sabato 24 dicembre 2011

j'adore beth

il natale si riconosce perché tornano gli spot dei profumi: a centinara, a mijara, come se uno non aspettasse altro che il prezioso suggerimento della pubblicità per un'idea regalo. sono anni che va avanti così, immagino che qualcuna, fidanzata con uno poco fantasioso, avrà un'intera collezione di boccette di profumo.

una in particolare mi fa ridere, per un motivo semplice:

Charlize Theron sfila nel suo inconfondibile vestito dorato, che rievoca i colori che contraddistinguono il profumo J’Adore di Dior. Come sottofondo si avverte la musica di Heavy Cross, di The Gossip.

avete presente, no? charlize theron. per chi invece no, eccola:


e ce li avete presente i gossip, no? che si avvertono in sottofondo (?). in particolar modo beth ditto (forza della natura!):


mi sfugge il senso dell'umorismo dei pubblicitari. ascoltiamo la musica, va'.


venerdì 16 dicembre 2011

google anal

il giochino lo hanno fatto tutti, e allora lo faccio anch'io. così avete da leggere durante il weekend: le chiavi di ricerca più fantasiose con cui sono arrivati al mio blog, servizio offerto da google analytics.

in tre hanno cercato cose da ingegneri. non so se ritenermi offeso (specie se dovessi scoprire che le hanno trovate).

uno è arrivato al mio blog con la stringa cerco carrello da buttare. certo che google segue strade misteriose, altro che il signore.

come si chiama quella pubblicità dove la ragazza si atteggia? e che ne so io? spero per te che tu l'abbia trovata.

come si chiama disegnava nelle metro. l'indizio è debole, sii più specifico.

demone troione. antico, suppongo.

due belle coscie. ritenta.

due belle gambe. ecco, bravo, semplifica.

edy angelillo tette. le avrà, suppongo.

edy angelillo tits. bicòs ui ar internescional.

ellen barkin seno. allora ditelo, che è una mania...

eva al volante 10 10 2010 foto frascati. mai stato, sorry.

festival della fica. io ti auguro di aver trovato quel che cercavi.

fidanzate troie, fidanzate-troie, fidanzate+troie, fidanzatetroie, fitanzate troie, foto di fidanzate porche, foto di fidanzate troie. oh, ma single non t'andrebbero bene?

gnocca interna lorda. certo che ne avete, di fantasia.

il ballo del maccarone. mò lo cerco pure io. son curioso.

il partito del chi cazzo se ne frega streaming. dovrebbe essere un film? mi sa che non mi va di vederlo.

mariolina cannuli rifatta. pure lei?

pablo vattelapesca. questo aggiunge significati all'aggettivo vago.

peli. sic et simpliciter. ma peli come, scusa?

rita faltoyano è ingrassata. questa è davvero una brutta notizia.

rossy de palma tette. e basta!

santanchè bocca. posso aggiungere anche chiudetegliela?

si dice in toto? sì.

significato gesti con le mani. alcuni sono inequivocabili. non sarò più specifico.

troie che lo prendono anche nel naso. ma sono fidanzate o single?

troie+troie. è un remake di scemo e più scemo?

vi auguro anche bocelli. però spiega se è un augurio o una maledizione.

video erotico gratis di donna che si attegia. e fa pubblicità.

voglio una donna bella per e-mail amico nave a 2011 e-mail. eh?

martedì 13 dicembre 2011

agente zero zero tette, licenza di sesso

la mia amica minerva scrive un post dove fa considerazioni e domande che mi stimolano a dare risposte: perlomeno, le mie risposte. ed ecco qua:

1) viva i trombamici - o comunque li vogliamo chiamare. aggiungere la carnalità a un rapporto amicale non può che aggiungergli valore. sempre che la cosa sia fatta con il giusto spirito, che secondo me è quello di prolungare l'affetto al di là della barriera - socialmente imposta - dell'attrazione fisica, anche se svincolata dai più nobili sentimenti.

l'atteggiamento di condanna dei rapporti sessuali vissuti al di fuori dei rapporti amorosi è diffuso anche in ambienti (almeno a parole) progressisti e, si suppone, libertari; non serve dire (anzi, sì ;-) ) quanto ciò sia ipocrita, visto che quello sessuale è comunque un bisogno e la sua negazione porta a frustrazione o, nella peggiore delle ipotesi, alla diffusione dei rapporti mercenari. a quanto pare, è socialmente più accettabile che un pappone si arricchisca (o arrivare all'isteria da astinenza) piuttosto che far sesso con chi non ti ama.

2) domanda 1: quanto è naturale la ricerca di partner eterosessuali? non posso parlare per gli altri, per me posso dire che si tratta di una libera e motivata scelta. motivata, perché né la visione né il contatto con un corpo maschile mi provocano eccitazione. e lo dico ora con serenità, ma in passato ho rimpianto di non avere impulsi gay o bisessuali, visto che ero dotato di una forte carica ormonale e in passato avrei fatto sesso molto più spesso e con molte più partner di quanto ho fatto in realtà: essere stato gay mi avrebbe facilitato in questo senso - notoriamente i gay discriminano molto meno sui partner.

3) domanda 2: quanto è 'naturale' il desiderio di essere una coppia piuttosto che quello di vivere relazioni aperte? questa domanda me la son fatta anche io, in passato, probabilmente sulla scorta della considerazione di cui ai punti 1) e 2): forse anche a causa del fatto di essere nato e cresciuto in una città di provincia, dalle mie parti la liberazione sessuale non s'è poi vista granché; e un'altra cosa che mi avrebbe facilitato nell'avere più partner e più rapporti sarebbe stato accontentarmi più facilmente, ma per disgrazia o per fortuna sono sempre stato piuttosto esigente e, tranne pochi momenti di bassa autostima, delle sveltine una-botta-e-via con chi manifestamente non prometteva niente che valesse la pena, ho fatto volentieri a meno. inevitabile quindi scartare a priori le (poche) ragazze facili e superficiali, ma anche, a volte, cadere nel tranello di scambiare per amore quello che era tutt'al più affetto e quindi cadere automaticamente nell'esclusività. i pochi tentativi fatti nel senso contrario sono tristemente naufragati nel mare dell’ipocrisia o dell'autolesionismo. alla fine della fiera: non ho una risposta valida, dovremmo forse, a monte, interrogarci sul significato di naturale.

4) domanda 3: perché all'amore associamo così tanto il desiderio di possesso ed esclusiva? mah? perché non siamo mai sufficientemente maturi da accettare il fatto che l’altro sia un individuo finito e autonomo rispetto a noi e proiettiamo su di lui/lei la nostra ansia e il nostro desiderio di dipendenza? una volta che stai con qualcuno per scelta e non per ripiego o altre motivazioni più o meno meschine, anche la gelosia morbosa legata al senso di possesso scompare.

5) domanda 4: perché ci ostiniamo affinché relazioni che ci fanno stare bene durino per sempre? forse perché ci fanno star bene, appunto, ed è una condizione che di solito tendiamo a perpetuare. e anche perché qualcuno c'è riuscito.

su tutto il resto non posso che concordare: le relazioni, più son mature, più sono impostate sulla consapevolezza di entrambi dei limiti della relazione stessa, più sono soddisfacenti. è sostanzialmente una questione di oggettività di giudizio: ci sono relazioni che nascono con un potenziale crisma di infinitezza, altre che nascono, per così dire, condannate in partenza; nondimeno, questo non significa che non valga la pena viverle: costituiscono comunque un arricchimento, a meno che non ci si racconti balle in merito, e allora alla fine ne resta solo frustrazione. che esistano diverse gradazioni di amore è una cosa a cui credo fermamente, né penso con ciò che una sia meno nobile dell'altra; ma ci sono persone che vorremmo accanto sempre, altre solo per certi momenti. il fatto che alcuni di questi momenti siano da identificare con i rapporti sessuali non dovrebbe essere di per sé una nota squalificante per quella relazion, anche quando ne costituisse l'unico punto di contatto tra i due. ma da questa mia personale consapevolezza alla sua diffusione su più vasta scala, credo che ce ne correrà. e parecchio.

mercoledì 7 dicembre 2011

guarire. è possibile?

un'amica pochi giorni fa ha postato su feisbucc questa cosa, che mi ha fatto sorridere, sì, ma un po' anche incazzare. perché è per via della persistenza di queste superstizioni, solo in apparenza innocue, che noi italiani siamo ancora legati al palo dell'inciviltà.

io esagero, io esagero sempre, lo so. ma per me l'assurda proibizione di fare il bagno prima di tre ore dall'ultimo pasto (fosse anche un gelato da 50 grammi) va a braccetto con la paura atavica di punizioni più o meno divine che ci inculcano fin da piccoli e con le quali cercano di fare di noi degli esseri insicuri e spaventati, malfidenti nelle proprie capacità.

un esempio ce l'ho sotto gli occhi: una giovane madre, che in altre circostanze aveva goduto della mia incondizionata stima, è una di quelle che proibisce ai figli il bagno prima delle tre ore canoniche. interrogata sulle nefaste conseguenze di un'eventuale trasgressione alla regola, rispose che il rischio è quello della congestione. tralasciamo il fatto che casomai si dovrebbe parlare di blocco digestivo, ma a memoria mia non ricordo di aver conosciuto nessuno che ne sia rimasto vittima. chiesi se ne conoscesse lei, e mi rispose che se non proprio suo cuggino, quanto meno un cognato di suo cuggino sicuramente era morto (!) per via di una congestione dovuta a immersione durante la digestione. forse andava al mare a dicembre nei pressi del circolo polare artico, ma in quel caso credo che la morte sarebbe sopravvenuta per altre cause.

una cazzata? questa stessa persona mi raccontò la triste storia - vissuta molto da vicino - della donna che abbandonò il fidanzato a pochi mesi dalle ormai scontate nozze per sposarsi in fretta e in furia con un altro, quello che poi fu l'uomo della sua vita. il fidanzato mollato la prese così tanto male che si presentò a casa della fedifraga lanciandole un'orribile maledizione. tant'è che la disgraziata poi morì.

di cancro, venticinque anni dopo.

l'ho messo a capo e in un paragrafo separato per non sciupare l'effetto comico. che cazzo di maledizione è una che funziona dopo venticinque anni? magari nel frattempo son morto io, e non vedrei realizzata la mia vendetta. ma lei ci crede sul serio: la meschina morì a causa del malocchio gettato, non v'è dubbio.

(facciamo un po' di conti: 1994... c'è da aspettare fino al 2019, se qualcuno non si era già portato avanti prima del '94).

io esagero, io esagero sempre e vedo connessioni tra le cose anche laddove chiunque sia dotato di maggior buon senso (e ci vuole poco) non ne vede. ma resto convinto che simili atteggiamenti producano danni in tutto il tessuto sociale: innanzitutto, ci convincono che noi non siamo padroni del nostro destino: inutile affannarsi e soprattutto cercare di essere attori della nostra vita, tanto prima o poi arriva la magia nera e sei fottuto. peraltro, questo offre anche una comoda scappatoia nel caso in cui uno avesse avuto l'ardimento di compiere atti di arbitrio che si siano risolti in un'evidente cazzata: non è stata colpa mia, c'è stata una tremenda inondazione, le cavallette, qualsiasi evento soprannaturale (dio in primis), ma comunque è sempre colpa di qualcun altro: lo stress, il lavoro, i poteri forti, gli ebrei, i teròni, i comunisti, la magistratura politicizzata, you name it, tutta roba che ci impedisce di fare anche quel che è necessario fare in maniera più che evidente.

(avete fatto caso che son sempre i poveracci che si sentono in colpa, mentre chi ruba in grande stile o/e si arricchisce sfruttando il prossimo trova sempre il modo di assolversi?)

ma rimanendo alla prima conseguenza del credere che chi tiene le redini dei nostri destini sia qualcun altro che non siamo noi, la mancanza di fiducia nei nostri mezzi che ci viene instillata fin da piccoli porta invariabilmente a plasmare individui poco individui e molto massa, molto manipolabili in quanto dotati di scarsa volontà e di ancora minore raziocinio; i pochi che riescono a mettere insieme un po' di idee organizzate hanno due alternative: farsi santamente i cazzi propri e diventare degli individualisti - a volte anche di successo - col rischio dell'inaridimento, oppure cercare di far comprendere a tutti gli altri che il cambiamento è possibile, basta volerlo e soprattutto organizzarsi, essere squadra e non massa, schiera quanto più possibile compatta e non gregge pronto a disperdersi in caso di minaccia e quindi inabile a difendersi. ma perlopiù il risultato è lo scoramento più totale: pare infatti che per molti risulti più utile starsene a piangere da soli davanti alla tv (o, per i più tecnologizzati, al pc).

il cerchio si chiude perché la stessa amica su citata, un paio di giorni dopo, postava sulla manovra finanziaria in atto e lamentava che, se fosse più equa, probabilmente non sarebbe passata in parlamento, dacché il parlamento è comunque stabilmente occupato dagli stessi manigoldi trasversali che mangiano e bevono alla faccia nostra e ben abbarbicati ai privilegi loro e dei loro protetti, e chiosava: "Per la giustizia sociale occorre prima cambiare il paese. Dall'interno. Ne abbiamo di pagnotte da mangiare, ancora".

e, che lo crediate o no, finché non ci liberiamo dalla superstizione delle tre ore prima di fare il bagno, il paese non cambierà. provare a convincere un adulto ad abbandonare le sue superstizioni è dura, molto. convincerlo che già da solo è capace e potente, e che in gruppo capacità e potenza si possono moltiplicare, è un'impresa titanica, soprattutto perché ha alle spalle un ventennio di ulteriori menzogne mediatiche spalmate su un substrato preesistente di sfiducia e colpevolizzazione, ma ci si può provare. io intanto, ai miei figli, il bagno al mare o in piscina glielo faccio fare anche subito dopo pranzo.

venerdì 2 dicembre 2011

sentite

ho un paio di considerazioni da dividere con voi, miei piccoli lettori.

considerazione uno: impiego (volentieri!) tempo ed energie a scrivere post ponderosi su questioni politiche e sociali e se tutto va bene ne scaturiscono due commenti (uno mio). scrivo una porcata su una questione tutto sommato frivola e vi scatenate. bah.

considerazione due: "spaventosamente VERO", "quanta verità dio mio". scusate se mi permetto, ma non dovreste esagerare coi funghetti. e certo che è vero: che, vi ho mai raccontato cazzate? ma mi sfugge il motivo del tono solenne dei commenti. se lo sapevo, scendevo giù dal monte con due pezzi di pietra e ci scrivevo quattro cazzate un po' più didascaliche e ne pretendevo l'osservanza. poi non vi lamentate se qualcuno lo fa sul serio.

mi sa che torno a scrivere di cazzo culo fica tette. non mi veniva nemmeno male.