martedì 22 luglio 2014

un appello con scarsa speranza

sull'onda della nostalgia provocata dalla visione di "one down five to go", simo ed io ci siamo messi a (ri)guardare monty python and the holy grail.

sconforto.

affidare il doppiaggio di una cosa sottile come i monty python a quei (vituperio a piacere) del bagaglino è stata una scelta perlomeno criminale: voci a cazzodicane, dialoghi e contenuti stravolti. lo so, è cosa nota e stranota, ma penso che un vero fan dei python dovrebbe scriverlo un giorno sì e l'altro no, e magari far girare una petizione per far ridoppiare il film da qualcuno con un po' più di cervello e di rispetto per gli autori.

ecco, magari, nel quarantennale dell'uscita del film, poteva essere una buona idea per un omaggio, seppur tardivo.

per tutti, un frammento in lingua originale,



...e magari potete leggere il copione.

mercoledì 2 luglio 2014

senza gridare al miracolo

jersey boys è un bel film, o perlomeno un film godibile. non cambierà la vostra vita, non vi fornirà risposte, né indicazioni, né illuminazioni su cose conosciute ma viste da un diverso punto di osservazione; però vi terrà attaccati alla poltrona e, dopo due ore e mezza di spettacolo, vi troverete a dire: "già finito?". almeno, a me è successo: forse perché mi appassiona tutto ciò che racconta come nasce la musica, forse perché clint eastwood ha la mano giusta per raccontare, quella cioè che ti espone la storia senza infiocchettarla con espressioni troppo personali, forse perché gli attori son tutti davvero bravi, anche nel recitare la scontatezza e la prevedibilità di certi comportamenti. e probabilmente ha ragione dantès: potendo, sarebbe meglio guardarlo in lingua originale.

e poi il balletto finale è imperdibile.