venerdì 30 settembre 2011

troie dure (qui ci sta tutto)

abbiate pazienza, sto post sarà un po' lungo, ma la materia da trattare è tanta.

prendo a pretesto l'intervista, trasmessa due venerdì fa su rai2, a tale terry de nicolò, che di professione fa la escort (ma perché non si può dire troia? ops, mi sa che l'ho detto) e a tempo perso opinionista di grande valore, una roba che altro che il grande capo estiqaatsi. almeno, immagino che sia così, altrimenti per quale motivo intervistarla perché dia il suo illuminato parere sul presunto sistema di corruzione che invale oggi (ma non da oggi, come lei stessa suggerisce) in italia? vabbè, comunque le sue parole sono un faro per l'umanità tutta, leggiamole:

d: chi era gian paolo tarantini?

r: un uomo di... un imprenditore di grande successo. tutti lo vedevano come un mito, come uno che era riuscito ad ottenere il successo, ad arrivare all'apice. eh bè, non è da tutti. tutti ora quelli che lo... eh calpestano, lo condannano, è perché in realtà sono invidiosi. non hanno mai potuto vivere, secondo me non vivranno mai neanche un giorno di come l'ha vissuto tarantini.

d: perché, com'era un giorno da tarantini?

r: un giorno da leone! invece gli altri vivono cent'anni da pecora. è questa la differenza. è tutto mosso dall'invidia. è tutto mosso dall'invidia, anche verso berlusconi, perché sono personaggi amati... amati e odiati.

cominciamo subito con un classico di chi difende mr. b. e la sua cricca: siete invidiosi. io non credo più nemmeno di dovermi difendere dall'accusa di invidia, sostenere che a me, dei giorni da leone vissuti grazie a soldi guadagnati illecitamente e a una baldanza fisica ottenuta a forza di sostanze dopanti e viagra, non me ne può fregar di meno: per il semplice motivo che questi individui non lo capiranno mai. sono i sistemi e la scala dei valori che sono completamente diversi e incompatibili: immaginate di poter parlare con uno scarabeo stercorario: egli non potrà concepire il fatto che voi facciate tutt'altro che far rotolare palline di sterco. stesso rapporto, stessa proporzione. alla signorina poco importa se adesso l'imprenditore di successo (ma che ha fatto mai? ha finanziato la ricerca sul cancro? ha dato da lavorare - in modo onesto, possibilmente - a qualche migliaio di persone? non mi risulta) adesso sta in galera e gli pende sulla testa un'accusa per sfruttamento della prostituzione. anche i giudici sono invidiosi (e comunisti).

per quel che mi riguarda, la mia opinione su tarantini si fonda su queste notizie. e poi ne riparleremo.

d: torneresti alle feste a palazzo grazioli?

r: certo, se mi invitasse certo, perché no? ma anche se vai in strada e gli chiedi a una donna, chiedi ad una donna se vuole andare da silvio, ma ci va a piedi. correndo, anche, eh?. poi, se tu sei una bella donna e ti vuoi vendere, tu lo devi poter fare, perché anche la bellezza, anzi soprattutto, come dice sgarbi, la bellezza ha un valore: se tu sei racchia e fai ssh-chifo, te ne devi stare a casa perché la bellezza è un valore che non tutti hanno e viene pagato. ah come la bravura di un medico, di-è così, è così. allora chi questo non lo capisce "ah... il ruolo della donna viene minimizzato..." eh va bè allora stai a casa, ma non mi rompere i coglioni.

sul fatto che se una vuol fare la corpivendola lo possa fare, non ho obiezioni, e non solo se una è bella: si venda chi vuole, chi può, e chi riesce a farlo al migliore offerente. però, al posto loro, non me ne farei un gran vanto. intanto sottolineerei - e anche in grassetto - che tra la bravura di un medico a fare diagnosi o operare chirurgicamente e quella di una zoccola a compiacere un maschio, ce ne corre. poi, se proprio vogliamo, possiamo pure istituire il corso di laurea in prostituzione, con annesse scuole di specializzazione in fellatio e master per maîtresse, ma fino ad allora mi pare che chiunque sappia aprire le cosce e chiudere gli occhi possa accedere alla professione. e poi mi sa odioso questo razzismo verso chi non è bello, come se ci volesse un bollino di approvazione anche per fare le prostitute. e che cazzo, mi pare troppo. glisso poi sull'opinione della signorina riguardo all'emancipazione femminile. vedi alla voce: scarabeo stercorario.

d: secondo la procura, queste feste con queste donne servivano a convincere berlusconi a far entrare questi imprenditori nei grandi appalti, finmeccanica giù a scendere. quindi diciamo la donna era vista un po' come una tangente, se vogliamo.

r: ioo dico che questa definizione della donna tangente è sbagliata, perché comunque da che mondo è mondo ehm, voglio dire, tarantini non ha scoperto l'acqua calda, questo sistema esiste da tantissimi anni addirittura da... dalla prima repubblica.

aiutiamo la signorina, io credo che questa costumanza sia un po' più antica che la nostra prima repubblica. immagino che non sia la prima volta che qualcuno infili una donna spregiudicata nel letto del potente di turno al fine di assicurarsi i favori di questi. qualcuno le racconti per esempio la storia di virginia oldoini. e comunque, il fatto che un comportamento esista da secoli non è motivazione sufficiente per cambiargli il nome. sei stata usata come mezzo per ottenere favori = una tangente. plain and simple.

d: e se questa cosa danneggia l'imprenditore che non usa la donna tangente?

r: bè scusami, non usa la donna tangente... userà le mazzette, ma che vuol dire? 

eccerto. anche questo, plain and simple.

d: secondo te non esiste un imprenditore onesto?

r: ah quando sei onesto, non fai un grande business. rimani nel piccolo. secondo me. no? purtroppo è così. se vuoi aumentare i numeri, eh... devi rischiare devi rischiare il tuo culo. è così, è la legge del mercato. più al-più in alto vuoi andare, e più devi passare sui cadaveri, ed è così, ed è giusto che sia così, però qui non viene capito, perché c'è un'idea cattolica, c'è un'idea morale. è quello che mi fa incazzare, l'idea moralista della sinistra, che tutti devono guadagnare 2000 euro al mese, che tutti devono avere diritto, no, no, no, qui è la legge di chi è più forte di chi è leone, se tu sei pecora rimani a casa con duemila euro al mese, se tu invece vuoi ventimila euro al mese, ti devi mettere sul campo e ti devi vendere tua madre. mi dispiace ma è così, la penso così.

"mi dispiace ma è così". le dispiace per cosa, signorina, per chi? a me sinceramente invece dispiace per lei, anzi, provo per lei una pena infinita, così scollata com'è da tutta quella realtà che non è homo homini lupus, da tutto quello che non è regolato dalle leggi di mercato e che - mi creda - è la stragrande, sconfinatamente grande maggioranza dei fenomeni al mondo. e tra parentesi, dov'è che si firma per avere 2.000 euro al mese? comunque non c'è da stupirsi di nulla, visto che apprendiamo qui che la madre della signorina era in vendita per ventimila al mese...

poi, avrei una domanda. ma la signorina è così sicura di poter far parte per sempre di questa congrega di cialtroni a cui si vende per... quanto? due, tre, cinquemila euro a prestazione? la bellezza sarà pure "un valore che non tutti hanno e che viene pagato", ma dura poco... occhio... anche perché, così, a naso, la tipa non mi sembra né un'aquila, né una persona così oculata da risparmiare in previsione di tempi peggiori.

d: il metodo dello scambio, feste, donne e poi conoscenze, appalti è stato usato qui anche a sinistra?

r: bè certo. a sinistra è peggio perché sono loffi e non pagano, a destra... almeno sono più alla grande. la sinistra ha rotto i coglioni con la storia che lui paga. lui non paga un cazzo, è la gente che si fionda ma... da tutte le parti.

e, come si diceva da ragazzi: "se te la tirano, non ti scansare!"

d: bè, lui dava un po' un rimborso spese...

r: (interrompe) vabbè dai ma e che sono dai, scusami, io mi compro un vestito così, che faccio, vado con una pezza da cento euro? cioè ma dove vado? ma minimo un abito di prada da mille, due ma aspetta che molte donne avevano abiti da due, cinquemila euro. cioè delle robe, gioielli, smeraldi, oh delle robe... cioè vai lì, davanti all'imperatore, che cazzo fai, vai col filettino di... di dodo di di...? cioè vai con delle cose importanti lui apprezza perché è un esteta. che fai? invece vai da frisullo e ti metti la collanina del cinese (ride).

ride. ma che cazzo ti ridi? che c'è di comico nel fatto che non solo per vivere non hai trovato di meglio da fare che vendere la fica un tanto al chilo, ma sei pure razzista in tal senso, discriminando le persone sulla base di quanto te la pagano. "lui apprezza perché è un esteta". eh sì, si vede.

fine prima parte. e beccatevi anche voi la gradevolissima prosa della fine dicitrice direttamente dalle sue labbra:

3 commenti:

  1. non so se sia peggio lei o chi le si ispira

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  2. Che persone orrende.

    Grazie mille per il bel commento e per il sostegno.

    CIAO!!!

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  3. ..della serie .. la dignità e l'amor proprio.. questi sconosciuti

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Commenti chiusi.

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