domenica 11 marzo 2012

riassunto delle puntate precedenti

mi ricordo di un paese in cui c'era il più forte partito comunista d'europa: navigava intorno al 30% dei consensi, nondimeno non riuscì mai a governare. probabilmente, quel 30% era l'unica parte del paese veramente di sinistra, con ciò intendendo persone con un'idea di società che non può prescindere dalla solidarietà e dall'equa distribuzione della ricchezza.

il resto del paese faceva la maggioranza silenziosa, un gregge di bigotti che si lasciava volentieri guidare dalla gestione paternalistica della democrazia cristiana, non scevra da sospetti di collusione con la mafia e con oscure trame che ci rendevano un paese a sovranità limitata.

poi è morto il segretario di quel partito, e ne è seguito uno sbandamento paragonabile a quello dell'esercito italiano dopo l'8 settembre 1943. non siamo più comunisti? ma sì che lo siamo ancora. no, siamo socialisti. no, siamo socialdemocratici. no, siamo democratici e basta. mentre discutevano e contemporaneamente perdevano voti, è arrivata mani pulite, craxi se ne è andato ed è arrivato il suo erede naturale.

costui, con tutti i soldi che aveva fatto nessuno-ha-ancora-saputo-davvero-come, ha messo d'accordo un po' di gente, specialmente fascisti, razzisti xenofobi, morti di figa con troie al seguito e cocainomani vari, e ne ha fatto un'alleanza di governo. e con questa ha governato quasi indisturbato per 17 anni: le rare volte che il famoso partito che non si sa più cosa sia, ma che di sicuro non è più comunista, è riuscito a vincere le elezioni, lo ha fatto dando la guida della coalizione e del futuro governo a romano prodi. un democristiano, cioè un ex avversario.

cioè, in poche parole, in meno di trent'anni siamo passati da un paese dove poteva darsi l'unico caso di un partito comunista che andasse al governo vincendo le elezioni a un paese in cui alle elezioni c'è da scegliere tra una coalizione di destra e una di fascisti.

mica male.

3 commenti:

  1. io non capisco; ci provo, ma non capisco. no, non capisco. se e quando capirò il perché, ve lo dirò. e la mia vita avrà un senso solo quando capirò il perché. sennò mi metto buona buona e farò finta di appartenere al genere umano.

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  2. ma il genere umano è quello che da sempre si dibatte tra la solidarietà e l'avidità. nel lunghissimo tempo vincerà la prima, ma saremo già morti da un pezzo.

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  3. (e se te lo stai chiedendo sì, l'italia arriverà ultima in questa gara)

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Commenti chiusi.

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