
sydne rome;
kurt russell snake (jena) plissken;
dirige beppe vessicchio (ah dirige non è il primo nome?);

e poi e poi e poi, auguri a:



e, e, e... pronti per la botta finale? auguri al pelato.

ci vuole la musica giusta

per cominciare bene la giornata, ci vuole la colonna sonora giusta. questa per me funziona.



è una festa per le orecchie, è una festa per lo spirito, per l'anima. e il testo è gioia. si potrebbe coniare un neologismo da contrapporre a nostalgia, dove al suffisso del dolore andrebbe sostituito quello dell'allegria.

Downtown
In the pinball arcade
With his head full of pool hall pitches
And songs from the hit parade
He'd be singing "Bye, Bye, Love"
While he's racking up his free play
Let those rock 'n roll choir boys
Come and carry us away
Sometimes Chickie had the car
Or Ron had a car
Or Lead Foot Melvin with his hot-wire head
We'd all go looking for a party
Looking to raise Jesus up from the dead
And I'd be kissing in the back seat
Thrilling to the Brando-like things that he said
And we'd be rolling, rolling, rock n' rolling

e non ci dimentichiamo la all-star band che l'accompagnava...

michael brecker, sax tenore
pat metheny, chitarra
lyle mays, tastiere
jaco pastorius, basso
don alias, batteria

martedì 16 marzo 2010

(...), dove meno te l'aspetti.

nati celebri

per esempio, georg ohm. chissà in quale altro modo chiameremmo l'unità di misura della resistenza, se non ci fosse stato lui.
purtroppo per noi, nello stesso giorno nacque anche joseph mengele. per bilanciare, è anche il compleanno di tonino guerra e di jerry lewis.
è anche il compleanno di guesh patti (etienne!), come pure di erik estrada (l'agente poncharello!) e di maria rita lorenzetti che non ve ne fregherà niente ma è la mia governatrice; sicuramente più famosa, isabelle huppert.
e siccome non ho notato alcun musicista degno di citazione video, vi beccate guesh, anche perché nessuna ha mai gridato così il mio nome, né in francese né in altre lingue.

lunedì 15 marzo 2010

as sure as eggs is eggs.

c'è anche il caso che uno dica la cosa giusta, ma nel modo sbagliato. ha per questo minor valore?

facciamo gli auguri, anche postumi

sabato 13, ai più sarà sfuggito che è stato il compleanno di eduardo scarpetta, henry hathaway, roy haynes, mario missiroli, athina cenci, luciano ligabue.

domenica 14 invece erano nati albert einstein, diane arbus, quincy jones, michael caine, billy cristal, patrick duffy (eddai, bobby di dallas!), ollie halsall, cinzia leone ma non quella che recita.

infine oggi è/era il compleanno di:

nicolò carosio;
lightnin' hopkins;
cecil taylor;
david cronenberg;
sly stone (questi ultimi due, nati nello stesso anno);
ry cooder;

e gli auguri in video (se fa per di') li facciamo a lui, così se avete voglia di ballare in questo lunedì di sole, lo potete fare :-)

venerdì 12 marzo 2010

fate conto che sia il 12 marzo

sono/erano nati: gabriele d'annunzio, gianni agnelli, jack kerouac, piera degli esposti, al jarreau, liza minnelli, james taylor, steve harris (iron maiden), pete doherty.

visto quanta bella gente? auguri, auguri grandi a tutti quelli che compiono gli anni oggi. e il video non è di nessuno dei succitati, ma ci sta bene lo stesso.

giovedì 11 marzo 2010

oh santa banana

ma l'avevate vista, questa?

non ho parole.

anzi sì, due: in galera.

quando si dice, in toto

ne vogliamo parlare, dei toto?

il nome fu scelto per una concomitanza di eventi: era il nome del cane di dorothy del mago di oz, visto da poco da jeff porcaro, che quindi lo scelse come contrassegno per i nastri delle registrazioni delle prove. poi hungate aggiunse che la parola aveva un bel significato in latino, e lo scelsero come nome del gruppo. peraltro azzeccatissimo, visto che si tratta di un gruppo di musicisti tutti capaci di misurarsi con qualsiasi stile e, all'occorrenza, anche di mischiarli tra di loro con risultati egregi.

ciascuno dotato di tecnica invidiabile, ciascuno versatile e dotato di quello spirito che fa passare in secondo piano il desiderio di protagonismo in favore del progetto collettivo. un po' il modello di musicista che ho sempre avuto io come riferimento - e guarda, c'ero andato vicino. non è un caso se i toto godono di maggior considerazione tra gli addetti ai lavori piuttosto che tra il pubblico, diciamo, comune. non che non abbiano avuto successo: chi non si ricorda rosanna o africa? e scommetto che ne conoscete altre, ma non sapete che sono loro. il fatto è che i toto non avevano uno stile preciso di musica contemporanea, ma li padroneggiavano un po' tutti e li mettevano qua e là con gusto e maestria. per dire, non sono mai stati raffinati come gli steely dan, ma le colorazioni jazzistiche si avvertono distintamente; non sono mai stati potenti come i metallica, ma la chitarra di steve lukather ha un suono grosso come una montagna (e a proposito di raffinatezza, la chitarra che si fece fare su misura da - mi pare - valley arts non aveva nemmeno il controllo del tono. fosse stato per lui, non avrebbe voluto nemmeno il volume, ma serve per azzittirla quando non serve); bobby kimball non sarà stato un istrione come freddie mercury, ma aveva un'estensione della madonna e poteva cantare qualsiasi cosa. insomma, nessuno è stato un caposcuola nella sua specialità, ma aveva comunque stoffa sufficiente per qualsiasi evenienza.

e quel che ne vien fuori è musica a tutto tondo, una festa per le orecchie organizzata da gente che vive di musica e per la musica e che si diverte come un maiale a suonare, e soprattutto a suonare insieme, roba che per viverla, credetemi, spesso sareste disposti anche a far cambio con dell'ottimo sesso.

se foste musicisti, dico :-)

11 marzo e tutto va bene

e se tutto va bene, facciamo gli auguri a:

torquato tasso e la sua quercia. o era una guercia? lo chiederò a campanile;
astor piazzolla e il suo bandoneon;
franco basaglia e la sua 180;
marisa del frate che uno sul treno disse alla mia ex moglie che le somigliava;
sandra milo prima della cura (ciro! ciro!);
cochi e ponzoni (come lo annunciava paolo rossi);
dominique sanda che per me negli anni '70 era un sex symbol;
bobby mcferrin don't worry be happy;
jerry zucker della premiata ditta zucker abrahams & zucker;
david lachapelle e le sue hasselblad (ne avrà bene una, no?);
vittorio cosma;

e gli auguri filmati di oggi vanno a lei. e visto che parlavamo di covers...

mercoledì 10 marzo 2010

covers

stamattina non c'ho avuto voglia di spulciare tra i compleanni famosi, s'è visto?

pensavo invece alle cover, cioè alle versioni successive di brani già famosi (o meno famosi), reintepretati secondo il gusto di un altro.

ecco, già qui sta il primo punto: se non ci metti il tuo gusto, che la fai a fare, una cover? se la canzone la rifai identica, cambi solo un paio di strumenti nell'arrangiamento ma tutto il resto rimane immutato, a che pro?

una cover che ascoltavo stamattina e che mi è piaciuta parecchio è quella che elisa ha fatto di mad world, originariamente dei tears for fears, poi riportata recentemente in auge da gary jules, ma il successo della sua versione credo sia più dovuto al fatto di essere stata inserita nella soundtrack di donnie darko. elisa riesce a rimanere equidistante da entrambe le versioni e a metterci la sua propria impronta, e credo che abbia anche lasciato una certa libertà ai musicisti che l'accompagnano, che sembrano ispirati da tutt'altro che non i tears o tanto meno da jules: sembra più che pensassero ai king crimson di easy money, e l'atmosfera del pezzo ne guadagna sicuramente.

un'altra cover che apprezzo è quella di i will survive fatta dai cake. per dire. ma che ce ne facciamo di light my fire di will young, che somiglia (in peggio) alla versione che ne fece già josè feliciano almeno trent'anni prima, che ce ne facciamo di the road di jackson browne rifatta (vabbè) in italiano da ron, con tanto di finale live come nell'originale?

in certi casi poi, ci piace anche la cover della cover: è il caso di sid vicious con my way, che era già la cover di comme d'habitude; e di tainted love rifatta da marilyn manson (sì!) d'après i soft cell, ma originariamente di gloria jones.

e se no, ascoltiamo l'originale. che, perlomeno, è originale, appunto :-)

martedì 9 marzo 2010

frammenti

"All hands on deck, we've run afloat!" I heard the captain cry
"Explore the ship, replace the cook: let no one leave alive!"
Across the straits, around the horn: how far can sailors fly?
...

...e qui si interrompeva. era la sigla finale di avventura, un programma per ragazzi che andava in onda nei primi anni '70. per anni ho avuto la curiosità di sentire come continuava quella canzone, mi son fatto decine di film cercando di immaginarlo. comprare il disco era fuori questione, soldi ce n'erano pochi e i dischi da comprare andavano selezionati con cura, i procol harum dopotutto erano un gruppo minore e potevano aspettare.

...hanno aspettato fino all'avvento di napster. ma devo dire che non è stata una delusione come lo sono stati altri pezzi che avevo ascoltato solo in frammento. e rendiamo giustizia:

...e riparti di slancio

tiè

annunci

A.A.A.A. stayin' alive

9 marzo, guarda un po'

prima di celebrare i compleanni del giorno, guardate qua: aprendo la pagina di wikipedia sul 9 marzo mi è salta a agli occhi questa ricorrenza:

1562 - A Napoli sono banditi i baci in pubblico. Per i contravventori è prevista la pena di morte

va detto che la citazione è priva di fonte, ma non riesco a immaginare chi poteva essere tanto incazzato contro chi si baciava in pubblico, e perché.

vabbè. auguri a:

amerigo vespucci e il suo veliero;
umberto saba sul cuor della terra;
benito jacovitti e i suoi salami;
ornette coleman e il suo free jazz;
raul julia e la sua donna ragno (preferivate gli addams?);
john cale e la sua viola;
paola quattrini che lei non lo sa ma fu protagonista di certe mie fantasie preadolescenziali;
ornella muti e i suoi lifting;
juliette binoche e il suo chocolat;
nikky blond e... vabbè, lasciamo stare :-)

beccatevi i velvet.

lunedì 8 marzo 2010

con le parole degli altri

ho ritrovato una mail di un'amica di circa un anno e mezzo fa. ne pubblico uno stralcio perché possiede tutta la sintesi di cui ho bisogno:

(...) non sono neanche segnata a facebook perchè proprio non ho voglia di rincontrare ex o amici perduti... non vorrei che mi succedesse come alla mia collega giovane e bruttina Chiara, perdutamente persa per il suo ex che ho scoperto essere uno dello staff dei miei avvocati.

Quando questa mia informazione l'ho passata direttamente a lui, dicendogli: "Abbiamo delle amicizie in comune" lui mi fa: "Ah si? chi?" io aggiungo : "Chiara" Lui, guardandomi con l'occhio perso "Chiara chi...?"

Grande lezione di vita. Noi ci distruggiamo, languiamo per i nostri amori e loro non si ricordano neanche che esistiamo. E quindi in culo facebook.

attività paracule

ho comprato paranormal activity su emule e tutto quel che ho da dire è che sono d'accordo col maestro.

guarda, anche dieci


la notizia è di quelle che farebbero enormemente piacere al grande capo estiqaatsi, se non fosse per le ultime due parole.

lo ammetto, con thandie newton un giretto me lo farei volentieri. anche lungo nove settimane e mezzo.

oltre lo spam

Buon Giorno amico (maddeché?)

spero che si seleziona il vostro (ma non eravamo amici? mò mi dai del voi?) tempo (eehh... il mio tempo... ci manca solo che si selezioni) e leggere la mia lettera a te Credo che per voi sarà a sorpresa (non sai che spalancamento d'occhi).

Voglio fugare tutti i vostri dubbi e rispondere alla tua domanda (non ne avevo fatte, giuro).

Dove ho preso il vostro email? (aahh quella domanda. eh vabbè, inutile porsela) "Nella mia lettera e-mail personale proveniva da Agenzia matrimoniale? Si sa che il cupid.it dating? (si sa cosa?)
Ciò che mi interessava uomo! (eh?) Ed è stato scritto dal vostro e-mail, e ho deciso Rispondi a voi. Sono stato contento di iniziare con voi corrispondenza conversazione (sapessi io, m'hai illuminato la giornata, guarda).

Voglio trovare una relazione seria,per creare semy (cioè? non solo vuoi rimanere incinta senza prima sentire il mio parere ma hai pure già deciso il nome?).

Voglio dare informazioni, è un po 'di A (in che senso? c'hai un rating? o è l'iniziale di che?). Il mio nome è Julieta. Ora mi ventinove anni (ora ti che? ti danno ventinove anni? cazzo, e che hai combinato, un omicidio plurimo?).
Nella mia vita ha attraversato un sacco Sofferenza, ma ora sono lieto, perché ho cercato solo a se stessa in questa vita (e mi fa piacere).
Ora sto da nessuno a carico, e pienamente forniscono stesso (la prossima volta che mi domandano se sono indipendente rassicurerò qualcuno con queste precise parole).
Ho eccellente, che soddisfa tutte le mie prescrizioni (in italia si dice assoluzione, ricordatelo).
Se vuoi conoscermi meglio (ma anche no), la preghiamo (siamo arrivati al lei) di rispondere alla mia di dialogo.
Voglio lasciare il mio personale mail:

xxxxxxxx@yahoo.com

Risponderò al tuo Messaggio. E io manderò un sacco di suoi quadri (di chi? magari è uno che mi piace!), e mi auguro che insieme si potranno godere i nostri discussione (chi, i quadri? ma allora sono installazioni viventi. un artista contemporaneo, wow!).
Attendo con ansia la tua di dialogo per iniziare la nostra la corrispondenza. La tua Julieta!

cara julieta;

guarda, non ho davvero idea di chi tu sia e di dove tu abbia preso il mio indirizzo email, ma dopo certi recenti avvenimenti non mi stupisco più di niente. però se vuoi mandarmi dei quadri, fallo pure serenamente, ci ho giusto un paio di pareti spoglie in casa che vorrei ravvivare. qualcosa di molto colorato, per favore.

8 marzo, festa della donna

e allora facciamo gli auguri solo alle donne? mannòòò...

comunque apre le danze (è proprio il caso di dirlo) cyd charisse; poi:
walter chiari;
bruno pizzul;
franco d'andrea;
antonello venditti, cantautore che detesto cordialmente, ma che curiosamente festeggia il compleanno insieme a d'andrea, già pianista del perigeo, e il concerto abbinato di venditti + perigeo è stato uno dei primi a cui ho assistito nella mia adolescenza.

e poi pare che non sia più nato nessuno che io possa definire notevole. e quindi, largo alle (mai abbastanza) celebrate gambe di cyd:

venerdì 5 marzo 2010

lol




un pensiero a tutti i feisbucchiani impegnatissimi con farmville :-D

5 marzo così. e il weekend

facciamo gli auguri a;
rex harrison (my fair lady! uno dei primi film che ho mai visto al cinema);
ennio flaiano;
lucio battisti;
eddy grant;
marco paolini;
e un augurio con video a quello che era uscito dal gruppo. ma poi ci è rientrato.



domani invece compleanno di:
michelangelo buonarroti;
will eisner (il suo spirit era fantastico);
wes montgomery;
flora purim (leggera come una piuma);
rob reiner;
shaquille o'neal
e due auguri in video, uno di qualcuno che conosco e ammiro e un altro di qualcuno di cui non so un accidente e nemmeno so di che si tratta, ma guardo con malcelata invidia.





infine, domenica, compleanno di:
alessandro manzoni;
henry moore;
andrea barbato (non ce ne sono più, giornalisti tv così misurati);
e nemmeno un musicista per me degno di nota. auguri a tutti comunque e buon weekend :-)

miiiiinchia!

napo, non me lo lo dovevi fare.

come faccio adesso io che mi sono scordato di pagare il bollo della moto, lunedì?

giovedì 4 marzo 2010

hanno la faccia come... no, peggio.



















































non so se avete notato che mi astengo dal commentare.

preferisco, infatti.

4 marzo affollato

pieno di bella gente nata oggi, tanto che sono in imbarazzo nel dover scegliere il contributo video da embeddare al post:

sandro curzi;
miriam makeba;
lucio dalla (tanto lo sapevate tutti e lui ci teneva così tanto a farcelo sapere);
adrian lyne;
jan garbarek;
chris squire;
chris rea;
cinzia leone;
paolo virzì;
patsy kensit;

ma in realtà non sono in imbarazzo affatto, perché appena ho visto che era il suo compleanno ho deciso che gli avrei dedicato il video del giorno. e che sia di buon auspicio.



infine, giusto perché, qualcuno sarà contento di sapere che l'imbecille al volante di oggi non guidava un suv né un'audi a32 ma una più modesta fiat punto seconda serie. troppo lungo descrivere la forma della sua imbecillità, ma è uno di quei comportamenti che ci vuole un cazzo a scatenare un incidente. buona giornata a tutti gli altri :-)

mercoledì 3 marzo 2010

oggi 3 marzo...

...giornatina moscia:
è il compleanno di jimmy garrison, bassista del quartetto di john coltrane;
di tomas milian, di achille occhetto e di bruno bozzetto;
e di snowy white che in qualità di perito calligrafo ha suonato con i pink floyd e con roger waters:

martedì 2 marzo 2010

oggi c'è il sole

da circa un anno e mezzo, per andare al lavoro, vengo da ovest. è quindi naturale che io mi trovi il sole in faccia, di mattina.

già.

però stamattina la cosa mi ha sorpreso. esco da una curva e mi trovo il sole in faccia. eccheccazzo... dove sono gli occhiali da sole... rustle rustle... eccoli qua.

...

...ma da quantamminchia di tempo non lo vedevo, il sole, per essermi dimenticato che tutti i giorni, la mattina, viaggio sempre verso est?

sette note di auguri

larry carlton e rory gallagher, per dirne due; ma anche jon bon jovi, howie b, chris martin e perché no stefano accorsi, che non canta né suona ma vabbè.

e prima di fare gli auguri al più grande nato oggi (a mio insindacabile giudizio), ne vorrei fare di miei personali particolari al bellimbusto in suv che stamattina sul raccordo, ai 130, con una mano fumava e gesticolava mentre con l'altra reggeva il telefonino: che la maremma 'nzifonata ti sia sempre propizia (cit.).

lunedì 1 marzo 2010

occhio.

invictus non è un film sul rugby, ci mancherebbe. e nemmeno il rubgy è preso a prestito per istruire una metafora della vita, nonostante sia un gioco che prevede sacrificio, sofferenza e rispetto per l'avversario, soprattutto per l'avversario sconfitto.

no.

clint eastwood non è uomo di buoni sentimenti, ma probabilmente è uomo di sentimenti buoni, nonostante la scorza ruvida di cui gli piace farsi vedere ricoperto: come già nel precedente gran torino, dove l'etica del senso della giustizia al di là delle problematiche individuali è spinta fino al sacrificio personale, qui si parla del senso di equanimità, di equilibrio, di giustizia. quindi occhio a leggere invictus come un film buonista dove alla fine è il bene che vince ed è il male che perde: se guardate bene, in realtà non c'è un cattivo che perde.

uno pensa: sei stato in galera quasi trent'anni senza aver commesso niente. quando esci, sarai perlomeno un tantinello incazzato? incazzato nero, si diceva al tempo, con una facile battuta. e invece no. uno esce di galera e in quei ventisette anni ha meditato a sufficienza per comprendere l'insensatezza del contrasto, della contrapposizione cieca. trova ispirazione in una poesia di william e. henley, quella che dà il titolo al film, questa:

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo piu' profondo che va da un polo all'altro,
rendo grazie a qualsiasi dio esista
per la mia inconquistabile anima.

Nella morsa della circostanze,
non mi sono tirato indietro, ne' ho pianto.
Sotto i colpi d'ascia della sorte,
il mio capo sanguina, ma non si china.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
non appare niente altro che l'orrore minaccioso delle ombre,
e anche la minaccia degli anni
non mi trova, e non mi troverà spaventato.

Non importa quanto sia stretta la porta...
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino.
Io sono il capitano della mia anima.

e partorisce pensieri come quello che segue, che, coincidenza, ho trovato citato in un giornalino locale, proprio il giorno dopo aver visto il film di cui si parla:

La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre ogni limite. E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più. Ci domandiamo: "Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?" In realtà chi sei tu per non esserlo? Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo non serve al mondo. Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicché gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini. Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi. Non solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi. E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso. E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri.

e quasi quasi ti senti una merdina.

mese nuovo, nati nuovi

i miei auguri a:
sandro botticelli
fryderyk chopin (ho visto la sua tomba al père lachaise. accanto c'è quella di michel petrucciani)
harry belafonte
jean-michel folon
uuuuh ralph towner, la limpidezza dei suoi arpeggi è ormai proverbiale (minchia, ha settant'anni! gli eroi di gioventù restano forever young)
michel giles, primo batterista dei king crimson
nik kershaw things-can-only-get-better

e i miei auguri più grossi a metà della metà dei sopravvissuti who:



(si osservi il perfetto lancio e ripresa del microfono :-)) )