ho visto da poco a serious man, l'ultimo film dei fratelli coen, per i quali ho una sorta di venerazione. adoro il loro spirito sottile che è surreale solo in apparenza: in realtà, secondo me, contiene messaggi molto concreti. come nel caso dello spezzone qui linkato, che secondo me è la chiave di lettura di tutto il film.
il protagonista per tutto il film continua a cercare le risposte ai suoi interrogativi, e chiede consiglio a chiunque, in particolare ai rabbini, che sono per definizione i depositari di una sapienza a cui ricorrere nei momenti di crisi. peraltro, i rabbini altro non fanno che fungere da memoria storica di quanti più problemi sono stati loro sottoposti nel corso della loro attività, credo più per dare conforto che soluzioni: spulciando nella memoria, sicuramente il rabbino troverà la storia di qualcuno che si è trovato nelle stesse condizioni di colui che lo interpella che, anche se non troverà la soluzione al suo problema, si sentirà meno solo nel suo smarrimento.
il fatto è che, a forza di farsi domande a cui manifestamente non può esserci una risposta, larry si dimentica di vivere, e perciò viene punito con una malattia presumibilmente grave, forse fatale. come dire: questo vi sia di monito, non avete una vita di riserva.
- queste domande che ti turbano, larry, forse sono come il mal di denti: le senti per un po'... e poi spariscono! - ma io non voglio che spariscano! io voglio una risposta!! - certo! tutti vogliamo la risposta! ha shem non ci deve la risposta, larry. ha shem non ci deve proprio niente: l'obbligo è al contrario. - perché lui ci fa avvertire le domande se non intende darci le risposte? - ...non me l'ha detto.
enorme. per tacere di jimi hendrix che fa da colonna sonora all'aneddoto del dentista ebreo.
victor hugo william f. cody meglio noto come buffalo bill john h. kellogg, su cui ho visto da poco lo spassoso morti di salute (una di queste volte mi dovrò pure documentare su che razza di religione sia quella degli avventisti del settimo giorno) tex avery, quello del lupo fats domino paolo ferrari (una volta l'ho incontrato per le strade di roma e volevo dirgli che io sì, i due fustini li avrei presi) johhny cash (la sua versione di personal jesus mi fa morire) rodolfo maltese, chitarrista del banco sandie shaw, la cantante scalza. ma che cantava? e per oggi, la vincitrice è senz'altro lei:
domani invece saranno nati:
elizabeth taylor paul bradley in arte mal (dei primitives) carl anderson, indimenticato giuda del film jesus christ superstar (video) neal schon, già chitarrista con santana
domenica infine erano nati:
brian jones dino zoff (poi mi dite, lo zodiaco) john turturro claudio mattone (quello del duo migliacci-mattone) (dài! ne hanno scritte un botto e mezzo!) antonello salis
adesso è presto e non ho voglia di riflettere a fondo sulla cosa, ma c'ho un senso di disagio che devo sviscerare, prometto che più tardi lo faccio.
al momento posso solo dire che non so perché, ma leggendo certe cose mi viene una tale tristezza che mi fa venir voglia di smettere di scopare.
8.30: (auguri a tullio de piscopo)
8.40: (comunque è una garanzia che, tra gli altri a mandarmi spam sul viagra, ci sia una che di nome si chiama darla)
9.45: forse è tutto 'sto balletto di cifre, percentuali e relativa esegesi che mette tristezza. che ha a che fare tutto questo col comportamento sessuale? i numeri ci dicono quanto, ma non come.
13.35: comunque, è brutto avere i numeri contro, in ogni caso.
tapparella, secondo la mia modestissima opinione, ha uno dei più bei finali della storia del rock. ed elio e le storie tese lo sanno, è per quello che ci finiscono i concerti.
come ieri sera al teatro lyrick di assisi, laddove hanno concesso due lunghi bis a un'esibizione in cui non si sono certo risparmiati. ma vogliamo cominciare dall'inizio?
all'inizio si sono esibiti due sciagattati (direbbero a livorno) che non conosco, probabilmente musicisti da pianobar, di quelli da cinquanta euro a serata, amici di rocco tanica - e infatti li ha accompagnati al piano per il primo pezzo. hanno suonato quattro canzoni, verosimilmente originali loro, per poi lasciare il palco a mangoni e soci. e la festa ha inizio.
poche concessioni alla nostalgia, giusto un paio di pezzi o tre pescati dal repertorio dei classici di elio come milza, servi della gleba (boato di accoglimento) e alfieri, ma poi tutti pezzi dagli album più recenti, compreso storia di un bellimbusto. grande prestazione di paola folli, presenza scenica zero ma una voce della madonna, sufficientemente a suo agio anche in una cosuccia impegnativa come plafone (bisogna sfoderare più di due ottave di estensione o lasciar perdere).
d'altra parte, la presenza scenica non è cosa che preoccupi troppo gli elii, che giusto per un vezzo ieri si son presentati con elegantissimi e sgargiantissimi abiti cerimoniali indiani (dell'india), e se no arrivano con gli abiti di tutti i giorni, indossano (si siedono a) gli strumenti e via andare, poche balle e tanta musica. snob? può darsi, ma sono trent'anni che sono la migliore band che si esibisce sui palchi italiani, e non senti mai mai mai una sbavatura.
più di due ore di concerto che mi hanno lasciato senza voce (eh sì, quando vado a vedere elio canto tutte le canzoni come un bimbominkia), un primo bis con tutti i musicisti seduti in fila a fare versioni acustiche (anzi unplugged!) dei pezzi più famosi in un pout pourri divertentissimo e infine bis e la citata (e richiesta a furor di popolo) tapparella per l'apoteosi finale.
ah, a occhio e croce lo spettatore più giovane era seduto accanto a me in quarta fila: giacomo, 10 anni, con gli occhi incollati alla yamaha verde acido di christian meyer. alla fine moriva di sonno, ma ha detto che ne è valsa la pena.
cerco di non essere categorico e di non generalizzare, ma poi succede puntualmente che qualcuno mostri di tenere particolarmente ad essere incasellato in qualche luogo comune, e pertanto.
per esempio, diverso tempo fa avevo riattaccato una lancia a sfavore dei proprietari e conducenti di audi: per uno strano caso, capitava che i guidatori più aggressivi e dalla condotta più pericolosa (tipo: rientrare dai sorpassi troppo presto, oppure passarti a un palmo anche se stai tranquillo nella tua corsia) erano proprio al volante di qualche modello audi, tanto che mi ero chiesto se fosse l'auto a renderli così, o se fossero le testedicazzo ad essere maggiormente attratte dalla marca.
poi mi son detto: vabbè, sto esagerando. anche quelli col suv non è che siano esattamente dei cavalieri della strada, per dirne una, e magari pure qualcuno con la panda. certo che ce lo vedo male uno col pandino a fare un sorpasso azzardato, ma vabbè, facciamo finta di crederci.
stamattina però capita che mentre sto sorpassando un camion (non prima che sorpassassi un camion: mentre lo stavo facendo) mi si accoda il solito audista a fanali spiegati e mi si incolla a un palmo. mi dispiace di non poterlo favorire, ma proprio non c'entro, tra un asse e un altro del semirimorchio, e gli tocca aspettare quei tre-quattro secondi che completo il sorpasso, dopodiché gli lascio strada. mi supera e rientra subito dopo, perché di lì a poche decine di metri c'è l'uscita della superstrada, con tanto di coda, per cui per farlo rientrare in tempo facciamo tutti una santa frenata che ci rende tutti più felici, ma tant'è.
l'audista tira poi dritto, mentre io giro alla prima a destra. mi metto disciplinatamente in fila, faccio due rotonde dando la dovuta precedenza, entro in città lasciando passare i pedoni sulle strisce. faccio per girare a sinistra ma vengo preceduto da chi? dall'audista di prima, che proviene da destra (senza precedenza) ma che aveva preso una strada evidentemente più lunga.
che dire? vedere che il tamarro col machinùn, nonostante l'imponente scuderia che tiene sotto il cofano e la condotta di guida aggressiva, arriva nello stesso punto nello stesso momento (anzi, con un attimo di ritardo, compensato solo dal piede pesante) del coglione con honda 1200 a gpl, mette una certa allegria.
auguri a luis bunuel, a giulietta masina, a johnatan demme, miou-miou (visto ieri il concerto. lei brava, il film, mah), kyle maclachlan. per il cinema insomma giornatona, ma per la musica un po' scarsina, visto che non c'è manco un personaggio davvero degno di nota (a meno che non vi piaccia james blunt). un plauso ai buontemponi che registrano gli eventi notevoli su wikipedia, visto che li infarciscono di compleanni di attori e attrici porno (sono curioso di sapere che fonti hanno) e per una volta faccio uno strappone alla regola, visto che amo parlare (e pubblicare) solo di cose che conosco.
non potevo non sottolineare che domani sarà il compleanno di:
robert altman ibrahim ferrer aldo tagliapietra (de le orme, il primo gruppo di cui vidi un concerto in vita mia) walter becker, della rinomata ditta becker-fagen, vale a dire gli steely dan kurt cobain
e domenica, di:
nina simone david geffen chuck palahniuk (applausi!) david foster wallace (prossimo in wishlist)
ogni tanto (raramente) capita anche di imbattersi in qualche pubblicità radiofonica carina. tipo tutta la serie della quixa (o come minchia si scriverà), assicurazione al telefono del gruppo axa, tutta giocata sul sistema che usano loro, del consulente telefonico dedicato. tipo, si sente uno che telefona e gli risponde la consulente: "la vostra assicurazione mi piace molto, vorrei lavorare con voi" "la posso mettere in contatto con qualcuno" "ma lei non potrebbe..." "no, mi dispiace" "nemmeno se faccio una polizza?" "no" "nemmeno se ne faccio due?" "nono" "se ne faccio tre?" "nonono"
e simpatica è anche quella della skoda superb, col tizio che inanella una serie di scuse sempre più fantasiose ma che non convincono nemmeno lui stesso. e la voce fuori campo (?) che dice: "le scuse sono finite". peccato che non mi convinceranno mai che una skoda sia una macchina elegante e desiderabile...
li facciamo gli auguri a niccolò copernico? massì. e a toni iommi dei black sabbath, non glieli vogliamo fare? e a benicio del toro? e a quella simpaticona di beth ditto, non glieli vuoi fare? e siccome vi voglio bene, per oggi niente musica, ma magari due risate e un omaggio a un grande scomparso troppo presto.
uh, un sacco di bella gente, oggi: buon compleanno ad alessandro volta, noto per aver posato per la vecchia banconota da 10.000 lire; al drake enzo ferrari, a milos forman, yoko ono, fabrizio de andrè, giulio capiozzo, augusto daolio, randy crawford, john travolta, dr. dre.
e per oggi, qualcosa di poetico e delicato. mi piace anche il testo della canzone, oltre che lo stile della signorina, che molto deve a joni mitchell, che rimane una delle mie preferite in assoluto. enjoy.
questa la conoscono tutti. tutti. e tutti quanti quando la sentono non possono fare a meno di intonare perlomeno woo hoo, anche omettendo il resto del testo, che pure è pregno di significati (si confronti il video embeddato). eppure la sentite e la leggete, è una stronzata gigante, e si chiama song 2 perché era la seconda canzone che di solito i blur eseguivano dal vivo, tutto qui.
e dura esattamente due minuti e zero secondi. di puro genio rock'n roll.
ho sempre invidiato chi compie gli anni in questo periodo, perché gli può capitare che il giorno compleanno gli cada di martedì grasso. è un'eventualità che capita forse una volta nella vita, ma sempre meglio che mai, come sicuramente succede alla stragrande maggioranza della popolazione mondiale. ieri per esempio era il compleanno del mio collega simpatico, e sono contento per lui. stamattina ha telefonato dicendo che prendeva un giorno di ferie perché aveva da fare a negozio. gli crediamo? massì, erano le otto, se stai in coma per il doposbronza non ti svegli alle otto per chiamare l'ufficio. diciamo :-) e un paio d'anni fa è toccato al mio amico olandese, che non ha mancato di sottolineare che per il suo compleanno tutta l'olanda faceva festa (è un tipo modesto).
questo comporta anche un rovescio della medaglia, e cioè che ti può anche capitare che il compleanno ti cada di mercoledì delle ceneri, inizio della quaresima. e quest'anno, per un sano contrappasso dantesco, questa sorte tocca a paris hilton. e c'è un che di sottilmente perverso in me che a questa notizia mi ha fatto sorridere.
chiusa la parentesi, faccio gli auguri a billie joe armstrong dei green day, ma oggi non vi spacco le orecchie col loro post-punk, e non perché sia quaresima. rifatevi le orecchie, su:
viene il lunedì ed è il compleanno di: galileo galilei (mettiamo un video del cannocchiale?) louis renault (o della twingo?) di antonio de curtis aka totò (già meglio) di marisa sannia (ricordatevi che le colline sono in fiore)
passo tutta la settimana a cercare compleanni di gente da celebrare degnamente e non vien fuori che robetta; poi viene il weekend e scopri che mentre eri via hanno compiuto gli anni peter gabriel, sergio conforti aka rocco tanica e robbie williams (sabato); maceo parker, alan parker, tim buckley e valerio mastrandrea (domenica).
posso riempire un post di video? no che non posso. e poi manco li guardate, scommetto.
uno per tutti, va' (ma quant'era bello? detto da uno che i maschi non gli garbano)
il riferimento di ms. spoah al salto compulsivo del tombino mi ha fatto venire in mente un giochino che volevo fare da un po': avete qualche fissa cretina e immotivata? io, per esempio, quando sto in macchina e comincia a far scuro, ho la fissa di non accendere mai i fari mentre incrocio qualcuno. se c'è qualcuno che mi viene incontro, aspetto che mi sia alle spalle e poi li accendo.
se me ne viene in mente qualche altra l'aggiungo :-)
aggiunta 1: devo mettere i soldi nel portafogli in ordine di valore e tutti per lo stesso verso.
auguri a charles darwin e ad abramo lincoln, che erano coetanei; a contantin costa-gavras; a raymond kurzweil ma soprattutto ai suoi synth; a sylvia saint benché bionda; mi astengo dal fargli gli auguri, ma faccio notare che oggi compie gli anni vittorio emanuele di savoia, che su wikipedia viene citato come imprenditore italiano. mah, imprenditore... mah, italiano...
e celebriamo quindi degnamente due grandi nati oggi:
(ray manzarek)
cazzarola, quasi mi dimenticavo: è il compleanno del mio insegnante di chitarra! auguri mirko!
e inoltre era il compleanno di thomas a. edison, senza il quale staremmo al buio o comunque con le candele; di max baer, famoso per averle date a primo carnera e per averle prese da james braddock (il cinderella man di russel crowe), e anche per aver malauguratamente ucciso sul ring frankie campbell (di cui non si ricorda nessuno); di leslie nielsen e di tutte le sue pallottole spuntate; di mary quant e delle sue minigonne; di gene vincent e be bop-a lula; di burt reynolds, primo uomo nudo su un paginone centrale; di sergio mendes ooooooo ariàààààà-oo-ooo; di sheryl crow dio-la-benedica-benché-bionda; di jennifer aniston (fattene una ragione).
e infine, auguri a michael eugene archer, e un augurio e un auspicio a tutti voi: siate soul, siate sexy.
e, se proprio non volete ballare, ecco un florilegio dei migliori oggetti dello spam di quelli che vogliono vendermi il viagra a tutti i costi:
tutta la notte (e questo è il più normale) sii sempre pronto per (per cosa?) diventa un dio dell'amore (wow!) lei non se lo dimentica (ma magari si dimenticherà te) usa la tua ragazza per passare il weekend (teribbile!) riempi le coperte col suo profumo (romantica, questa!) risvegliati in una bestia (ommarònn!)
era il compleanno di bertolt brecht e lo è anche di: mark spitz, zeudi araya, paolo fresu, piero pelù (col cavolo che metto un video dei litfiba), francesca neri, vanessa da mata e...
eh sì, l'originale è suo, anche se lauryn hill è lauryn hill :-)
oggi posso fare gli auguri a un po' di gente simpatica, viva e morta:
pietro nenni rose louise hovick, in arte gipsy rose lee little tony (buon danacol a tutti!) joe pesci mia farrow julio velasco bill evans (quello vivo)
è normale che uno non guarda la posta per un weekend e quando la riapre ci trova dentro 200 (diconsi: 200) messaggi di spam e tutti (diconsi: tutti) che vogliono vendermi viagra online? tra l'altro lo trovo anche sottilmente (e manco tanto) insultante.
facciamo gli auguri di oggi, va': jules verne giuseppe ungaretti nikita magaloff jack lemmon james dean gary coleman e dave farrell che è il bassista dei linkin park. vale un video? mmm.
oggi è il compleanno di mauro pagani e di charlotte rampling; di vinnie colaiuta e di fabrizio frizzi; di bobby brown e di simone cristicchi (per colpa sua non avremo carlà a sanremo, ve lo ricordo); a parte pagani e colaiuta, glisserei sul resto. quindi, celebro domani, compleanno di axl rose. a noi ci piace ricordarlo com'era :-)
un bel concerto, quello di ieri sera a terni. roberto gatto & friends (e che friends!) che rendevano omaggio al prog rock degli anni '70. su tutti mi ha stupito il cantante, john de leo, dotato di una tecnica prodigiosa e di quel pizzico di follia che in un cantante non guasta mai. ha interpretato favolosamente sea song, e non è affatto facile cimentarsi con robert wyatt e metterci la propria personale impronta. de leo ha un'estensione straordinaria e un controllo non comune, fantasia e coraggio. proprio bravo.
gatto ormai è un maestro, versatile e personale, sa essere presente quando è necessario, ma anche tirarsi indietro nei momenti rarefatti. per i suoi pezzi di bravura ha scelto due brani dal tempo dispari: money in 7/4 e la parte centrale di trilogy in 5/8, penso che i batteristi in sala abbiano sbavato :-) infine mi son molto piaciuti gli arrangiamenti dei brani, fatti con il rispetto che è annunciato nel titolo del progetto, interpretati cioè in chiave jazz, ma senza renderli irriconoscibili (signora marcotulli, le fischiano un po' le orecchie?). un assaggino:
non ho mai detto, e mi pare doveroso invece farlo, che la fonte da cui rilevo i compleanni del giorno è l'onnipresente e onnipotente wikipedia.
vi invito anzi a farci un giro, immettendo un giorno qualsiasi (magari quello del vostro compleanno) nella casella di ricerca per vedere fatti notevoli accaduti in quel giorno, e nati e morti in quella data, nel corso addirittura dei secoli: c'è di che rimanere perplessi.
per esempio, prendiamo quelli che festeggiano il compleanno oggi: chi ha mai sentito parlare di chen kun, attore e cantante cinese? o del giocatore cubano di calcio a 5 (!) aliet martinez? e ci è di conforto sapere che oggi compie gli anni daniela cardinale, la più giovane deputata italiana, che siede in parlamento soltanto perché ha ereditato il posto del padre, l'ex ministro salvatore (che in un altro blog avrebbe la maiuscola)? forse stavo meglio senza saperlo.
diciamo che per oggi faccio soltanto gli auguri a lui:
sfogliando i giornali online e ascoltando i notiziari ci si imbatte in notizie succosissime, che meriterebbero righe e righe di commenti, ma lo lascio fare a gente più brava di me. però un elenchino va fatto, tanto per ricordarci che la mamma dei cretini è sempre incinta.
- morgan che prima fa la pubblicità al crack e poi ritratta dicendo che qualcuno gli ha teso una trappola. che, vuole buttarsi in politica? - la 19enne neozelandese che ha venduto la verginità su internet per poco meno di 23.000 euro (che io mi domando: ... no va', meglio che non mi domando niente) - ronaldinho che spende in feste e mignotte 75.000 euro guadagnati giocando a pallone, che poi a pallone non ci sa giocare più.
stamattina facevo il mio consueto, breve e conciso giro per blog altrui e mi sono imbattuto in questo.
ho da fare due considerazioni: la prima, è che nessuno dei commentatori ha colto lo spirito del post, ma ha preferito infognarsi in una polemica del cazzo tra guelfi e ghibellini.
la seconda è che effettivamente chi muove la storia, con buona pace di marx ed epigoni, è sempre una risicata minoranza di individui che, grazie al proprio carisma (o a una notevole faccia di culo, in italia per esempio di solito funziona meglio), riesce a spostare grandi numeri e a imporre il proprio pensiero a tutti coloro che manifestano un generico scontento.
anzi, a ben pensarci, le due considerazioni sono una sola: pochi hanno precisi interessi, e cercano di soddisfarli anche se ciò comporta lo sfruttamento di molti (in termini di lavoro, opinioni o quant'altro); i molti in questione, piuttosto che identificare il proprio scontento e lavorare per il miglioramento della propria condizione - individualmente o al limite organizzandosi - prendono le parti dell'uno o dell'altro, ma in maniera faziosa e rissosa, come se fossero direttamente coinvolti nella faccenda e gliene venisse qualcosa (per esempio, se l'inter vince o perde, a me che me ne viene? uguale).
carl theodor dreyer, regista di la passione di giovanna d'arco: come disse johnny palomba: "du' ore emmezza pe' daje foco" (in realtà il film dura solo 110 minuti); emile griffith (quello che si prendeva a cazzotti con benvenuti negli anni '60); leoluca bagarella (! middle, stiamo in buona compagnia); alvaro vitali (no comment);
and the winner is... lawrence tolhurst, che suonava le tastiere con loro.
a stan getz (che essendo morto non saprà che farsene, ma magari gradisce lo stesso), carlo delle piane, miriam mafai, luigi veronelli (come per getz), farrah fawcett (idem), alphonso johnson, già bassista dei weather report, shakira.
là dove abito non si sente radio capital, e per un paio di chilometri la ricezione è pessima. quindi, quando parto da casa l'alternativa, finché non arrivo a una zona con un segnale migliore (due chilometri), è tra una ricezione disturbata di diverse stazioni sovrapposte e un pezzo di cd. direi: meglio la seconda che ho detto.
solo che stamattina è partita the cinema show, e mi ha portato via con sé.
undici minuti di oblio.
una completa trance musicoindotta, in cui i miei pensieri si mescolano alla musica e non sento (ma vorrei quasi dire sono) più né gli uni né l'altra, ma un prodotto che risulta dalla somma delle due parti, che ogni volta varia a seconda della qualità dei due elementi che la compongono.
la musica parte, all'inizio la ascolto quasi distrattamente, perché di solito il fenomeno accade con musica che conosco bene, tutt'al più la canticchio dentro di me; poi un pensiero si intreccia alla trama delle note, ne prende il ritmo e l'andamento, finché i miei pensieri si fondono con la musica e diventano un'unica cosa, indipendente dalla mia volontà. sono cosciente, ma non controllo più i miei pensieri. finisce la musica e mi rendo conto che è passato del tempo e mi trovo in un altro luogo, ma non ricordo come ci sono arrivato.
gene hackman vanessa redgrave sergio cofferati phil collins (col cazzo che metto un video suo) christian bale (metterei meglio un estratto dal cavaliere oscuro)
mentre il 31 lo è stato di:
bernardo provenzano (!) philip glass (andrebbe messo tutto koyaanisqatsi) beatrice d'olanda (astutamente però festeggia in primavera) alessandro benvenuti phil manzanera (evvai!) john lydon meglio noto come johnny rotten justin timberlake malika ayane, che non è colpa sua se l'hanno messa come musichetta di attesa del servizio clienti vodafone, ma dopo aver ascoltato per tre quarti d'ora di fila lo stesso pezzetto della sua canzoncina, se la incontro per strada la strozzo con le mie mani il sottoscritto ganfione, che ha ricevuto gli auguri da tutti quelli da cui se lo aspettava, tranne un paio, che me li son legati al dito e col cazzo che li faccio io a loro (scherzo, ve li faccio lo stesso).
e veniamo ad oggi 1 febbraio, compleanno di:
clark gable renata tebaldi jimmy carl black (lo so, non sapete chi sia. ma ero ragazzino quando mi entrò nelle nelle orecchie: "hi, i'm jimmy carl black and i am the indian of the group") franco causio, 'o barone (come se del calcio me ne fregasse qualcosa. ma con quei baffoni pareva un attore porno) eleonora vallone (un mio amico quasi se la tromba) jill kelly (scopro il ventre, lo so. chissenefrega) sherilyn fenn (boxing helena!)
e siccome non è nato nemmeno un rocker di rilievo, oggi vi beccate questo: