venerdì 3 febbraio 2012

almeno provaci

palestra, giovedì pomeriggio: pochi avventori a quest'orario, ed è uno dei motivi per cui l'ho scelto. tra i pochi, una ragazza che non avevo mai visto prima: mora, capelli corti e ricci, figura snella, viso non bello ma curioso, nella giusta situazione potrebbe assumere espressioni birichine e divertenti. avrà trent'anni. insomma, carina e abbastanza il mio tipo.

come molte, anche se porterà una 40, è ossessionata dal suo girofianchi, e quindi si dà un gran daffare sul tapis roulant, per bruciare gli infidi grassi prima che si accumulino sul bassogluteo/altocoscia e poi su macchine specifiche per gambe e glutei. io cycletto del più e del meno e come al solito penso agli affari miei, da qualche settimana mi porto pure gli auricolari e il mio isolamento è quindi quasi totale, ma con la coda dell'occhio vedo che di tanto in tanto lancia qua un'occhiata ma, se mi giro nella sua direzione, distoglie prontamente lo sguardo. io me ne accorgo perché sono un esperto di occhiate trasversali, e soprattutto perché ho tirato su il cappuccio della felpa e, non visto, guardo attraverso uno specchio.

alle macchine per le gambe, prima si esercita con quella per i glutei, dando le spalle a me che adesso sto alla fila di macchine di fronte, ma attraverso un altro specchio noto che continua a buttare occhiate, poi si siede a questa



e mi viene una gran voglia di mettermi a fissarla, ma sarebbe come sparare sulla croce rossa. finisco i miei esercizi, faccio stretching e me ne vado, non senza averle lanciato un'occhiata a viso aperto, seppure sempre attraverso lo specchio. come a dire: "ho visto che guardavi. e quindi?"

già, e quindi? sei giovane e sana, posso supporre che anche la produzione di ormoni sia nella norma, e se guardi e poi riguardi e guardi ancora, qualcosa ti dev'esser piaciuto. perché allora non provi? (tra l'altro, mi avresti anche beccato in una giornata di insolita propensione; insomma, non t'avrei detto di no). dice il mio amore e mia gioia e consolazione: "ma a noi ragazze non ci hanno insegnato ad essere sfrontate". e mi sta bene. ti piace che sia l'uomo a fare il primo gesto concreto o, anche se non ti piace, sai che è così che si fa, così s'è sempre fatto (crediamoci). ma quale potrebbe essere la mia motivazione a tentare un approccio, se quando ti restituisco lo sguardo eviti il mio?

voglio dire: va bene il gioco delle parti, va bene la ripartizione dei ruoli in base al genere - ormai mi ci sono rassegnato - ma devo fare la tua parte anche per quel che riguarda una minima dimostrazione di interessamento? è vero, il maschio italiano medio è perlomeno sconsolante e quindi capisco che alla fine diventi anche umiliante respingere al mittente le attenzioni sgradite, ma una chance a qualcuno ogni tanto, e a te stessa in primo luogo, vogliamo darla? per quanto vogliamo continuare a perpetuare il luogo comune per cui le ragazze a vent'anni se la tirano tanto aspettando il principe azzurro, a trenta sposano un coglione che le ha fatte sentire principesse per una notte e una merda per il resto del tempo, a quaranta (se va bene) divorziano e cercano di rifarsi del tempo perduto e a cinquanta sono delle milf incontenibili, ma fuori tempo massimo?

e voi, come vi comportate? se qualcuno vi piace glielo fate capire? o perlomeno, se non volete farlo capire ma vorreste essere in qualche modo contattate, fornite un minimo appiglio al malcapitato (che so, un sorrisino!) o siete di quelle che perseverano nella poker face e sperano che uno capisca comunque da sé?

e questo video, non è delizioso?

6 commenti:

  1. Video di Beck mitico.
    Ripensando al mio passato e ai "rimorchi" in negozio, posso dire che non esiste mai una regola fissa: ho visto clienti tornare e tornare per mesi fissando e fissando senza mai rivolgermi la parola ed altre che, al primo colpo, mollavano il numero scrivendo al primo sms "tranquillo, niente impegni, ho solo voglia di scoparti".
    Le "sex laws" sono varie ed imprevedibili, in fondo. ;)

    RispondiElimina
  2. Video e pezzo delizioso. E anche post simpatico, che solleva una questione davvero di ordine culturale: a quanto ne so, oggigiorno si passa dal panico nell'esplicitare il desiderio proprio degli italiani, terrorizzati dal rifiuto perché è come se ciò mettesse in dubbio la loro identità (davvero, la percezione è così profonda!), agli spagnoli (che non conoscendosi si 'prendono' reciprocamente o meno dopo un rapido scambio verbale *senza neanche presentarsi* consistente nelle frasi "me lo/la dai?" "sì/no" e vanno quindi avanti così nella serata finché non trovano l'ok) attraverso i francesi, che vogliono cose disimpegnate, ma condite dal corteggiamento classico da latin lover ai livelli più raffinati (e fasulli, ovviamente, ma appunto sta nella dimensione di gioco di cui entrambi i partner sono ben consapevoli).

    Ma ovviamente tu vorresti sapere se/come corteggia Minerva, vero? ;-)
    Mi conosci di persona (alè, diamo un po' di frustrazione a Mr Ford!), tu che ne dici? ;-)

    RispondiElimina
  3. @MrFord: ovvio :-P

    Per risponderti, ganfione caro, la sottoscritta ritiene che la strategia "Mirandolina" sia quella a lei più naturale/congeniale, e comunque funziona sempre. Anche perché Minerva studia a fondo la preda, quindi sa che sarà di quelle cui lei potrebbe piacere.
    No, niente cose da toccata e fuga - e questi approcci da caimani in palestra che si lanciano occhiate se li evita. Troppo banali, è sparare sulla croce rossa, non mi porterebbero alcun piacere, sù!

    RispondiElimina
  4. http://www.youtube.com/watch?v=updY5WDeh2I

    RispondiElimina
  5. come mi comporto quando? la logica del retropensiero non mi appartiene proprio, specialmente da quando ho deciso che le categorie sono tristi e troppo approssimative (le trentenni, le ventenni, le zoccole, le frigide et cetera).

    non mi comporto affatto, per dirla soave: sono me stessa e bon.
    se guardo evito di mettere in imbarazzo.
    aggiro le situazioni faticose, preferisco la sincerità, mi piace essere diretta e ancor di più se l'altra persona usa una cosa incredibilmente rara, ovvero mi rispetta.

    a prescindere dall'interesse che possiamo avere l'uno per l'altro, quando ci si sente scannerizzate, valutate, soppesate e in ultima analisi scopate con lo sguardo a me vien solo il nervoso, chettedevodadì (per ultima cosa: l'espressione di minerva "approcci da caimani in palestra" merita una ola).

    ciao Stè, ti metto il nuovo link perché mi sono trasferita

    RispondiElimina

Commenti chiusi.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.