lunedì 30 agosto 2010

a proposito...


...di cadenze dialettali. questa settimana ho avuto con me quasi sempre i miei bambini, il che ha significato per me trasformarmi in una specie di animatore di villaggio turistico e, per loro, una piccola full immersion nel milieu ternano o, come dicono da queste parti, Derni e dinDorni. ora, io sono di perugia e la nostra inflessione non è proprio una bellezza, lo riconosco; ma quella ternana è davvero pessima, non me ne vogliano i miei ospiti e attuali concittadini. quel che è certo è che a giacomo fa tanto ridere sentir dire cinGue, GonDanDi, lu focu e altre perle dialettali del genere.

vabbè, tutto questo per dire che? ieri sera siamo stati a stroncone (stronGone?) per sentire una tribute band dei beatles che si chiama abbey road. i pezzi proposti erano tutti filologicamente corretti, non una sola virgola fuori posto, e tutto sommato anche l'apparenza dei quattro - a parte il batterista che era alto e bello, cose che ringo non è mai stato, e il bassista che, oltre a non essere mancino e vabbè, somigliava più a shel shapiro dei rokes che a sir paul mccartney - da una certa distanza poteva ingannare. rimarchevole la ricerca di strumenti vintage o comunque uguali a quelli originali, spiccava per esempio una signora gretsch chet atkins country gentleman 6122, e pure la batteria ludwig oyster black, per non dire degli ampli vox.

peccato che s'era fatta una certa e ce ne siamo dovuti andare durante l'intervallo, cioè prima che suonassero la parte migliore del repertorio, quella dal 1967 in poi.

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