giovedì 23 luglio 2009

my foolish heart

avrei voluto continuare, ieri, ma sarei andato troppo off topic.

ieri chet cantava e suonava my foolish heart, e per me è stata una botta di reminiscenza niente male. mi innamorai di questa canzone quando la sentii suonata da gary burton da solo, e decisi che avrei imparato a suonarla in quel modo - o suppergiù - alla chitarra. bello, bel pezzo che si suona quasi da solo, anche sulla chitarra, permettendo armonizzazioni anche insolite, con belle sonorità.

quando uscì una specie di bando di concorso per formare una big band nella mia città, feci domanda. l'esame consisteva nell'esecuzione di due pezzi, uno a scelta della commissione e uno a scelta propria. la commissione era composta da gente a cui poco tempo dopo avrei dato del tu, ma vabbè. mi hanno chiesto di improvvisare su un blues di charlie parker, e poi mi hanno chiesto che pezzo portavo. aprii il real book, che fece la sua porca figura (non ci aveva pensato nessuno) e poi stupii ulteriormente perché si aspettavano che suonassi my favourite things, che sta nella pagina a fronte (dopo coltrane, tutti son convinti che suonare my favourite things sia una cazzata, che ci vuole? eccome no). no, io portavo my foolish heart.

l'esame andò bene, il posto da chitarrista nella big band era mio. peccato che non se ne fece nulla, per il semplice motivo che alla fine delle selezioni avevano potuto selezionare solo due chitarristi, un clarinettista e una violinista. scarsina, come big band.

invece, per raccontare come ho disimparato a suonare my foolish heart non mi basterebbero tre blog, quindi per il momento ci rinuncio.

13 commenti:

  1. avrei voluto essere musica

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  2. potresti farti tatuare le effe sulla schiena, come nella foto di man ray

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  3. io a disimparare sono molto bravissima, però le nuove tecniche mi affascinano.

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  4. non ho seguito tecniche particolari, ho fatto come quando ho smesso di fumare: ho messo via il pacchetto (in quest'altro caso, la chitarra).

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  5. magia dell'annientamento della coazione a ripetere, ché magari se non se l'inventavano manco avevamo il problema di accantonarla.
    Certo questo riassunto, insospettisce: non sarebbero bastati tre blog e ci si ritrova a tu per tu con una spiegazione in tre righe. però mi ritengo soddisfatta, preciso. e ci ragiono pure un po' su quasi quasi.

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  6. (quando mi sfuggono le maiuscole qua dentro mi vengono i nervi)

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  7. nessuno si illuda che per smettere di fare qualcosa basti accantonare: ci vuole tutto un training precedente, il cui risultato è un gesto semplice e molto zen. non ti preoccupare per le maiuscole, è un problema mio.

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  8. E' un bel post... veramente bello.

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  9. se non avessi il sospetto che il trainig precedente sia del tipo a ciascuno il suo, mi metterei buona buona ad aspettare i dettagli.
    non mi preoccupo: mi piace non usare le maiuscole qui. (ms)

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  10. Quella delle *effe* l'ho già sentita....

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  11. io ne ho viste relativamente tante questo fine settimana, di cui un paio tatuate su una bella spalla di una bella ragazza; effe, loro, meno belle, molto meno belle delle originali.

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Commenti chiusi.

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