la mattina comincia così:
"segreteria studenti"
"pronto buongiorno, vorrei un'informazione"
"dica pure"
"vorrei sapere se è pronta la mia laurea"
uhm. è mattina presto, può darsi che io abbia ancora i collegamenti sinaptici un po' lenti. prendo tempo:
"di che corso di laurea stiamo parlando?"
"questo qua"
"ah. bene. ma la laurea... in che senso?"
"la mia laurea, vorrei sapere se è pronto il foglio della mia laurea"
uhm (parte 2). mi verrebbe da rispondere che se l'hai scritta e terminata è pronta, altrimenti no. ma mi hai parlato di un foglio. di che foglio starai parlando? se stai parlando della domanda di laurea, anche quella, se non la scrivi non è pronta no. un certificato, nemmeno, perché li facciamo in tempo reale. getto la maschera (e anche un po' la spugna):
"mi scusi ma credo di non capire"
"il foglio della mia laurea (pure un po' spazientita)... alcuni miei colleghi mi hanno detto che son già venuti a prenderlo!"
illuminazione improvvisa:
"ah stiamo parlando della pergamena di laurea?"
"sì, quella"
"ah, ecco. un attimo che controllo"
nessuna meraviglia che esista un ministero per la semplificazione. ma sì, semplifichiamo tutto, perché mai queste parole straniere e astruse come diploma, pergamena? foglio, e la vita ti sorride. vien da chiedersi se la gente si fiderebbe di qualcuno che nel suo studio professionale ha appesi tanti fogli invece che diplomi. e tra le righe vien da chiedermi anche, se questa è una laureata, io che foglio mi merito.
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