venerdì 11 maggio 2012

it's only rock 'n roll

domenica figlio1 va ad assistere al suo primo concerto. sì, vabbè, è vero, due anni fa lo avevo portato a vedere elio e le storie tese, gli è piaciuto, ma non lo ha entusiasmato; domenica va a vedere il suo gruppo preferito, e questo è quel che fa la differenza. non importa che i rocchettari in questione abbiano quasi l'età di papà: l'atmosfera del concerto allo stadio, la trasferta, la serata storica (proporranno per la prima volta dal vivo, per intero, il loro disco più famoso) sono ottime premesse per un imprinting notevole.

anche io ho visto il mio primo concerto a 12 anni. una specie di matinée alle quattro di pomeriggio, di novembre, a teatro; suonavano le orme, precedute da mauro pelosi, cantautore di cui ho presto perso le tracce. e si dirà: sticazzi, le orme! certo, concordo. adesso, a 52 anni e dopo aver visto qualche concertuzzo, se qualcuno mi propone di andare a vedere le orme gli dico anche no, grazie. ma quarant'anni fa, il ragazzino affamato di musica che ero sarebbe andato a vedere pure il corrispettivo di gigi d'alessio, pur di sentir suonare dal vivo. di andar fuori città per assistere a un concerto di pulciosi capelloni, non se ne parlava proprio, e questo è il motivo (oltre a una disponibilità economica cronicamente scarsa) per cui mi son perso qualsiasi cosa fosse possibile perdersi: non parliamo dei led zeppelin a milano (ero infante!), ma pure di tutti i concerti del parco lambro, o delle incursioni italiane di frank zappa, pink floyd, genesis. mi son preso una parziale rivincita da adulto, andando ai concerti di diversi singoli componenti dei gruppi storici del rock: peter gabriel, robert plant, steve hackett, sting, david byrne, robert fripp. ve lo dirò, non è lo stesso. ma fa curriculum.

buon concerto, giac. divertiti, fai tante foto. e magari chiamami quando attaccano enter sandman e fammene sentire un po'.


7 commenti:

  1. Mettiamola così: in qualsiasi concerto come singola persona esperiesci contemporaneamente l'esperienza di flusso http://it.wikipedia.org/wiki/Flusso_(psicologia) e quella della 'communitas spontanea' di Turner (appartenenza non-mediata di un insieme di persone alla medesima situazione commpletamente autotetica e recante piacere in sé nel suo farsi). Quando poi c'è il surplus d'un riferimento simbolico che si esprime per il tramite dell'arte, lì è il piacere assoluto, totale - come un orgasmo all'ennesima potenza. Per questo la prima volta ce la ricordiamo così bene ;-)

    [PS: sì, l'antropologia mi serve per interpretare così gli eventi della nostra vita - è una cosa utilissima, come vedi...]

    RispondiElimina
  2. Ti dirò, fa assolutamente invidia in purezza.
    Grazie, Minerva; ascoltando i Metallica che mi piacciono, ho anche provveduto a fare un bel copia ed incolla della tua utilissima micro-lezione. :-)

    RispondiElimina
  3. Gran bel post "generazionale".
    E buon primo concerto a lui!

    RispondiElimina
  4. Passaggio di consegne, emozionante.

    RispondiElimina
  5. grazias a todos per i commentos. il pupo è tornato entusiasta ;-)

    RispondiElimina
  6. Una ruota che gira... ma io non ho voglia di fermarmi. Magari non vado nella bolgia, ma 4-5 concerti all'anno me li regalo.
    Anno scorso il più bello è stato quello dei National + Beirut a Ferrara.

    RispondiElimina

Commenti chiusi.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.