martedì 18 agosto 2009

l'aria a lolantonis (mi) sapeva di capra

sorprende sempre, del greco, l'utilizzo di parole per definire cose di tutti i giorni che invece noi usiamo per qualcosa di più astratto e/o ponderoso: l'uscita per esempio è exodos, la fermata dell'autobus è stasi, e via così. ma le due più belle secondo me sono i trasporti (metaforès) e le persone (atomi); quest'ultima, a ben pensarci, ha una sua pregnanza, essendo atomo la particella elementare e indivisibile (= ciò che non può essere scisso).

bene il resto, per esempio la moussaka e il kirinò souvlaki, e tutto sommato anche l'avventura di ritrovarsi a frittole con uno scuterino 125 su una strada di montagna, presa nella convinzione di risparmiar tempo, che diventa solo ciottoli e senza più alcuna indicazione su dove sei e dove stai andando, e l'unica certezza è la poiana che spicca il volo davanti a te, disturbata dal tuo arrivo. e anche il meltemi, ci bestemmi contro quando tira forte, ma poi, quando cala, lo ricerchi.

resta, al massimo, lo stupore di non riuscire a trovare un/a greco/a di aspetto decente al di sopra dei trent'anni.

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