lunedì 14 dicembre 2009

bambinate

ho due bambini, un maschio di 10 anni e una femmina di 8. si adorano reciprocamente, e reciprocamente si detestano, come è normale. non si comprendono a vicenda: il maschio è troppo maschio e la femmina è troppo femmina, non riescono a giocare insieme; anche quando riescono a fare lo stesso gioco, lo fanno con intenti diversi e la cosa non può che sfociare in una qualche forma di conflitto. a quel punto, non è importante sapere chi ha cominciato, c'è una incompatibilità viscerale, un vizio di fondo che rende impossibile la comunicazione, per il semplice motivo che - alla loro età - non è possibile nemmeno per un minuto smettere di essere lei femmina e lui maschio e giungere ad un compromesso onorevole: finisce invariabilmente che si picchiano.

si picchiano perché costretti a convivere: se potessero scegliere, probabilmente non vivrebbero insieme, sicuramente crescendo non lo faranno, e quando si ritroveranno insieme saranno felicissimi di poterlo fare, e godranno anche delle loro diversità.

e se sceglieranno di fare qualcosa insieme, dovranno rendersi conto che, per la buona riuscita del progetto, dovranno abbandonare entrambi la loro visione personale della questione, per accogliere l'idea che il loro progetto vive di vita propria, che prescinde dalle volontà dei singoli, ma che ha bisogno comunque delle energie di entrambi per sopravvivere.

la convivenza è rinuncia, in ogni ambito. rinuncia e sacrificio. e non tutti siamo portati per il sacrificio, ma a volte alla convivenza siamo costretti. ampliando l'orizzonte oltre le coppie (di coniugi o di fratelli), la cosa si applica a qualsiasi ambito: matrimonio, società di interessi, gestione della cosa pubblica. c'è una nazione da gestire, sessanta milioni di persone a cui (tutte!!) bisogna dare delle risposte valide, un incentivo per rimanere in questo paese, un motivo per essere orgogliosi di appartenervi, per sentirsi cittadini e non sudditi. finché ogni parte continuerà a perseguire gli interessi di pochi - in un caso, di uno soltanto! - l'unico finale possibile è che qualcuno picchia qualcun altro.

e il problema rimane, fino alla prossima scaramuccia.

6 commenti:

  1. Stupendo!!!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

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  2. non ho bevuto. sono sicurasicura. e neanche spipettato. sicurissima (ms)

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  3. no no, tranquilla. confermo che sei sana di mente e nel possesso delle tue facoltà. sullo spipettamento non posso dire.

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  4. questo mi fa ricordare che negli anni 80 il secondo sport nazionale era il wrestling e che spesso venivo usata da mio fratello per provare il parco mosse di Ultimate Warrior. io in compenso gli spaccavo i giocattoli. adesso siamo più o meno ai soliti livelli però magari evitiamo di farlo in pubblico, ecco tutto qui.

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  5. hai un fratello, eri? parliamone... :-)

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  6. cara ms, classe 77, bello, biondo e dentatura perfetta limortaccisua, praticamente il contrario di me. però io sono simpatica e modesta, lui un po' meno per quanto riguarda la prima qualità ma molto di più per la seconda. basta che non lo fai parlare, insomma. Pronta consegna!

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Commenti chiusi.

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