qualche mese fa, in palestra, arrivò una tizia mai vista nei mesi precedenti.
bella. cazzarola, aiutatemi a dire bella. età, a occhio e croce più di trenta e meno di quaranta, oppure anche più di quaranta portati molto bene; mora, capelli lisci a caschetto, occhi neri, un bel viso dai tratti decisi ma non spigolosi; poco più di un metro e sessanta, un corpo da paura: snello, tonico e con tutte le curve al posto giusto. in poche parole, esteticamente il tipo di donna che abita da sempre le mie fantasie (a volte anche la realtà).
a un certo punto si accomoda su una delle due panche per gli addominali; con tempismo perfetto finisco gli esercizi a una macchina e mi vado a mettere sulla panca vicino a lei, prima che ci si metta qualcun altro.
prima serie, pausa per riprendere fiato. si ferma anche lei, mi giro e le sorrido. sorrisino timidino di risposta. poco dopo le faccio: "pronti via?"
"eh?"
"dico, pronti per la prossima serie?"
"ah"
forse è timida.
"non ti ho mai vista in palestra, prima di oggi."
"mh"
"sei nuova, o di solito vieni in altri orari?"
"mh" (pausa. guarda altrove) "vengo quando ho tempo".
vabbè. ho da fare gli addominali obliqui, ciao. come sempre: "dice il saggio: colei che se la tira troppo è destinata a strapparsela".
(per la cronaca: mai più vista)
E grassie
RispondiEliminae scusa
e vabbè
F. :-)
e vabbè ;-)
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