venerdì 7 ottobre 2011

troie: avete il vostro partito (eh. da mò)

udite udite: sto per difendere berlusconi.

è nota la sua ennesima boutade, quella per cui il rilancio del suo partito passerebbe necessariamente attraverso un cambiamento del nome, per cui, assolutamente in linea con il suo spirito, pensa che sarebbe un'ottima idea chiamarlo "forza gnocca" (e ammetterete che suona assai meglio che "go pussy" o "allez minette").

quel che voglio dire è che non c'è niente di strano e che non è per niente una boutade: chi non si ricorda un muro dove si contendesse a forza di insulti spray: "forza inter"/"inter merda" "fasci al rogo"/"rossi morirete" e alla fine qualcuno che metteva d'accordo tutti con un bel "w la fica"? e berlusconi è mai stato qualcosa di diverso da quello che voleva mettere tutti d'accordo con un bel "w la fica"? egli è assolutamente coerente con il suo modo di essere e di intendere la vita, e quello da sempre ha perseguito, e del giudizio altrui, se n'è sempre allegramente sbattuto. se considero il post della mia amica middlemarch, quel che mi viene in mente è che berlusconi è il lato oscuro di steve jobs: stessa metodologia (sii te stesso fino in fondo) per traguardi molto più meschini (fotti il prossimo e trombatene più che puoi). per quale motivo al mondo mai adesso qualcuno dei suoi sodali si scandalizza di ciò? perché fanno finta di aver creduto che berlusconi fosse effettivamente un soggetto politico credibile, che veramente avrebbe messo le sue capacità (?) al servizio dello stato? in altre parole, cosa pretendevate da medioman?

il problema è casomai un altro: che con l'ascesa al potere di berlusconi viene sanzionata la legittimità dei comportamenti deteriori e cafoni, quelli di cui una volta ci si vergognava. la vulgata corrente è che l'italiano medio è berlusconi senza soldi; per quello lo votano in tanti: chi gli sta più vicino, perché spera di raccattare sotto al tavolo qualche briciola caduta dalla mensa dei più potenti - qualcuna dispensando anche qualche pompino, non si sa mai - e quelli più distanti, a cui non arrivano nemmeno le briciole, perché grazie a lui non solo non si sentono in difetto quando ruttano a tavola e parcheggiano in seconda fila o ostruendo le rampe di accesso per i disabili, ma nemmeno avvertono alcuno stimolo a migliorarsi: se un truzzo del genere può fare il capo del governo, se uno che la cosa più intelligibile che esprime è quando alza il dito medio può fare il ministro, se uno che ha una faccia che un babbuino pare più sveglio può partorire una legge elettorale, chi cazzo me lo fa fare di leggere un libro invece di guardare la partita in tv? vi capisco: farsi una cultura, avere senso critico, avere opinioni (e non pregiudizi), è fatica.

quello che invece non capisco è chi si ostina a far finta di credere che possa andare meglio di così e che in parlamento si discuta di questioni reali, tipo la deputata pd codurelli che si ostina a voler far passare la gnocca in secondo piano e viene giustamente invitata a trovare qualcuno che apprezzi abbastanza la sua. una bella trombata e passa tutto, lo sanno anche i sassi. e badate che la mia non è un'iperbole: quel che ho scritto lo penso veramente. in altri posti del mondo, dove le persone sono autenticamente incazzate contro chi li sta riducendo in povertà, la gente scende in piazza e protesta a gran voce: gli indignados in spagna, più o meno tutti in grecia, quelli che negli usa protestano davanti a wall street. da noi no, a malapena si riesce ad organizzare una manifestazione da lì a un mese (ma sì, c'è tempo!) contro le sedicenti misure economiche, che sono solo banche a favore di altre banche, e comunque non sono nemmeno tutti d'accordo. insomma, ce lo meritiamo alberto sordi, e soprattutto ce lo meritiamo alberto sordi al governo: lo hanno votato e spadroneggia da 17 anni in qua, quindi si vede che c'è una maggioranza di persone a cui questo genere piace; come peraltro prima di lui era piaciuto craxi, e prima di craxi i democristiani, e prima dei democristiani, mussolini. sono ormai quasi cent'anni che l'italiano medio sceglie la scorciatoia (verso il disastro). per quale motivo qualcuno pensa ancora che abbia voglia di salvarsi, e soprattutto di lavorare per salvarsi?

per quello dico, ripeto, e tra un po' scongiuro: chi ha voglia di lavorare seriamente, la smetta di pensare che le cose succedano da sole e si organizzi: se si vuole rimanere nel sistema dei partiti, se ne fondi uno non ideologico, basato sull'analisi obiettiva di rischi e benefici delle operazioni, e avendo come unico criterio il maggior bene per il maggior numero di persone; altrimenti, si chieda una secessione, e chi vuole venga con noi, alle nostre condizioni. e se no, rinnovate il passaporto e cominciate a studiare una lingua estera. io ne conosco già due, ma ci metto poco a impararne un'altra, se necessario.

1 commento:

  1. lui è coerente, spo quelli de sinistra o presunta tale che non mantengono la barra dritta manco per 2 secondi. LUi fa i suoi interessi e non lo nega (dice semplicemente che combaciano con quelli della nazione, la sua AZIENDA-ITAGLIA)

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