lunedì 30 novembre 2009

il saggio david

I had told Bowie about the avant-garde thing. When I was recording the Aladdin Sane track for Bowie, it was just two chords, an A and a G chord, and the band was playing very simple English rock and roll. And Bowie said: 'play a solo on this.' I had just met him, so I played a blues solo, but then he said: 'No, that’s not what I want.' And then I played a latin solo. Again, Bowie said: 'No no, that’s not what I want.' He then continued: 'You told me you play that avant-garde music. Play that stuff!' And I said: 'Are you sure? ‘Cause you might not be working anymore!'. So I did the solo that everybody knows today, in one take. And to this day, I still receive emails about it. Every day.

non stento a credere alla parole di mike garson: non soltanto l'assolo, ma tutto il lavoro al pianoforte nel pezzo citato è una perla assoluta, quello che trasforma un bel brano in un capolavoro.

come dice garson stesso, il pezzo è molto semplice: due accordi di semplice rock inglese, che il gruppo suonava in maniera, appunto, semplice. la melodia è meno semplice, ma comunque rimane necessariamente al di dentro del centro tonale - giusto un po' più fuori nel ritornello, ma comunque niente che disturbi un orecchio anche molto poco educato.

garson, altrettanto semplicemente, sta pensando a un'altra cosa: l'armonia e la melodia del pezzo sono soltanto un pretesto, lui sta suonando qualcosa che sta nella sua mente e casualmente si appoggia - a volte - sui due accordi proposti. la stessa cellula melodica della strofa viene reinterpretata, e restituita arricchita e dilatata, e la tastiera del pianoforte viene esplorata in tutta la lunghezza, il che aggiunge profondità e ricchezza al suono della band, per il resto piuttosto piatto. gli spiders from mars erano un ottimo gruppo per suonare cose pesanti come ziggy stardust, suffragette city o la cover di let's spend the night together, ma assolutamente inadatti per musica un po' più delicata. ci pensa garson: stravolge il pezzo, suona tutt'altra cosa e trasforma un diamante grezzo in un brillante dalle cento sfaccettature.

l'assolo dovrebbe togliere definitivamente la parola a tutti coloro che pensano che il jazz atonale sia solo l'invenzione di qualche negro ignorante di musica e incapace di suonare qualcosa di melodicamente coerente. garson spazia per ogni dove nella tastiera: sale, scende, risale e riscende con entrambe le mani e suona note che apparentemente non c'entrano una mazza, per poi rientrare dalla porta di servizio in piena tonalità proprio quando pensavi che fosse definitivamente perso, e si prende anche la soddisfazione di infilarci l'inizio della strofa di tequila (sì, proprio quella).

e chi pensa che bowie fosse solo un facile rocchettaro travestito e un po' cialtrone è già servito con questo. poi verranno low, heroes, lodger e scary monsters. ko.

venerdì 27 novembre 2009

e poi qualcuno si stupisce che non vedo l'ora di andarmene

io capisco che viterbo e provincia non siano esattamente luoghi dalle attività frenetiche e che pertanto chi voglia fare informazione a livello locale si debba attaccare a tutto quel che c'è per riempire pagine di giornali o di siti web. però rimane il fatto che c'è modo e modo di fare le cose e soprattutto di dare le notizie.

stamattina m'è caduto l'occhio su questa notizia, corredata da ampio servizio fotografico. il povero coglione adesso si trova tra capo e collo un'accusa di detenzione di stupefacenti al fine di spaccio, perché in macchina aveva un etto e mezzo di fumo. 150 grammi di fumo che peraltro sembra essere pure di pessima qualità, almeno a giudicare dalla foto: il thc, il principio attivo della cannabis, è contenuto nella resina che la pianta secerne, e quindi l'hashish di buona qualità è grasso e resinoso; quello che si vede in foto pare fango secco, è quello che in gergo viene chiamato sapone, è quasi un cascame della produzione migliore, per sentire qualche effetto devi fumartene tre o quattro canne di quelle pesanti e comunque alla fine tutto quel che ottieni è sonnolenza e stordimento. 150 grammi di quel fumo, per chi è abituato a fumare, durano tre settimane. se te lo fumi da solo.

vengono quindi rinvenuti nell'abitazione del povero stronzo alcuni (due) barattoli di semi di marijuana, verosimilmente acquistati su un sito internet, probabilmente olandese. e te credo. se quella è la qualità del fumo che è riuscito a trovare in giro, meglio coltivarsela. anche se non ti verrà fuori un albero di natural mystic, comunque è meglio del sapone.

peraltro, mi pare che detenere semi di marijuana non sia illegale: di per sé non contengono principio attivo, e so che per esempio c'è un negozio a perugia che li vende liberamente. certo, due barattoli sono un po' tanti, forse uno era per qualche amico suo che non ha accesso a internet. che il tizio sia uno abituato agli acquisti online si vede anche dall'altra foto dove vengono pomposamente mostrati due barattoli che verosimilmente con la droga non c'entrano una mazza: su uno c'è scritto creatine e sull'altro c'è scritto grosso bio, ma non so cosa sia, probabilmente un altro integratore dietetico: probabilmente il tipo voleva gonfiarsi i muscoli artificiosamente e in fretta.

due parole due sul bilancino di precisione. ne ho uno così anche io, costa 13 euri e si trova in qualsiasi supermercato. la qualità digitale consente di misurare anche il singolo grammo, ma ciò non ne fa esattamente uno strumento di precisione, visto che la sua approssimazione non è quantificabile.

quattro parole invece su altri due oggetti che si vedono molto bene, ma non sono messi in sufficiente evidenza: un manganello retrattile (fa malissimo, se lo sai usare) e uno storditore elettrico; tralasciamo il coltello, che a occhio e croce dovrebbe avere una lama di misura consentita, ma gli altri due sono classificati come armi improprie, e la loro detenzione mi pare socialmente un tantinello più pericolosa rispetto a un etto e mezzo di sapone.

però han beccato un pericoloso spacciatore, vuoi mettere?

ma vaffanculo.

interpolation

quando ho saputo delle richieste di veronica lario e della risposta dell'illustre suo marito, mi sono venute in mente tre cose: 1) nessuno ha trovato da ridire quando l'avvocato della mia ex moglie mi ha chiesto di versare mensilmente il 45% di quel che guadagno per moglie e figli; ho negoziato quel che si poteva ma non siamo scesi sotto il 35% - di sicuro non ho fatto la mia controfferta dividendo per 10 la richiesta; ne consegue che 2) non solo sei un maiale ma c'hai pure il braccino corto per chiunque non sia un leccaculo o una leccacazzi; 3) chissà se anche stavolta viene fuori qualche genialoide che si offre di fare la colletta.

giovedì 26 novembre 2009

parole



tanto per insistere su un concetto già espresso, guardate l'immagine e ditemi che cosa vedete.



(oh, nel frattempo continuate a riassumere trame di libri e/o film, eh!)

(e grazie a ms. spoah da cui ho trovato il traduttore in sanscrito)

life made simple

sentivo alla radio di un giornale (non lo citerò per pietà) che ha così sintetizzato la trama di eyes wide shut: "dopo la rivelazione della moglie, un medico partecipa a un'orgia".

bello, no? meno male che né schnitzler né kubrick lo leggeranno mai, ma intanto a noi rimane la consolazione che tutto può essere riassunto e banalizzato in una riga. lo speaker alla radio faceva altri esempi possibili, tipo: pinocchio: un falegname ha le allucinazioni. il dottor zivago: un dottore vuole farsi un'infermiera.

facciamo questo gioco? banalizziamo tutto noi, cercando di far ridere, prima che ci pensino i banalizzatori professionisti e ci facciano piangere.

in realtà, qualcun altro ci aveva già pensato tempo fa, ma non ricordo chi e dove si potevano leggere i risultati. la più bella era forse quella di aspettando godot: non succede niente. due volte.

proviamo:

otello: un negro credulone ammazza la moglie per sbaglio.

seven: kevin spacey decapita la moglie di brad pitt per invidia.

odissea: tra una strage e l'altra e una trombata e l'altra, uno ci mette vent'anni per tornare a casa dalla guerra.

lolita: scrittore fallito si scopre pedofilo.

la pelle: curiosi episodi di vita vissuta nella cornice di una delle città più pittoresche.

vai, provateci anche voi.

mercoledì 25 novembre 2009

Who need reasons when you've got ...

Choose life. Choose a job. Choose a career. Choose a family. Choose a fucking big television, Choose washing machines, cars, compact disc players, and electrical tin openers. Choose good health, low cholesterol and dental insurance. Choose fixed- interest mortgage repayments. Choose a starter home. Choose your friends. Choose leisure wear and matching luggage. Choose a three piece suite on hire purchase in a range of fucking fabrics. Choose DIY and wondering who you are on a Sunday morning. Choose sitting on that couch watching mind-numbing sprit- crushing game shows, stuffing fucking junk food into your mouth. Choose rotting away at the end of it all, pishing your last in a miserable home, nothing more than an embarrassment to the selfish, fucked-up brats you have spawned to replace yourself. Choose your future. Choose life... But why would I want to do a thing like that? I chose not to choose life: I chose something else. And the reasons? There are no reasons.

martedì 24 novembre 2009

trance (leggere pure in francese o italiano, il senso cambia di poco)

cari lettori, eccomi qua a condividere con voi l'ennesima esperienza di trance stradale pilotata; oggi è stato particolarmente facile perché la nebbia mattutina con visibilità un centinaio di metri dava l'impressione di guidare dentro un tubo infinito di cui non si vedeva l'uscita. pareva di essere la macchinina del navigatore satellitare, in viaggio in mezzo al nulla.

però devo dire che mi mancherà, quando mi trasferirò e farò molti meno chilometri per andare al lavoro. ma scommetto che un rimedio si trova.

colonna sonora, the lamb lies down on broadway, che già è un bel trip da solo, figurarsi ascoltarlo con l'aiuto della trance stradale. le varie piccole creature piano piano escono dallo stereo e invadono l'abitacolo, senza mai diventare minacciose: passano e se ne vanno, il porcospino, quelli che strisciano sul tappeto, e anche la lamia e lilith biancogiglio.

se qualcuno che non li conosce vuole capire perché i genesis erano speciali, gli consiglio di fare il procedimento inverso, cosa che impietosamente ha fatto collins (o chi per lui) nello stilare il greatest hits triplo, che parte dall'ultimo periodo e ripercorre all'indietro la carriera del gruppo: ascoltatevi i genesis rimasti in tre. poi quelli quando c'era ancora hackett. e infine godetevi la magnificenza dell'arcangelo gabriele e la sua creatività visionaria. e se non notate la differenza, smettete di ascoltare musica.

l'agnello è un disco difficile, fu mal digerito anche dagli stessi fans dei genesis, ma non si può negare che abbia segnato la storia del rock. vorrei poter scrivere la storia della musica, ma suonerebbe pretenzioso, anche se sono convinto che gruppi come genesis, yes e tutto il progressive dei '70 potrebbero tranquillamente autoriferirsi come autori di classica contemporanea, molto più di quanto possa fare quel cazzone di giovanni allevi, per dirne uno. insomma, per dire che meriterebbe una trattazione un po' più ampia di quattro puttanate scritte nel blog di un vecchio cazzaro. e infatti io non parlo del disco, ma della mia esperienza di trance che lo aveva per soundtrack.

ho ascoltato the lamb dal vivo. non eseguita dagli autori, purtroppo, ma da una tribute band. sono stati così simpatici da fare una piccola pausa tra i brani laddove si cambia il cd1 con il cd2 (o meglio, originariamente, il primo col secondo lp), giusto un minutino. nella stessa serata si era esibito, prima di loro, steve hackett da solo, con la chitarra classica. fossi stato in loro, non l'avrei mai fatto. ho seguito hackett dietro al palco per farmi fare un autografo, ma più che altro per chiedergli che cosa pensava del gruppo tributo. diplomaticamente, ha detto soltanto "they're good", ma con un'aria del genere: sì, vabbè, ma l'originale sono io.

ascoltati oggi, i suoni di the lamb sembrano quasi naif, eppure erano il top della tecnologia dell'epoca, e comunque era indiscutibilmente il sound dei genesis, in questo disco integrato da alcune sperimentazioni di brian eno (sempre lui, dovunque si fa la storia della musica moderna c'è lui). te ne accorgi fin dalle prime note, dai suoni degli archi del mellotron, dalle note lunghe della les paul di hackett, dalla leggerezza delle pelli tese della batteria di collins.

perché forse vi sfugge, ma phil collins è un batterista. e qualcuno ha pure la faccia di dire che vabbè ma la voce è quasi uguale. sì. il timbro, forse, è simile.

il primo cd va via abbastanza facilmente, con la presentazione del protagonista, gli scherzetti melodici cucù coccole e counting out time, fino a cullare i tuoi sogni intanto che le creaturine strisciano sul tappeto. poi arriva la parte più dura da digerire, le atmosfere cupe, l'aria che manca.

e alla fine, la cavalcata di it a sciogliere tutte le tensioni accumulate nel viaggio.

If you think that it's pretentious, you've been taken for a ride.
Look across the mirror, sonny, before you choose decide.
it is here. it is now.
it is real. it is Rael.

*sospiro*

domenica 22 novembre 2009

i cani del conservone

ma dico io, no? ce lo avete presente tim roth ne "le iene"?

bè, come cazzo ci è finito a fare una troiata come lie to me?

mercoledì 18 novembre 2009

la speranza, nonostante tutto

La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
Con le palpebre chiuse s'intravede un chiarore
che con il tempo e ci vuole pazienza,
si apre allo sguardo interiore: Inneres Auge, Das Innere Auge

La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
Ma quando ritorno in me, sulla mia via,
a leggere e studiare, ascoltando i grandi del passato...
mi basta una sonata di Corelli, perché mi meravigli del Creato!

lunedì 16 novembre 2009

sintomi della maiala

tosse

febbre

mal di capo

lingua gonfia

noduli ingrossati

orecchie sporche

sonnolenza

indolenza

assenza

frequenza

silenzio

assenso

ti fissi a guardare il culo della collega

senza motivo, non è nemmeno 'sto granché

non vedi l'ora che venga l'ora di pranzo

tosse (già detto. recidiva)

alloglossia

mancato rispetto della precedenza

guida in stato di ebbrezza

c'avete una tachipirina?

ti fissi a guardare e non c'è nemmeno più il culo della collega.

giovedì 12 novembre 2009

i got a new drug

lo confesso, non ne ho mai abbastanza: torno più volte al giorno a controllare se è stato aggiornato, e quando scopro che no, la mia delusione è grande.

sto parlando del blog di daniele luttazzi, che da qualche mese ha aperto la palestra, "il luogo (cito dall'introduzione) dove allenare ed esibire i vostri muscoli satirici". i lettori del blog possono inviare le loro battute, aventi per spunto una notizia di attualità, luttazzi pubblica le migliori a suo insindacabile giudizio. giudizio di cui mi fido, perché a me fanno ridere quasi tutte. un florilegio di quelle recenti:

Influenza A, Rito ambrosiano: niente acqua santa e gesto della pace. I fedeli dovranno limitarsi a scambiarsi la pace facendosi l'occhiolino.

Su con la vita, miei cari cattolici. Con il crocifisso sul muro volevate ricordare la morte di Cristo? Adesso, con la parete bianca, fate finta di celebrare la resurrezione.

Oramai il cristianesimo è così in crisi, che il crocifisso viene usato per marcare il territorio, come la pipì dei cani.

Influenza H1N1 uccide un uomo a Campobasso. Era obeso, con problemi cardiovascolari, fumava ed era già morto.

Topo Gigio: "Anche se morite tutti non mi dimetto".

Berlusconi: “Ho proposto incarichi di responsabilità soltanto a donne con un profilo morale, intellettuale, culturale e professionale pari al mio”.

Compra a pochi euro un barattolo su eBay e ci trova dentro un film di Chaplin. Troppo cari, invece, i barattoli di Piero Manzoni con dentro i film dei Vanzina.

Alemanno è talmente rispettoso delle proprie radici culturali che nel suo ufficio, al posto del crocifisso, ha fatto appendere un lavavetri.

Santanchè: "Maometto pedofilo! Aveva nove mogli e l’ultima di nove anni." E non parliamo poi della quindicenne che ha sfornato Gesù.

Influenza suina, Berlusconi non si vaccinerà. Ma per precauzione chiederà alle sue amanti di saltare la scuola.

Santanché: "Maometto pedofilo"
Ghedini: "E' andare con i giovani per sentirsi giovane"

Imbarazzo a Viale Mazzini per il possibile rientro di Marrazzo. Ma vedrai che un buco glielo trovano.

Svezia: Una lesbica diventa vescovo. Sempre più incomprensibili le istruzioni dell'Ikea.

Oggi Bagnasco è intervenuto su: dialogo tra i partiti, scuola pubblica e privata, crocefisso, immigrati, crisi economica, Sudan, aborto e non gli è neanche piaciuto come ho verniciato le ringhiere.

Morandi torna in tv con uno show interattivo: il pubblico può decidere cosa fargli cantare. Finalmente si realizza il mio sogno di sentirlo intonare qualcosa dei Napalm Death.

Accuse di razzismo al signor Ikea. Ma lui si difende:”Le accuse di razzismo sono fandonie. Prima di vendere un mobile ci assicuriamo che possa montarlo anche un negro”.

Celentano: "Chi ama la musica non può fare a meno di X Factor." In effetti Miles Davis davanti alla tv avrebbe finalmente imparato a usarla, 'sta cazzo di trombetta.

Rutelli dà vita ad "Alleanza x l'Italia". Da oggi il mondo politico sarà esattamente identico a ieri.

Rutelli ha fondato un nuovo movimento politico. Si chiamerà "Alleanza x l'Italia", che è il ventiquattresimo risultato ottenuto dal generatore casuale di nomi di partito.

"La convivenza con gli animali provoca un divorzio su cinque." Specie se l'animale va a troie e minorenni.

Berlusconi è rimasto talmente insoddisfatto dall'incontro con Fini che ha lasciato sul tavolo una busta con dentro solo 500 euro.

idee

ma invece di fare una legge che impedirebbe di fare centomila processi e conseguentemente impedire a centomila soggetti la possibilità stessa di ottenere una qualche forma di giustizia, possibile che non venga in mente a nessuno di fare un patto con quell'altro soggetto, del tipo: "va bene: sei bravo, bello, onesto, simpatico e trombi come un dio. tutto emendato, basta che la smetti e ti togli dalle palle"?

mercoledì 11 novembre 2009

once in a lifetime

in questo blog si scrive di politica e di musica, occasionalmente di costume, di viaggetti in moto, toh. niente di serio, insomma. ma per questa volta farò un'eccezione parlando di altri argomenti più attinenti alla sfera privata, anche se trattati in maniera impersonale. ho ricevuto un'email di cui questa è una parte:

(...) Nella versione vulgata 'amore' è una parola che puoi abbastanza serenamente sostituire con 'impegno' e 'progettualità': una cosa che comincia e che deve avere un decorso più lungo possibile. Invece io quando parlo d'amore intendo un'esperienza (in senso letterale, una cosa che esperisci, perché se non la stai esperendo non esiste) che si estende in profondità sotto la superficie delle cose, e non in lunghezza come una chiazza d'olio. Il talento di essere integralmente in quello che si fa, con ogni singola parte di sè, o meglio ancora con il Sè integrale, che è una cosa più ampia della somma delle sue parti: quella è l'unica forma di amore che ha senso, e credo anche sia l'unica capace di fare la differenza. Sessualmente come in qualsiasi altro campo.

ho riportato qui queste parole perché contengono la sintesi di un pensiero che stavo rincorrendo da tempo e per cui non trovavo le parole giuste: eccole qua, complicate solo in apparenza, ma di semplice comprensione se ci si attiene alla metafora espressa: da una parte, l'amore viscoso, che si affianca alla tua persona in maniera tangenziale e nel tempo ti si estende addosso fino a ricoprirti quasi interamente, ma che forse non riesce ad arrivare nelle tue profondita; dall'altra, l'amore che ti arriva perpendicolare e ti penetra fino al nucleo, senza bisogno di tempo o di progettualità più o meno condivise; colpisce come punta di lancia e lascia una ferita che non rimargina, da cui esce la tua carne viva e nuda.

resistance is futile, andrebbe piuttosto accettato come i cristiani fanno col dono della grazia, perché non puoi sceglierlo: ti tocca in sorte, e ne devi esser grato.

ecco, questo è quanto. domani si parla dei black sabbath.

martedì 10 novembre 2009

poi

avrei anche un'altra domanda, oggi, ma non la scrivo qui perché qualcuno potrebbe leggerla. ma qualcuno l'ha letta, in privata sede, anche se non credo che abbia una risposta valida.

e vabbè

ma per quale motivo devo accendere la radio per sentire ornella vanoni che canta brutte cover di canzoni mediocri? davvero non c'è niente altro da trasmettere che boiate e canzoni cantate perlopiù da morti?

venerdì 6 novembre 2009

trombomobili

l'altra sera a cena, con un'amica, stavamo facendo una retrospettiva delle auto in cui abbiamo fatto sesso. siccome nessuno dei due è un ragazzino, son venuti fuori modelli obsoleti e dimenticati, ma il giochino può essere simpatico, specie se ne stilate la classifica in base alla comodità. ecco la mia top five, in ordine inverso:

5) lancia y: solo apparentemente piccola, bastava spingere in avanti i sedili anteriori e c'era spazio anche per un tavolino da tè;
4) fiat 131, un aborto di macchina, ma onestamente spaziosa. peccato solo per il tunnel della trasmissione;
3) citroen bx, grande, spaziosa, a trazione anteriore e con i sedili in morbido e caldo velluto;
2) lancia beta hpe, metri quadri di spazio, col divanetto posteriore dallo schienale curvo e avvolgente;
1) ford focus station wagon: abbattendo i sedili posteriori, lo spazio diventava pari a un letto a una piazza e mezza. un piumino, et voilà.

però quel che rimpiango è di non aver potuto assistere alle evoluzioni erotiche di una coppia di amici che stuzzicò la fantasia di molti: lei uno e sessanta circa, lui 1,94, facevano l'amore in una fiat cinquecento - ma quella degli anni '60.

dite la vostra, volendo.

mercoledì 4 novembre 2009

cristiano fai da te? no alpitour?

in ufficio da me, la notizia della corte europea che obbliga a togliere i crocifissi dalle aule scolastiche è stata accolta con questo commento: "questo è un paese cattolico, la nostra tradizione è quella cattolica. io sono per il crocifisso in classe, sono per l'ora di religione e per il catechismo".

levare gli scudi contro l'oscurantismo, in questi casi è inutile e dannoso. mi sono sentito solo di rispondere: "io avevo il crocifisso in classe, l'ora di religione era obbligatoria e da piccolo sono andato anche al catechismo. tutto questo non mi ha impedito di diventare ateo".

quello di cui i nostri defensores fidei fai-da-te non si rendono conto è che coloro che si sentono offesi dall'ostentazione pacchiana e imposta di simboli religiosi altrui si sentono così perché hanno delle convinzioni profonde e radicate, al contrario della quasi totalità dei cattolici nostrani, che guardano un crocifisso e ne apprezzano solo la fattura artigianale, dimenticando il potente simbolo che rappresenta. per loro la presenza quotidiana del crocifisso è il risultato di un'accettazione acritica, e non c'è una reale differenza tra avere appeso alla parete il crocifisso o un quadro di teomondo scrofalo, per loro è un oggetto, non un simbolo. sta lì perché c'è, ma nessuno ci ha mai ragionato sopra, come non ha mai ragionato sul significato di credere, di avere fede, eccetera.

ceci n'est pas un homme qui meurt. magritte sarebbe fiero di loro.

martedì 3 novembre 2009

ma che caz?

la solita strada, come tutti i giorni, in compagnia della mia musica. la mia macchinina anonima e tranquilla, pure ecologica con la sua alimentazione alternativa mi porta con docilità al mio posto di lavoro dove spreco il mio prezioso tempo (ma questa è un'altra storia).

ero immerso tra i miei pensieri, cullato dalle note un po' soporifere di erykah badu, quando vengo scosso (senza grandi traumi, però) da un brontolio cupo che sopraggiunge da dietro, a sinistra. vengo superato da una ferrari 599 gtb rossa. che bella. lenta anche lei, sarà andata più o meno a 110, se ne andava placida come un veliero al tramonto sul rettilineo.

alla fine della dritta, c'è una curva e poco prima comincia la lunga discesa dove io di solito metto in folle, così risparmio ancora carburante. la curva non è esattamente un banco di prova per piloti esperti, io con la mia honda jazz, a 100 all'ora, la faccio con una mano sola. e che ti vedo? gli stop della ferrari, laggiù, che si accendono prima della curva.

ha frenato.

prima di quella curva, con una ferrari 599, ha frenato.

a 110 all'ora.

je volevo corre dietro pe' menaje.

lunedì 2 novembre 2009

molòn labè

anni fa ho conosciuto una sorcina. le piacevo così tanto che voleva portarmi al concerto di renatino, a roma, a fine giugno di quell'anno - offriva lei il biglietto. le dissi grazie, ma anche no. chiese perché, le risposi che io renato zero non lo digerisco, nemmeno con l'amaro unicum, e che soprattutto le sue recenti prese di posizione messianiche mi facevano venire il latte alle ginocchia. non avete idea di come la prese male.

guardateli, i sorcini ai concerti di renatino: non sembrano in preda all'estasi mistica? e in quanto tali, diventano impermeabili ad ogni tentativo di invasione di campo da parte dello spirito critico - per non parlare dell'obiettività di giudizio. ogni approccio diverso dalla venerazione è visto come sacrilegio, ogni tentativo di critica anche benevola è un affronto personale alla sua amata figura, e se qualcuno osa denigrarlo, sicuramente è un invidioso o tutt'al più un eretico che, ahilui, non è stato toccato dalla grazia.

andate ora a un comizio di silvio b. o ad una convention di forza italia: l'atmosfera è la stessa.

ecco rivelato il problema di fondo per cui noi italiani non riusciremo mai a diventare un popolo civile: siamo sorcini dentro, aspettiamo solo lo zero di turno per diventarne falange. e trecento sorcini bene addestrati alla difesa acritica, a quel passo delle termopili che è diventato l'accesso alle loro menti, terranno in scacco un intero esercito di criticoni che possono loro opporre solo le armi della ragione.