giovedì 25 ottobre 2012

sì, lo so

...dovrei argomentare la mia affermazione, ma sono così mentalmente stanco che ci rinuncio.

l'affermazione è che nessun italiano metterà mai in pratica alcuna forma di ribellione concreta contro qualsivoglia oppressore, a meno di essere veramente alla fame. se abbiamo un talento, è quello del sacrificio, della rinuncia, della privazione. tutto è sacrificabile: l'amore, l'amicizia, il divertimento, la bellezza, l'arte, la cultura. in nome di cosa, non è dato sapere, visto che a mio parere non rimane altro per cui valga la pena vivere.

siamo persone vuote. ergo, non siamo persone.

martedì 23 ottobre 2012

ma alla fine,

l'hai pagata la tua parte dei 208,47?

giovedì 18 ottobre 2012

selebrèscion dei (miei bollocks)

il film non è niente male, anche se indulge tantissimo sui tre (presunti) superstiti e quasi niente sul quarto incolpevole intruso, che pure fa la sua calligrafica parte, con la batteria di papà e il suo simbolo tatuato sul braccione. tra l'altro, vabbè la sfiga di rimanere orfano, ma vuoi mettere, poter dire: "sai, ho suonato insieme agli amici di papà" e il tuo papà era john bonham?

sarà per quello che i tre zeppelin superstiti non hanno voluto presenziare personalmente alla reunion, ma hanno mandato altrettanto validi impersonators al posto loro:

al posto di john paul jones c'era lance heriksen, che finalmente si scrolla di dosso il cliché di essere ricordato solo per essere stato l'androide cattivo di alien:






ottimo, come sempre, anthony hopkins, stavolta nella parte di robert plant. menzione speciale per la parrucca, che una sapiente tintura ha mantenuto il color oro dei riccioli originali:





e infine, stranamente scelta non come cantante ma come chitarrista, susan boyle al posto di jimmy page. una menzione speciale, ma in questo caso negativa, di nuovo per i parrucchieri, che hanno disastrosamente sbagliato tinta e l'hanno fatta tutta bianca:





spiace per chi non c'era: ma potete sempre comprare il dvd.


mercoledì 10 ottobre 2012

mogol-battisti, 1973

Perché tu non vieni insieme a noi?
In paese, fra la gente insieme a noi?
In quella cascina, così solo, cosa fai?
La domenica la messa finalmente sentirai.

No, non mi va: preferisco restare qui.
Ho la vacca ed il maiale, non li posso abbandonar così.
Pompar l'acqua dal canale, poco fieno nel fienile, troppo da fare.
Prepararmi da mangiare, un'occhiata sempre all'orto,
quando è sera stanco morto mi diverto solamente a dormire.

Sì ma non è vita questa qua:
se ti compri il vestito della festa,
chissà, potresti anche far girar la testa.
E se poi non ci riesci,
appena fuori dal paese c'è la giostra.

No, non mi va, preferisco restare qua.
Io in paese ci ho vissuto già qualche mese:
se di notte fai un passo con la lingua che è un coltello
ti tagliano gli abiti addosso.
E se parli a una ragazza che è già stata fidanzata
loro ti mettono due timbri: ruffiano e prostituta.
E se qualcuno non difende i suoi interessi con le unghie e con i denti
è degradato ad ultimo dei fessi - per non dire: degli impotenti.

Avrai anche un dancing per ballare
e poi un biliardo per giocare
No, non mi va,
avrai un'osteria dove tu puoi bere
molto meglio restare qua.
non voglio entrare in mezzo all'invidia
e poi il televisore da guardare,
e la perfidia non voglio stare
potrai anche peccare se lo vuoi!
a duellar fra gelosie, sporche dicerie
e bigottume delle dolci e care figlie di Maria.
E la politica del curato contro quella della giunta
tutti lì a vedere chi la spunta.
E sorrisi e compromessi e fognature dentro i fossi...
No, no, io non ci sto.
No, no, io non ci sto.
Io non posso parlare solo di calcio e di donne,
di membri lunghi tre spanne non posso parlare.
Di tutte le corna del droghiere
e dell'ulcera duodenale del padre del salumiere,
non posso parlare!

Potrai avere un giorno anche dei figli!

Per poi farli diventar così!? Preferisco allevar vitelli e conigli!