sfidando il freschetto delle sette di mattina, oggi son venuto in ufficio in moto. approfitto delle ultime giornate di sole, perché dall'avvento dell'autunno astronomico in poi, le giornate buone per un giro in moto si contano, e anche se la strada per venire in ufficio è quanto di più noioso, anche questo diventa un buon motivo per prendere una moto che oggettivamente quest'anno mi son goduto poco.
per movimentare un po' la cosa, ho evitato la superstrada, passando per le statali, sicuramente più divertenti. la prima parte, niente di che: una sostanziale pianura con molti rettilinei interrotti da curve poco interessanti, e poi mi trovavo spesso il sole in faccia, basso e inevitabile, che mi impediva una buona visuale. un breve tratto di raccordo, anche quello inevitabile, e poi la parte divertente della questione, il tratto della flaminia ter che corre in mezzo alle le gole tra narni e san liberato. il sole sparisce e, anche se il freschetto si fa frizzantino, le curve sono decisamente più divertenti, e di rettilineo c'è ben poco, quel tanto che basta per superare un camioncino, un furgone. ma in quelle occasioni si può spalancare il gas nelle marce basse, e sento di nuovo il canto degli scarichi sopra i settemila giri, la voce di un'amante persa in un orgasmo devastante. semicurve da affrontare in quinta piena, dondolando di qua e di là, col motore che ronfa come un gattone che fa le fusa, e curve in cui mi piace scalare una marcia per affrontarle, giusto per svegliare il gattone suddetto e sentire il suo ringhio minaccioso.
il resto del viaggio torna ad essere piuttosto monotono, fino all'arrivo. ma d'altronde, non è così anche la vita stessa? un brutto quarto d'ora... punteggiato da momenti esaltanti.
mi è un pò tornato alla mente "Crash" di Ballard...
RispondiEliminaspero solo per lo stile :-)
RispondiElimina...ducati...? (ms)
RispondiEliminaça va sans dir...
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