martedì 27 ottobre 2009

pubblicità (continua)

insistono. il piacere della partenza (eh, dillo a me, partirei anche domani, ma anche adesso. il fascino della strada, vivere on the road, eccetera...) non si può spiegare a parole (sante parole, fratello. è un'emozione difficile da descrivere, è uno stato d'animo, roba che ce l'hai o non ce l'hai...). ci vogliono i numeri.

e giù uno sciorinamento di numerazzi che comprendono cavalleria sotto il cofano (immancabile) e prezzo al quintale.

alla faccia di kerouac e di tutti gli stronzi che gli han dato retta. ma affanculo, mai?

5 commenti:

  1. mi sembra di capire che i bolidi rimangono sempre, nel recondito frustrato immaginario libidico, rappresentazione ed estensione (larghezza x lunghezza) del pene...difficile da descrivere, è uno stato d'animo, ...roba che ce l'hai o non ce l'hai, in effetti.

    RispondiElimina
  2. eh sì, e non a caso le macchine-status symbol diventano sempre più grosse, lunghe, larghe, olterché potenti. ed io che faccio una cifra di chilometri incontro spesso lo sborone di turno, regolarmente su audi o bmw, che ti svernicia. in quei casi si parla di prolunga ence-fallica.

    RispondiElimina
  3. te lo immagini kerouac alle prese col terzo millenio? "dove andiamo?" "non lo so, ma andiamo solo se abbiamo sotto il culo un valore di mercato pari o maggiore ai 30mila euri e la Union Jack sul tetto ché sennò resto a casa che stasera comincia il grande fratello"

    RispondiElimina
  4. la BRUM del capo due27 ottobre 2009 alle ore 18:04

    ma forse kerouac avrebbe detto "dollari" e "a stelle e strisce" ma vabbè.

    RispondiElimina
  5. prolunga ence-fallica merita la citazione in sveltipedia, come la Middle suggerisce.

    RispondiElimina

Commenti chiusi.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.