lunedì 16 aprile 2012

postception: il post nel post

volevo scrivere qualcosa a riguardo della pornografia, esattamente volevo smentire il fatto che la pornografia (almeno quella mainstream) rappresenti comportamenti sessuali verosimili o/e praticati nella quotidianità, anche da persone sessualmente smaliziate. poi, per dare forza alle mie argomentazioni, sono andato alla ricerca del significato letterale della parola pornografia, e vi ho trovato spunto per un'altra riflessione.

vediamo il wikizionario: oscenità di scritti, disegni, immagini, ecc., in cui avviene una rappresentazione esplicita di soggetti erotici e sessuali.

oscenità? mah. vado a vedere il dizionario hoepli online (purtroppo il de mauro non è più disponibile da anni... una prece) e trovo la seguente definizione: rappresentazione di soggetti osceni per mezzo di discorsi, scritti, disegni, fotografie e spettacoli.

ancora quella parola. non contento, consulto la treccani online. dice: trattazione o rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli, video ecc.) di soggetti o immagini ritenuti osceni, fatta con lo scopo di stimolare eroticamente il lettore o lo spettatore.

cedo. vado a controllare il significato di osceno.

hoepli: che offende il pudore con parole, azioni o immagini riferite alla sfera sessuale.

treccani: che offende gravemente il senso del pudore, soprattutto per quanto si riferisce all’ambito della sessualità [...] per estensione, turpe, laido, immondo, ripugnante.

il pudore? il senso del pudore? ragazzi, ma queste sono opinioni: ciascuno ha il senso del pudore che si ritrova, e quindi quel che è osceno per te può non esserlo per me, e viceversa. un vocabolario, qualsiasi strumento di consultazione, dovrebbe invece, a mio modestissimo parere, contenere dati oggettivi e non confutabili, come lo sono invece le opinioni. quindi, sempre secondo il mio modesto parere, definire pornografia come una rappresentazione di oscenità significa non definirla affatto. più corretta, anche se ha dovuto pagare il tributo del rispetto a chi-ne-sa-di-più, la definizione di wikizionario, che perlomeno a quella dell'oscenità aggiunge la definizione di rappresentazione esplicita di soggetti erotici e sessuali. che è quel che cercavo, vivaddio, e tutto sommato anche tutto quel che andava detto: un'informazione semplice e diretta. ma ne siamo più capaci?

comunque, torniamo all'intento originario: la pornografia, per definizione (rido un po', ma senza farmene accorgere), è la rappresentazione della sessualità umana, e il suo nocciolo duro (in inglese, hardcore) è la rappresentazione di atti sessuali reali, cioè non simulati. lasciamo per un attimo da parte il fatto che la definizione di atto sessuale è anch'essa piuttosto vaga e arbitraria e prendiamo per buona la definizione che hardcore sia qualcosa in cui si vede almeno un organo sessuale nell'esercizio delle sue funzioni. il fatto è che, a dispetto della definizione non plus ultra, raramente io trovo realistiche le funzioni rappresentate.

intanto, i protagonisti stessi sono poco credibili: le donne son quasi tutte artificiali e le poche che non lo sono, comunque, appartengono a un tipo di avvenenza stereotipata: giovani, toniche, levigate; gli uomini, idem: giovani, fisicati e con una mazza tanta - ma quello trova giustificazione nel fatto che, se fosse più corta, i corpi dovrebbero stare troppo vicini durante l'accoppiamento e non si vedrebbe più niente. ma poi, vogliamo parlare della gestualità? zum zum zum, zan zan zan, è sempre la solita frenetica tiritera. una cosa così io non mi eccito nemmeno a farla, figuriamoci a guardarla.

poche le eccezioni per quel che riguarda l'aspetto degli attori, moltissime invece le finzioni per quel che riguarda tutto il resto e vorrei dire a quei signori che no, non è così che si scopa: al massimo così ci si masturba col corpo altrui, in ogni caso non state fornendo un buon esempio, considerando che molto spesso la pornografia è l'unica fonte di informazione sul sesso che c'è a disposizione.

4 commenti:

  1. Amen!Amen!Amen!Amen!Amen!Amen!Amen!

    Infatti il discorso del post-porno (cui io e te afferiamo senza saperlo, tra l'altro) legge il porno come strumento repressivo della piena potenzialità della sessualità umana! La quale invece si nutre di sentimento (spesso, anche se non d'amore nei termini classici/tradizionali di questo concetto), complicità, sensazioni, passione, sfumature, ed è EROS! Alè!

    E l'unico hardcore che mi piace è il punk. L'altro può andare a... ahem... ci siamo capiti ;-)

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  2. http://metilparaben.blogspot.com/2012/04/due-parole-sulla-prostituzione.html

    secondo me la libertà, quella profonda, quella di cui non ti accorgi perché è intrinseca, quella che non farebbe neppure immaginare di dover dibattere sull'argomento, è il miglior attivatore sessuale e disinibitore

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  3. sarò banale, ma riconduco tutta la questione moralità e scandalo alla scena del sindaco in "chocolat"

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  4. http://www.youtube.com/watch?v=tMgcfhZNhZY

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Commenti chiusi.

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