lunedì 2 novembre 2009

molòn labè

anni fa ho conosciuto una sorcina. le piacevo così tanto che voleva portarmi al concerto di renatino, a roma, a fine giugno di quell'anno - offriva lei il biglietto. le dissi grazie, ma anche no. chiese perché, le risposi che io renato zero non lo digerisco, nemmeno con l'amaro unicum, e che soprattutto le sue recenti prese di posizione messianiche mi facevano venire il latte alle ginocchia. non avete idea di come la prese male.

guardateli, i sorcini ai concerti di renatino: non sembrano in preda all'estasi mistica? e in quanto tali, diventano impermeabili ad ogni tentativo di invasione di campo da parte dello spirito critico - per non parlare dell'obiettività di giudizio. ogni approccio diverso dalla venerazione è visto come sacrilegio, ogni tentativo di critica anche benevola è un affronto personale alla sua amata figura, e se qualcuno osa denigrarlo, sicuramente è un invidioso o tutt'al più un eretico che, ahilui, non è stato toccato dalla grazia.

andate ora a un comizio di silvio b. o ad una convention di forza italia: l'atmosfera è la stessa.

ecco rivelato il problema di fondo per cui noi italiani non riusciremo mai a diventare un popolo civile: siamo sorcini dentro, aspettiamo solo lo zero di turno per diventarne falange. e trecento sorcini bene addestrati alla difesa acritica, a quel passo delle termopili che è diventato l'accesso alle loro menti, terranno in scacco un intero esercito di criticoni che possono loro opporre solo le armi della ragione.

1 commento:

  1. Ah-ah-ah... fantastico :-D

    Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

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Commenti chiusi.

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