venerdì 13 febbraio 2009

musica d'uscita (per un film)

oggi faccio un'eccezione e parlo del testo di una canzone. di solito il testo è la parte di una canzone che meglio mi sfugge, la musica cattura tutta la mia attenzione. se è cantata in una lingua straniera, meglio, perché così afferro di meno il senso delle parole. e poi va detto che molte canzoni rock hanno un testo che sta lì solo per permettere al cantante di emettere dei suoni. ma in questo caso analizzare il testo mi serve per dimostrare la cura estrema che mettono i radiohead nel proporre al pubblico i frutti del loro ingegno.

parliamo di exit music (for a film), da quell'assoluto capolavoro che è ok computer (i dissenzienti verranno decapitati a parte). la canzone parla inequivocabilmente del suicidio di una coppia adolescente. malignando, si potrebbe pensare che il creep dell'album precedente abbia trovato la sua anima gemella e che insieme soccombano sotto il peso della loro sfiga, ma queste sono illazioni di bassa lega, roba da presidenti del consiglio.

evidentemente, anche nel regno unito hanno un taormina che, potenzialmente, avrebbe potuto minacciare di denunciare yorke per istigazione al suicidio, quindi i radiohead si sono premurati di stemperare, per quanto possibile, i toni della canzone, che purtuttavia mantiene intatto il suo portato tragico. intanto, il titolo mette subito tra parentesi che stiamo parlando di finzione, e già questo ci rassicura non poco; poi, la canzone è la quarta del cd, quindi in una posizione piuttosto neutra: metterla alla fine sarebbe stato un colpo di teatro eccessivo, e davvero sarebbe stato troppo equivoco. per terminare l'opera, viene fatta seguire da no surprises, con la sua rassicurante melodia ballabile.

ciononostante, il timore che, finito il pezzo, yorke e la sua ragazza si buttino sui binari della metropolitana assale l'ascoltatore come un incombente senso di colpa. yorke è credibile, perché ha scelto le parole giuste:

wake from your sleep
the drying of your tears
today we escape, we escape

tre versi, e il dramma è già compiuto: la notte passata insieme, ma in maniera tormentata. evidentemente qualcosa lacera le coscienze dei due, un dolore intollerabile che lascia un'unica via di uscita, ed è agghiacciante la risolutezza espressa con la semplicità dell'annuncio: oggi noi due scappiamo da tutto questo.

pack and get dressed
before your father hears us
before all hell breaks loose

bisogna fare presto, in silenzio e in segreto. non tanto perché la presenza di estranei potrebbe impedire la concretizzazione del loro intento, ma perché c'è un rito da compiere, qualcosa di comprensibile solo per i pochi iniziati.

breathe, keep breathing
don't lose your nerve
breathe, keep breathing
i can't do this alone

come dire: questa cosa ha senso solo se fatta insieme. ci vogliono solo quattro parole per esprimere il senso estremo della complicità: un essere banale affermerebbe senza di te non posso vivere.

sing us a song
a song to keep us warm
there's such a chill, such a chill

tutti i momenti solenni hanno una colonna sonora. o no?

you can laugh
a spineless laugh
we hope that your rules and wisdom choke you

facile intuire chi siano i voi a cui ci si rivolge: arrivati a quel punto di solitaria complicità, voi è tutto quello che non è noi, e contemporaneamente è ciò che ci impedisce di essere noi in maniera compiuta - le motivazioni di ciò sono ininfluenti: noi siamo nel giusto a prescindere, e siccome ci impedite di dare corpo ai nostri desideri, abbandoniamo il gioco. strozzatevi, con la vostra risata, la vostre regole e il vostro buonsenso.

now we are one
in everlasting peace
we hope that you choke, that you choke

è fatta, tutto è compiuto. noi, nel passaggio da uno stato all'altro dell'esistenza, abbiamo raggiunto uno stato superiore di consapevolezza. voi siete rimasti quelli che eravate, e altro non meritate che il vostro buonsenso vi vada di traverso.

passano i titoli di coda, e si passa alla traccia 5. un trafiletto in cronaca racconterà solo la fine disgraziata di due giovani, starà ad altri il porsi domande, seppure con colpevole ritardo.

buon san valentino.

1 commento:

  1. quasi quasi mi spiace di non averlo letto il giorno di san valentino...avrebbe forse anche avuto una sorta di catartica valenza, per certi versi.

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Commenti chiusi.

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