stamattina facevo il mio consueto, breve e conciso giro per blog altrui e mi sono imbattuto in questo.
ho da fare due considerazioni: la prima, è che nessuno dei commentatori ha colto lo spirito del post, ma ha preferito infognarsi in una polemica del cazzo tra guelfi e ghibellini.
la seconda è che effettivamente chi muove la storia, con buona pace di marx ed epigoni, è sempre una risicata minoranza di individui che, grazie al proprio carisma (o a una notevole faccia di culo, in italia per esempio di solito funziona meglio), riesce a spostare grandi numeri e a imporre il proprio pensiero a tutti coloro che manifestano un generico scontento.
anzi, a ben pensarci, le due considerazioni sono una sola: pochi hanno precisi interessi, e cercano di soddisfarli anche se ciò comporta lo sfruttamento di molti (in termini di lavoro, opinioni o quant'altro); i molti in questione, piuttosto che identificare il proprio scontento e lavorare per il miglioramento della propria condizione - individualmente o al limite organizzandosi - prendono le parti dell'uno o dell'altro, ma in maniera faziosa e rissosa, come se fossero direttamente coinvolti nella faccenda e gliene venisse qualcosa (per esempio, se l'inter vince o perde, a me che me ne viene? uguale).
andiamo avanti così, facciamoci del male.
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