venerdì 12 agosto 2011

penso

penso: cinque ore. in realtà son molte di più, ma già la strada che mi porta da te ormai è parte di te. mi è familiare, riconosco i luoghi, non devo più stare attento a dove vado e la mente vaga in libertà, assecondando la musica e lasciandosi trasportare da lei. sono con due amiche, la strada e la musica.

penso: fare il conto alla rovescia è per metà da autistici e per l'altra metà da ossessivi. penso meglio: conto il tempo che mi separa da qualcosa che faccio volentieri. è la stessa impazienza che vedo nei miei figli, quando aspettano un evento gradito.

penso: per il resto del tempo, perlopiù non faccio cose gradevoli. vero che non si vive d'amore, di concerti, libri, cinema e passeggiate; ma altrettanto vero che una frazione considerevole di quel che ricaviamo dal lavoro lo spendiamo per cose inerenti il lavoro. penso anche che in molti non fanno cose gradevoli.

penso che ribellarsi è giusto, concordo che a riot is the language of the unheard, ma penso anche che la violenza sia comunque ottusa. penso anche che serva lucidità per dirlo, la lucidità di chi la violenza non l'ha mai subita, né perpetrata.

penso, continuo a pensare, non riuscirò mai a smettere di pensare che sia possibile.

8 commenti:

  1. la lucidità di chi la naturale violenza che abita in lui la soffoca volontariamente e di chi la violenza che lo aggredisce dall'esterno cerca di schivarla in qualche modo; la lucidità di chi si barcamena con le due situazioni opposte residenti contemporaneamente in sè, e si comporta in maniera dignitosa.

    RispondiElimina
  2. meglio che soffocare sarebbe educarsi a considerare la violenza come extrema ratio a cui è più saggio rinunciare che ricorrere; quanto allo schivare la violenza che arriva dall'esterno, ho sempre presente la lezione del jujitsu.

    RispondiElimina
  3. oggi vedo che zampillano da me parole come "soffocare", "decapitare", "annientare". eppure mi sento così buooonaaa...

    RispondiElimina
  4. pensa, per converso, a quanto asettico è il gesto di chi gira la chiave per lanciare un missile con testata termonucleare.

    RispondiElimina
  5. (avevo letto "ascetico"...)

    RispondiElimina
  6. penso: è cambiato il sottotitolo di microcosmos. penso: meraviglia. penso distrarsi mentre si guida con l'accompagnamento della musica è un bene comune e non ci si schianta, ma si arriva indenni e si viaggia, un sacco.

    RispondiElimina
  7. (sono la ms: da loggata mi schifa. uff)

    RispondiElimina
  8. ti schifa da loggata?? si vede che non ti merita. eh sì, il sottotitolo è cambiato, da un sei mesi circa. meraviglia però, concordo ;-)

    quanto alla musica, chetelodicoaffà?

    RispondiElimina

Commenti chiusi.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.