giovedì 31 marzo 2011

lezioni di storia

facevo i compiti con i cuccioli. una aveva da imparare una poesia, una bella di cardarelli sulla primavera, semplice, ma piena di frasi e parole evocative; ne è uscita una lezione sulla bellezza, più precisamente sull'estetica dalla parola.

ma di più mi è piaciuto il compito di storia con figlio1, che si scornava contro il sorgere delle corporazioni e dei comuni. l'aria della città rende liberi, diceva un proverbio tedesco dell'epoca, citato nel libro di testo, e lo sapevano bene i borghesi, gli abitanti del burg che assaporavano per la prima volta il gusto dell'associazionismo, del convogliare le energie di tutti verso un obiettivo comune, grazie al fatto di potersi incontrare, parlare, riunire e scambiarsi opinioni e idee, oltre che soldi e merci/servizi.

- cosa che non accadeva dove, giac...?
- ...
- c'erano i borghesi in città e...?
- gli uomini liberi
- maddeché. fuori dalla città che c'è?
- la campagna!
- e in campagna chi ci sta?
- i contadini!
- esatto. e i contadini abitavano in case lontane tra loro, e quindi era difficile comunicare

e poi, ho proseguito, non andavano certo a scuola: erano ignoranti. e un popolo disperso e ignorante è più facile da comandare. lo stesso che sta succedendo qui, oggi, da vent'anni: cercano di farci diventare sempre più ignoranti; la televisione, che è il mezzo di informazione a senso unico più importante, trasmette quasi solo merda da vent'anni, e le poche voci fuori dal coro sono zittite con arroganza e prepotenza.

e chi si riunisce in piazza - che sia reale o virtuale - è stigmatizzato come violento, facinoroso, nella migliore delle ipotesi, un perdigiorno. state piuttosto a casa, ché c'è l'isola, il fratellone, la cagata del momento. e andate a lavorare (ma dove??).

e no. lo diceva già dante nel 1300, figli miei: non cedete mai all'abbrutimento di escludere la bellezza dalle vostre vite, non vi fidate di quello che fanno tutti, abbiate testa per ragionare e mettetela a confronto con quella degli altri. e studiate, imparate, eruditevi, ché la conoscenza è un'arma, e forse la più efficace e pericolosa di tutte.

(e già che ci sei, smettila di ascoltare quella merda di hip hop da classifica. ti ho dato 1.6Gb di musica buona da ascoltare!)

3 commenti:

  1. Viva la musica buona :-D

    Grazie per il commento, CIAO!!! :-D

    RispondiElimina
  2. oggi non posso fare altro che commentare i tuoi post con grandi sorrisi :-)

    RispondiElimina
  3. e che non ci venga a mancare mai la voglia di sorridere. sai, essere diventato padre per me è stato una sorta di sparticque, c'è un prima e c'è un dopo, e dopo le cose non sono mai più state le stesse. però i miei figli sono (quasi sempre) una spinta verso il buon umore.

    RispondiElimina

Commenti chiusi.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.