giovedì 1 luglio 2010

mica lo so se ci riesco

sottotitolo: piccoli capolavori.

e non ci riuscirò, perché quel che sento è solo un embrione, sicuramente non troverò le parole per dire quel che sento, e cioè perché karma police è un piccolo (grande!) capolavoro. il testo è suggestivo e nel contempo giustamente ambiguo, le interpretazioni possono essere molteplici, al di là del primo significato, di cui l'artista è depositario (come avrebbe detto andrea pazienza) ma portano tutte alla conclusione che ciascuno è artefice del proprio destino e quindi responsabile della propria felicità o infelicità, che non dipende dagli eventi esterni, ma dal proprio atteggiamento.

(nota: molti pensano che i radiohead siano deprimenti. è il mondo che generalmente lo è, radiohead è solo lo specchio in cui il mondo si guarda).

la musica, è una perla di equilibrio tra la musica colta e quella più orecchiabile e radiofonica, e presenta passaggi armonici per nulla banali; inoltre è coinvolgente e a tratti entusiasmante: pur restando su un tempo lento, il crescendo finale è sinfonico benché suonato con ciò che qualsiasi rock band ha a disposizione, e vien voglia di urlare "for a minute there I lost myself" dalla cima di una montagna, finché non si abbia più voce. ci sono molti che si riempiono la bocca di idiozie fino a spingersi a proclamare la propria musica "classica contemporanea". ecco, se se ne stessero zitti e ascoltassero di più capolavori del genere, forse riuscirebbero ad apprezzare la differenza.

enjoy.

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti chiusi.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.