martedì 2 febbraio 2010

can he fail, armed with his chocolate surprise?

là dove abito non si sente radio capital, e per un paio di chilometri la ricezione è pessima. quindi, quando parto da casa l'alternativa, finché non arrivo a una zona con un segnale migliore (due chilometri), è tra una ricezione disturbata di diverse stazioni sovrapposte e un pezzo di cd. direi: meglio la seconda che ho detto.

solo che stamattina è partita the cinema show, e mi ha portato via con sé.

undici minuti di oblio.

una completa trance musicoindotta, in cui i miei pensieri si mescolano alla musica e non sento (ma vorrei quasi dire sono) più né gli uni né l'altra, ma un prodotto che risulta dalla somma delle due parti, che ogni volta varia a seconda della qualità dei due elementi che la compongono.

la musica parte, all'inizio la ascolto quasi distrattamente, perché di solito il fenomeno accade con musica che conosco bene, tutt'al più la canticchio dentro di me; poi un pensiero si intreccia alla trama delle note, ne prende il ritmo e l'andamento, finché i miei pensieri si fondono con la musica e diventano un'unica cosa, indipendente dalla mia volontà. sono cosciente, ma non controllo più i miei pensieri. finisce la musica e mi rendo conto che è passato del tempo e mi trovo in un altro luogo, ma non ricordo come ci sono arrivato.

e tutto, giuro, senza l'ausilio di sostanze!

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